Dark Matter – 1×01/02 Are You Happy in Your Life? & Trip of a Lifetime 1


Dark Matter – 1x01/02 Are You Happy in Your Life? & Trip of a LifetimeDark Matter è la nuova serie sci-fi di AppleTV+ creata da Blake Crouch, autore anche dell’omonimo romanzo da cui è tratta, pubblicato nel 2016 e edito in Italia da Sperling & Kupfer.

Come ogni genere, anche la fantascienza affonda le sue radici in una serie di topoi ricorrenti – i viaggi nel tempo, l’intelligenza artificiale, i futuri distopici –, potenzialmente in grado di prendere di volta in volta forme nuove e inedite nelle mani degli autori. Nel caso del libro e dello show di Crouch, il punto di partenza è l’esistenza di realtà alternative, frutto dell’interpretazione a molti mondi della meccanica quantistica, secondo cui ogni possibile esito di un determinato evento crea un nuovo universo che scorre parallelo al nostro. Si tratta di una teoria indubbiamente affascinante e dalle enormi implicazioni filosofiche, che non a caso ha ispirato innumerevoli produzioni fantascientifiche: pensiamo al Marvel Cinematic Universe e al film premio Oscar Everything Everywhere All At Once, oppure, per restare in ambito televisivo, a serie come Awake o Fringe, che hanno esplorato i temi delle realtà alternative e del doppelgänger, seppur con intenti e registri diversi.

La premessa di Dark Matter non risulta quindi particolarmente originale, soprattutto per gli appassionati del genere fantascientifico: il fisico di Chicago Jason Dessen (interpretato da Joel Edgerton, noto per aver ricoperto il ruolo di Owen Lars nella saga di Star Wars) viene rapito da una versione alternativa di se stesso che vuole prendere il suo posto e spedito in una realtà parallela, dove dovrà lottare per riuscire a tornare nel suo mondo e dalla sua famiglia – composta dal figlio adolescente Charlie (Oakes Fegley) e dalla moglie Daniela (Jennifer Connelly).

Dark Matter – 1x01/02 Are You Happy in Your Life? & Trip of a LifetimeSe è vero quindi che il topos alla base del racconto è già stato ampiamente sfruttato, vale la pena capire se e come Crouch riesca a dargli un’identità specifica, che faccia emergere lo show tra l’enorme quantità di prodotti (sci-fi e non) che popolano oggi le piattaforme di streaming: l’intento dell’autore è senza dubbio quello di mettere in scena un thriller/sci-fi dal taglio esistenzialista, imbastendo una riflessione su come le scelte che facciamo definiscono le persone che siamo. Il viaggio del protagonista in una realtà parallela, in cui il suo doppelgänger ha preferito la carriera alla famiglia, ha quindi in definitiva l’obiettivo di permettergli di rivalutare in positivo le sue scelte, dando vita a una sorta di La vita è meravigliosa in salsa fantascientifica. Insomma, non esattamente un prodotto fresco e accattivante per il panorama seriale del 2024.

Certamente non aiuta poi il fatto che tale premessa venga gestita come un colpo di scena che viene svelato solo alla fine della premiere, nonostante allo spettatore sia chiaro fin da subito quello che sta accadendo – a maggior ragione se pensiamo che si tratta del contenuto della sinossi dello show. Lo stesso problema, in un certo senso, si trascina anche nel secondo episodio, impegnato quasi interamente a mostrarci la confusione del protagonista e i suoi tentativi di capire che cosa gli sia accaduto, andando inevitabilmente ad affossare il ritmo del racconto e, soprattutto, l’interesse del pubblico.

Nonostante l’impegno di Edgerton nel dar vita alle due versioni di Jason e quello degli autori nel tratteggiare al meglio le dinamiche familiari che rappresentano il vero cuore dello show, il risultato è purtroppo nel complesso mediocre: siamo di fronte alla storia di un uomo in crisi di mezza età che si ritrova a vivere un’avventura fantascientifica che gli permetterà (forse) di superarla, raccontata senza uno sguardo originale e con delle modalità narrative ormai superate. Senza contare che risulta forse più difficile credere che la carriera di uomo sia stata deragliata dalla singola decisione di avere una famiglia rispetto al fatto che esistano infiniti universi paralleli. Va detto però che il secondo episodio, “Trip of a Lifetime”, si conclude con il primo vero plot-twist degno di nota della serie, o meglio, con il primo evento non totalmente prevedibile tra quelli messi in scena, risvegliando qualche flebile speranza sul prosieguo dello show. A questo proposito, la stampa che ha potuto visionare in anteprima l’intera stagione allude a un miglioramento progressivo e al fatto che ci sarà modo di esplorare più in profondità il multiverso, ma non è affatto detto che ciò sarà sufficiente a salvare un prodotto che, a giudicare da questa doppia premiere, sembra uscito direttamente dal palinsesto della NBC del 2012.

Dark Matter – 1x01/02 Are You Happy in Your Life? & Trip of a LifetimeIn definitiva, Dark Matter sembra rappresentare un passo falso per AppleTV+, che negli ultimi anni ha puntato con decisione sull’offerta di prodotti fantascientifici di qualità – pensiamo a For All Mankind, Severance e Silo. A conti fatti, si tratta di uno show che andrà ad alimentare le già lunghe file di contenuti mediocri e dimenticabili che negli ultimi anni popolano sempre di più le piattaforme di streaming, nonostante la sua confezione di prestigio. L’ottimo cast, che include, oltre a Edgerton e Connelly, anche Jimmi Simpson (Westworld), e la presenza di un veterano della regia di serie tv di successo come Jakob Verbruggen (House of Cards, Black Mirror) non sembrano infatti in grado di salvare un prodotto il cui peccato più grande è forse quello di non fidarsi del proprio pubblico, trattandolo come se stesse assistendo per la prima volta a una storia basata sul concetto di multiverso.

Voto: 5

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Un commento su “Dark Matter – 1×01/02 Are You Happy in Your Life? & Trip of a Lifetime

  • fabrizio

    Io mi permetto di essere ancora più severo… Forse una delle peggiori serie degli ultimi anni, in cui la banalizzazione del tema del multiverso trova una delle sue più scialbe applicazioni. Tanto sarebbe valso ricorrere a una bacchetta magica al posto dello scatolone e farne una serie fantasy per adolescenti. C’è un episodio in cui Jason e Amanda saltano da una porta all’altra passando due minuti in un mondo e poi altri due minuti in un altro, che sembra un bignamino di tante altre serie tv (qui glaciazione, là epidemie, ecc.). Il tutto condito da problematiche esistenziali in stile sit com. Negli ultimi episodi c’è qualche brivido in più, ma la moltiplicazione inusitata dei Jason (difficilmente distinguibili oltre tutto) fa sprofondare ancora di più la coerenza dell’insieme.