How I Met Your Mother – Episodio 6×21 “Hopeless”


How I Met Your Mother - Episodio 6x21 "Hopeless"Dopo la breve parentesi sulle relazioni di coppia, che ha visto la fine di rapporti senza fondamenta e il rafforzamento di quelli più duraturi e sedimentati che nessuna crisi riesce a scalfire, How I Met Your Mother torna alla svolta avuta in “Legendaddy”: l’incontro tra Barney e il padre Jerry.

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E lo fa in maniera impeccabile, riuscendo a conferire – in soli due episodi – a Jerry quel ruolo di figura paterna che a Barney è mancato così tanto. È proprio lui, infatti, il motore del profondo cambiamento di Barney in questo episodio. Già ad inizio puntata, la telefonata tra i due suggerisce gli sviluppi futuri: “La baldoria non può durare per sempre. Hai 35 anni, sono sicuro che stai iniziando a rendertene conto, vero?”.

Ma Barney ha sempre rifiutato questa ipotesi. Ha sempre rigettato nel “non-consideratoio” qualsiasi idea del genere, anche se fosse venuta dal suo inconscio stesso. Finora l’età anagrafica, la relazione con Robin e i sentimenti per Nora visti negli episodi precedenti non sono stati sufficienti a produrre un cambiamento: serviva un aiuto, una spinta, un catalizzatore. Ed è qui che interviene l’ex Crazy Jerry.
Barney stesso ammette, facendole passare per le parole del padre se avesse scoperto che Robin era single, “In fondo al cuore, sai che non sei mai stato tanto felice come quando stavi con lei”. Sta dunque acquisendo consapevolezza del suo crescente bisogno di sistemarsi e lentamente sta capendo come la sua party-indole sia ormai solo una facciata che sta andando in pezzi. Una facciata di un palazzo che nasconde sentimenti e desideri ignoti allo stesso Barney, e tenuti nascosti per paura.

La non-piena-consapevolezza di inizio episodio, lo porta a voler far passare al padre “the best night ever” per far tornare in lui quel “Crazy Jerry intrappolato da qualche parte”. Il contrario di quello che il padre sta facendo con lui, in sostanza.
Jerome passa la serata fingendo di essere ubriaco e facendo credere a Barney di fare follie (“Il miglior amico di un mago è un pubblico ubriaco”) nel tentativo di mostrargli che non si può fare baldoria per sempre, che deve arrivare un  momento in cui si prende in esame la propria vita e si capisce che si è troppo vecchi per determinate cose e che si ha bisogno di una svolta.
Barney alla fine si rende conto di aver esagerato, di non poter andare avanti così: “Quando penso che vorrei qualcosa di più, guardo alla mia vita, a quel che sono, e…ho superato il limite. Sono senza speranza”. Fortunatamente ora ha suo padre affianco, a spiegargli come anche lui fosse andato oltre ogni limite in gioventù, ma che poi ad un certo punto ha capito di dover affrontare la sfida più grande della vita: sistemarsi. Qui Barney capisce che in fondo lui e suo padre non sono così diversi. Anche Barney, tra 30 anni, si troverà ad essere un “noioso padre di periferia”, che però in gioventù se l’è spassata proprio come Crazy Jerry. Ma è ancora dubbioso: come si fa a cambiare? Per iniziare, gli spiega il padre, bisogna incontrare la donna giusta. E forse Barney l’ha già incontrata.
Qui il primo pensiero va a Nora, con la quale non era riuscito a fare un “passo avanti”, ad impegnarsi, ad ammettere a sé stesso di provare qualcosa di non ordinario per lei, a non farsi spaventare dagli ignoti sentimenti che emergevano.
Ma ora Barney è pronto, è maturato, è consapevole.
E in questo processo “uncle Jerry” è stato di un’importanza fondamentale. Era il tassello mancante. O quella parola nel cruciverba che una volta inserita ti fa capire tutte le altre che la incrociavano.

Per il finale di stagione ci aspetta dunque un ritorno di Barney e Nora. Anche se la frase di inizio episodio (“In fondo al cuore, sai che non sei mai stato tanto felice come quando stavi con lei”) rivolta a Robin potrebbe far intendere un riavvicinamento alla bella canadese, a mio parere voleva solo indicare come a Barney mancasse la felicità-da-relazione in generale, e non nello specifico di Robin.

A proposito di Robin…

È l’altra grande protagonista dell’episodio.
Come scriveva Xfaith nella recensione dello scorsa puntata, gli autori sembravano essersi scordati di lei. Era diventata un personaggio di contorno, quasi uno spettatore di How My Friend Ted Met His Wife.
Invece ecco che gli autori fanno comparire una sua vecchia cotta (e, pesci d’aprile a parte, il crossover tra How I met e TBBT alla fine c’è stato: l’attore è lo stesso che fa l’ex ragazzo di Penny :D) e, tramite la voce narrante di Future Ted, ci viene anticipato che la storia tra di loro non finisce qui. Quindi finalmente un po’ di storyline anche per Robin, non più intrappolata negli ingranaggi degli altri 4.
A questo punto ci avviciniamo alla fine della stagione con due nuove possibili storie importanti : Barney-Nora e Robin-“Secret Crush”. Che sia proprio il matrimonio di una di queste due coppie quello in cui Ted conoscerà “the mother”? Ricordiamoci che c’è sempre quello di Punchy come incontro “papabile”.

Dunque, episodio che ho particolarmente apprezzato, in particolare per avere portato un’importante evoluzione nel personaggio di Barney (evoluzione che doveva esserci, prima o poi) e per aver fatto avvicinare Robin finalmente ad un punto di svolta.
In tutto questo, anche i momenti comici sono stati assolutamente validi: dalla gag sui locali in cui andare, a Jerry che si prende gioco di Barney ubriaco, da Marshall che ci prova con Robin alla fantastica sigla iniziale dell’episodio. Le sequenze divertenti non sono quindi di certo mancate, nonché quelle nostalgiche durante i flashback di Ted e Robin insieme: la seconda stagione mi manca molto, ma fortunatamente la sesta non la sta facendo rimpiangere troppo.

Voto Episodio: 9 –

NOTE

– Torna una delle più classiche citazioni di Barney: “Daddy’s home” (accompagnata dalla variante “Grandaddy’s home!”)
– L’attore che fa la “Secret Crush” di Robin è Michael Trucco, già visto, oltre che in TBBT, in Battlestar Galactica come Samuel Anders
– E’ la prima volta in tutta la serie che la sigla è diversa
– E’ l’episodio che ha fatto gli ascolti più bassi di tutta la serie (6,49 milioni)

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