Person Of Interest – 1×03/04 “Mission Creep” & “Cura Te Ipsum” 3


Person Of Interest - 1x03/04 "Mission Creep" & "Cura Te Ipsum"La creatura di JJ Abrams e Jonathan Nolan, dopo quattro episodi, sta iniziando a mostrare le sue vere caratteristiche e peculiarità, nel bene e nel male. La serie, sicuramente ben fatta, risulta però essere un meltin’ pot di cose già viste che ne offuscano l’originalità e che, a lungo andare, possono far perdere l’interesse nel seguirla.
E la sua natura procedurale certo non aiuta.


1×03 – Mission Creep
L’episodio è incentrato su ex marines che, tornati dalle spedizioni in medio oriente, non avendo trovato lavoro sfruttano le proprie abilità militari per rapinare banche.

Person Of Interest - 1x03/04 "Mission Creep" & "Cura Te Ipsum"Il tema sociale è evidente: ragazzi giovanissimi che sono dovuti diventare d’improvviso uomini,  combattendo, uccidendo e guardando compagni morire. Tutto per la libertà dell’America, per poter vivere in una nazione migliore, senza la minaccia del terrorismo. Questi ragazzi, marchiati per sempre da questa esperienza, si sono trovati in un mondo peggiore di quello che avevano lasciato, con la crisi economica prorompente e senza un lavoro o un’istruzione adeguata per ottenerlo.

Un tema delicato e spesso abusato in questa decade post-11 settembre, nel quale è difficile tirar fuori elementi di originalità e non cadere nella facile retorica. E Person of Interest di certo non ci riesce, anche se se la cava alla meno peggio. La scena con i due banchieri è ridicola e stereotipata,  vittimizzando troppo l’ex soldato\neodelinquente a scapito dei banchieri mostrati come stupidi ed arroganti. La continua retorica messa in bocca a Jim Caviezel circa le conseguenze del vivere un’esperienza di guerra è sì giusta, ma spesso utilizzata in modo eccessivo.

Gli aspetti positivi dell’episodio riguardano le dinamiche della banda, in cui entrerà anche Reese, che saranno la causa del primo passo falso della coppia protagonista: Finch è costretto ad intervenire in prima persona durante una rapina per salvare il partner e in questo modo ha già attirato i sospetti del detective Carter.
I flashbacks risultano interessanti dal punto di vista stilistico, con l’espediente della “Macchina”, ma ancora troppo sconnessi  e “poveri”, per darci informazioni utili sull’oscuro passato dei due protagonisti, tra problemi di salute, lutti e “non-posso-stare-con-te-perché-c’ho-da-fa” (ogni riferimento a  quattro flashback di Reese e la biondina è del tutto casuale).
Per quanto riguarda il plot, invece, a fine episodio c’è un accenno di trama orizzontale, con i due che sembrano interessati ai documenti rubati dalla banda, il che mi fa fortemente sospettare che a fine stagione alcuni elementi emersi durante le puntate riaffioreranno, in modo connesso, dando così un senso di continuità alla stagione che per ora sembra davvero mancare.

Tanta azione, ma anche tanta retorica superflua. Ottima recitazione, ma coralità di personaggi pari a zero. Questa, finora, sembra la ricetta funzionante a metà di Person of Interest.

1×04 – Cura Te Ipsum
Spenderò solo poche parole qui perché c’è poco da dire: questo episodio è palesemente una puntata, bruttina, di Dexter.

Person Of Interest - 1x03/04 "Mission Creep" & "Cura Te Ipsum"Se già il personaggio interpretato da Jim Caviezel è un misto di Batman e Dexter, qui le dinamiche dell’episodio lo portano ad impersonare quasi completamente i panni di quest’ultimo: oltre a punire in modo personale i criminali, qui Reese ha a che fare con una donna per bene che, sconvolta dalla perdita di un’amica causata da uno stupratore, è intenzionata ad uccidere il colpevole per ottenere vendetta ed evitare che il pervertito continui a mietere vittime. Che è più o meno la trama della quinta stagione di Dexter.
Anche qui interviene Reese prima per fermarla – perché non sa cosa significa avere una vita sulla coscienza – e poi per aiutarla occupandosi lui del criminale.

Durante l’episodio, Reese indaga sullo stupratore, trovando una serie di foto delle vittime che quest’ultimo usava quasi come trofei (non vi ricorda niente?) e provando a incastrarlo facendolo trovare in possesso di droga (anche qui, niente?).
Ma le buone maniere non sono sufficienti e i due si ritrovano faccia a faccia nella scena finale che più dexteriana di così si muore: le parole tra i due sembrano rappresentare un colloquio pre-esecuzione, nel quale il giustiziere fa prima notare come, in fondo, i due abbiano qualcosa in comune (“Lei guarisce le persone. Non come noi, che le facciamo a pezzi”), e poi si interroga sull’utilità di lasciarlo vivere.

Interessante la scelta di lasciare la scena in sospeso, non tipica di Person of Interest, che ci fa rimanere col dubbio sull’effettiva uccisione del criminale.

Ma parliamoci chiaro: Reese non è Dexter e Person of Interest non va in onda sulla Showtime.
Qui il protagonista non è un killer e la serie emana “buona moralità” da tutti i pori: a mio parere, Reese lascerà vivere – spaventandolo abbastanza – il criminale puntando quindi su un percorso di redenzione più che su una soluzione definitiva. Chissà se, in futuro, si pentirà di questa decisione (ravvivando quindi un po’ la caratterizzazione del personaggio) oppure se averlo lasciato vivere gli servirà, come dice il titolo dell’episodio, a “curare” sè stesso oltre che gli altri.

Lo so che vi ho rotto le scatole con questo parallelismo con Dexter ma mi veniva davvero difficile non farlo, considerato quanto le analogie siano palesi (pure il detective sembra Maria Laguerta…).
L’episodio pecca dunque di originalità, ma affronta tematiche che possono essere un preludio ad un percorso – speriamo – controverso, che metta in dubbio la moralità del protagonista.

Voto Episodi: 6

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3 commenti su “Person Of Interest – 1×03/04 “Mission Creep” & “Cura Te Ipsum”

  • alessala

    Il primo degli episodi da te recensito l’ho trovato nettamente superiore rispetto a quello successivo. E’ vero che in generale Person of Interest per il momento sembra concentrarsi molto meno (se non per nulla) sull’aspetto “seriale”, a vantaggio di puntate più “a sè stanti”. Cioè non toglie che non siano finora stati degli episodi godibili, ma francamente ti do ragione perché credo che dopo 5 episodi così, con pochissimi accenni a quello che potrebbe essere un running plot, la serie possa davvero stancare. Me ne sono reso conto con il quarto episodio. La trama stravista (e non solo in Dexter), sapevo già che era lei che voleva uccidere lui, stupratore, dopo 10 minuti. Il finale aperto ha salvato questo episodio, col quale secondo me sei stato anche molto buono in questa recensione, perché è stato un episodio a dir poco terribile. E questo anche nei confronti di precedenti puntate decisamente superiori, che hanno acceso il mio interesse. Pensavo che con il quarto episodio, visto che già nel terzo si era cominciato ad accennare qualcosa, finalmente gli autori cominciassero un pò a prendere la strada della running plot, invece non solo hanno fatto un altro episodio a sé, ma hanno scritto una trama scontatissima e stracopiata. Ritengo che il primo episodio abbia veramente eccelso (di certo mi sono incuriosito molto e anche divertito). Ma se continuano su questa strada finisce male.

     
  • Michele Hume L'autore dell'articolo

    La prima si, é un po’ meglio…ma sto iniziando a non sopportare le prediche a bassa voce di Reese…e in quella puntata sono davvero troppe :S
    Il pilot era stato sicuramente positivo…ma secondo me si é bruciato troppe cose subito (praticamente TUTTA la trama orizzontale) lasciandoci in eredità una serie estremamente procedurale e autoconclusiva…con l’aggravante della poca originalità.
    Ma se ho poche speranze circa un netto miglioramento di metà stagione, ho invece il presentimento che nel finale di stagione riprenderanno fili lasciati qua e là e faranno un buon finale.

     
  • dezzie86

    Invece a me il secondo episodio è piaciuto di più, anche se assomiglia molto a Dexter (o forse è per quello che mi è piaciuto?). Certo, le premesse per questa serie erano ben altre. Loro due sono molto bravi, ma sinceramente io mi sono già stufato di queste storie, molto scontate. Anche io come alessala avevo capito subito che il “carnefice” sarebbe stata la dottoressa. Non lo so, mi sembra una di quelle serie da “è bravo ma non si applica”. Vedremo, è sicuramente meglio di Terranova. XD