Once Upon a Time – 1×17 Hat Trick 5


Once Upon a Time - 1x17 Hat TrickC’era molta curiosità intorno all’episodio dedicato ad uno dei personaggi delle favole maggiormente discusse ed amate dal pubblico: il Cappellaio Matto. L’attesa è giunta al termine e chi temeva che anche questa storia sarebbe stata inutile ai fini della trama principale, si è certamente dovuto ricredere. Perché di passi avanti se ne fanno e non pochi.

Sebastian Stan assume sulle proprie spalle il difficile compito di indossare i panni del Cappellaio Matto, un personaggio di non facile interpretazione (e non molto tempo fa interpretato anche da Johnny Depp in modo non proprio superbo). È per questo che fa un certo effetto trovarlo convincente in entrambe le versioni, dentro e fuori il mondo delle favole.

Ci eravamo lasciati con Mary Margaret che fugge dalla prigione grazie ad una chiave sotto il cuscino; dopo quanto accaduto con James (per sua fortuna non presente in questo episodio) la donna ha giustamente perduto la fiducia negli altri. Emma, però, che già si sente legata all’amica (ignorando, in parte, i suoi natali) fa di tutto per rintracciarla. È lungo la strada che incontra Jefferson il quale, dopo averla portata nella sua umile dimora, la cattura. Tutto l’episodio, pur focalizzandosi esclusivamente su quattro personaggi (Mary Margaret in parte, Emma, Grimilde e il Cappellaio) riesce a dotare ciascuno di loro di una propria autonomia che può far invidia a numerosissime altre serie televisive ben più stagionate.

Once Upon a Time - 1x17 Hat TrickEccellente è la costruzione e l’attuazione di nuove scoperte circa le due donne in aperto contrasto nella storia di Once Upon a Time: Regina ed Emma. La prima, che desidera ardentemente recuperare “qualcosa” presso la Regina di Cuori nel Paese delle Meraviglie, mostra in maniera perfetta quanto possa essere subdola per i propri fini. Effettivamente la sua trasformazione in vecchina (quella della mela, presumo) è ottima per rappresentare la meschinità a cui la donna è disposta ad arrivare – d’altronde la scena del pupazzo del bianconiglio è una vera bastardata. Quel che tuttavia mi ha maggiormente colpito è che ella è disposta a rischiare lo scontro con la Regina di Cuori pur di riavere suo padre: tenendo a mente che la donna, per scatenare la Maledizione, sarà disposta ad ucciderlo, ci fa sempre più presupporre che quanto fattole da Biancaneve debba essere, senza ombra di dubbio, qualcosa che l’ha davvero sconvolta (augurandomi con tutto il cuore che poi non si riveli un’assoluta débâcle).

Emma, d’altro canto, oltre a mostrare il proprio carattere di donna guerriera – con tanto di geniale idea del rompere la tazzina per liberarsi – viene, per la prima volta in maniera così netta, messa di fronte all’idea che la maledizione non sia affatto una storiella scritta su un libro. Il discorso tra Jefferson ed Emma è sensazionale, scritto con grande accuratezza e capace di coinvolgere lo spettatore che, rispetto alla ventottenne, non ha certamente alcun dubbio circa la sua veridicità. Il momento di comprensione in cui ammette di desiderare che le parole del cappellaio matto siano effettivamente reali, scoppia come una bolla di sapone, ma lascia un segno che si rende quanto mai palese al termine della puntata: la donna chiederà, infatti, al figlio di lasciarle il libro delle favole, emblema lapalissiano che qualcosa si sta smuovendo. Ormai il passo è stato fatto e gli autori certamente non potranno tirarsi indietro.

Se Mary Margaret alla fine cede all’idea di accettare l’aiuto offertole – probabilmente sciolta ogni riserva grazie al lapsus di Emma circa il sentirsi una famiglia – bisogna anche dire che ha volutamente ignorato, almeno per ora, le mosse di kung fu che ha utilizzato per spedire Jefferson giù dalla finestra. E proprio a proposito del protagonista dell’episodio, è d’uopo spendere più di una parola.

Once Upon a Time - 1x17 Hat Trick

Come al solito gli autori si dimostrano straordinari nel reinventare le favole ed adattarle alle proprie necessità. Il ritratto del Cappellaio Matto – che appare più come un prequel di quel che sarà – è costruito con grande sapienza: l’uomo ha abbandonato il Paese delle Meraviglie ed ora vive con sua figlia nel mondo di Biancaneve e company. Ovviamente appare Grimilde (nella serie, però, viene chiamata Regina anche nel mondo delle favole) che ha bisogno di recuperare qualcosa che apparteneva alla Regina di Cuori. C’è da notare che entrambe le donne possiedono una stanza identica in cui conservano – verosimilmente – dei cuori. Ammetto che ero preoccupato, considerando il livello qualitativo degli effetti speciali non proprio straordinari in questa serie, dalla ricostruzione del Paese delle Meraviglie. Fortunatamente si vede poco e quello che c’è è mostrato sufficientemente bene.

Attraverso il Cappello, Regina e Jefferson si recano nel Paese delle Meraviglie, ma solo uno dei due vi farà ritorno, a causa della regola del cappello che obbliga l’ingresso e l’uscita da quel mondo dello stesso numero di persone. Recuperato il padre, Regina non ha remore nel lasciare l’uomo in balia della Regina di Cuori e del suo “tagliategli la testa”. Il dramma di un uomo costretto a creare un nuovo capello – esattamente ciò che poi egli stesso richiederà ad Emma per uscire da Storybrooke, ma che nel Paese delle Meraviglie proprio non gli riesce – è perfetto e rende l’idea di una pazzia derivata dalle sofferenze patite. La scena finale di lui bloccato tra i milioni di cappelli e cappellini è straziante e al tempo stesso eccezionale nella sua capacità di riassumere la follia e la disperazione in pochi gesti. E quel che è peggio, è sicuramente la crudele realtà della Maledizione: Jefferson, infatti, è perfettamente in grado di ricordarsi ogni cosa della vita precedente e di vedere costantemente sua figlia con un’altra famiglia.

Once Upon a Time - 1x17 Hat TrickLe citazioni da Alice, ovviamente, si sprecano: dal pupazzo del bianconiglio allo stesso brucaliffo, per non parlare della fuga della Strega e del Cappellaio inseguiti dalle guardie della Regina di Cuori. Non mi sarebbe dispiaciuto anche l’arrivo dello stregatto o della lepre marzolina; tuttavia, considerato che pare non sarà l’ultima volta che vedremo il cappellaio matto, non c’è da disperarsi. E poi bisognerà sempre capire che fine ha fatto l’uomo (che il cappello fatto da Emma funzioni davvero?) e soprattutto comprendere meglio la natura del “patto” tra Regina e Mr. Gold, che riescono in pochi istanti a mescolare nuovamente le carte in gioco.

In definitiva, questo episodio di Once Upon a Time continua a mostrarci lo stato di grazia di una serie tv che è partita benissimo e resiste ugualmente bene ai duri colpi inflitti dalla concorrenza. Gli autori hanno in mano la possibilità di un ulteriore e definitivo passo avanti e non possono lasciarselo scappare.

Voto: 8 ½ 

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Informazioni su Mario Sassi

Ormai da anni ho capito che il modo migliore per trascorrere le ore in aereo è il binge watching di serie TV. Poche cose battono guardare LOST mentre si è sull'oceano.


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5 commenti su “Once Upon a Time – 1×17 Hat Trick

  • Penny Lane

    Ottima recensione di un bellissimo episodio 😉
    Alice è la mia fiaba preferita in assoluto, soprattutto il romanzo. Spero anch’io che la rielaborazione non finisca qui.
    Però non sono d’accordo nel definire l’interpretazione di Johnny Depp in Alice in Wonderland “non superba”: secondo me lo era, a differenza del film che invece è stata una grande delusione, da Burton ci si aspettava decisamente di più. Bravo Sebastian Stan, ma non ai livelli di Depp…

     
  • moonacre

    Una bella recensione per un bellissimo episodio.
    Questa puntata mi è piaciuta davvero tanto, non solo perchè il cappellaio è uno dei miei personaggi preferiti e perchè amo Alice nel paese delle meraviglie, ma anche perchè viene chiarita la struttura degli universi di ONCE. Alice nel paese delle meraviglie, infatti, non è una fiaba, così come Peter Pan e altri, questo quindi si prospetta come un problema per il loro inserimento nel mondo delle favole. Io infatti temevo che si passasse sopra a questo aspetto come se niente fosse (le immagini di Alice nel libro di Henry mi facevano propendere per questa soluzione) ma invece il problema viene smentito con l’espediente di universi paralleli. Il Cappello è una sorta di collegamento tra tutti questi universi; ogni porta conduce ad un altro mondo, presumo che dietro una di esse, se saranno coerenti, ci sarà anche Neverland e un altrà potrà condurre nel mondo di Emma. Inoltre viene anche chiarito il meccanismo che porta gli eventi che avvengono nel mondo delle favole ad essere raccontati nel nostro sotto forma di fiabe: l’immaginazione infatti passa attraverso le bariere tra gli universi. tutto ciò viene chiarito nel discorso con cui il cappellaio cerca di convincere Emma, davvero d’effetto tra l’altro:

    “emma: Chiaramente ti sei aggrappato alle storie di mio figlio Henry, ma sono solo storie! Il Cappellaio Matto e’ in “Alice nel
    Paese delle Meraviglie”, un libro.- Un libro che tra l’altro ho letto.
    cap. : Storie.
    emma: Storie?
    cap: Che cos’e’ una storia? Quando eri alle superiori hai
    studiato la Guerra Civile?
    emma : Si’, certo.
    cap. :Come? Per caso l’hai letta in un libro? Perche’ gli altri libri
    dovrebbero essere meno reali?
    emma : I libri di storia sono
    basati sulla storia.
    cap: E i libri di storie su cosa sono basati?
    emma: Sull’immaginazione?
    cap. : E quella da dove viene? Da qualche parte dovra’ arrivare. Sai qual e’ il problema in questo mondo? Tutti vorrebbero qualche soluzione magica ai loro problemi, ma tutti si rifiutano di credere che la magia esista.
    emma: Il fatto e’ questo, Jefferson. E’ tutto qui. Questo e’ il mondo reale.
    cap. :Un mondo reale. Sei cosi’ arrogante da pensare
    che questo sia l’unico? Ce ne sono tantissimi altri.
    Devi aprire la tua mente. Si sfiorano l’un l’altro, ammassandosi in una lunga linea di regni e sono tutti reali, dal primo all’ultimo.
    Hanno tutti le proprie regole. Alcuni hanno la magia. Altri no.
    E alcuni hanno bisogno della magia. Proprio come questo. Ed e’ qui che tu entri in gioco. ”

    Inoltre da quel che ho capito, il cappelaio non è originario di Wonderland, ma del mondo delle favole, altrimenti non sarebbe stato colpito dalla maledizione, altrimenti ci ritroveremmo nel nostro mondo anche la regina di cuori e compagnia. La rielaborazione del personaggio del cappellaio è davvero ben congegnata, così come la sua pazzia. nonostante tutto gli effetti speciali sono stati soddisfacenti, mi aspettavo molto peggio, invece gli scenari sono piacevoli e a tratti riescono anche a stupire, si quardi il cielo azzurrissimo e con il moto delle novole accellerato -non vorreste che fosse così?-, anche se devo dire che l’erba che spunta dal terreno a metà foglia mi ha fatto storcere il naso. un altro difetto che ho notato è che le guardie della regina non sono vestite da carte da gioco, un punto in meno per wonderland. inoltre ho scoperto che l’uomo al fianco della regina che a prima vista tutti avranno identificato nel re di cuori è in realtà il fante, (come si legge nei titoli di coda. in aggiunta, se volete scoprire il volto della Queen of Hearts l’attrice è Jennifer Koenig: http://www.imdb.com/name/nm3230725/
    spero che ora rumple non si schieri con regina (cosa laquanto improbabile) ma la sua anche se solo temporanea collaborazione con regina non credo gioverà a MM.
    non vedo l’ora di vedere l’episodio di domani, non ho visto il promo, sapete di chi parlerà?

     
    • Penny Lane

      La prossima puntata è decisiva, probabilmente capiremo il motivo dell’odio di Regina per Biancaneve…

      D’accordissimo con la tua analisi del discorso tra il cappellaio e Emma, la questione dei mondi paralleli chiarisce il tutto in maniera soddisfacente.

       
  • Paco

    Episodio eccellente, la serie ormai ha un ritmo serrato nonostante introduca e faccia sparire (ma speriamo di rivederlo) un nuovo personaggio nelle 2 realtà. ottimo Sebastian Stan, ottimi tutti 😀