Luna Nera – 1×01 Omen


Luna Nera - 1x01 OmenSu Netflix arriva un progetto italiano completamente nuovo, che tenta già dalla trama e dell’ambientazione l’esplorazione di territori abbastanza sconosciuti per la serialità televisiva nostrana. Se l’esperimento è riuscito o meno tentiamo di capirlo con la visione di questo pilot.

Italia, XVII secolo: Ade, una levatrice adolescente che segue le orme della nonna, scopre che alcune sue strane intuizioni su persone e cose sono dovute in realtà a un potere ben preciso, ovvero che la sua famiglia è composta da streghe.
La serie ci presenta subito tutte le parti in gioco, partendo proprio da Ade e sua nonna, che vengono immediatamente ricercate, additate per avere ucciso un feto nel grembo materno e per avere fatto ammalare un’altra donna. In questo modo ci vengono presentati anche i personaggi – per la maggior parte maschili – che fanno da “antagonisti” alle due donne: sia i cacciatori di streghe, che non vedono l’ora di bruciare le infedeli, sia alcuni medici che vogliono a tutti i costi contrapporre la scienza alle credenze religiose, per loro ormai appartenenti a un passato gretto e ignorante.

Luna Nera - 1x01 OmenLa trama (tratta dalla trilogia di romanzi Le città perdute di Tiziana Triana, che è anche co-ideatrice della serie) si fonda su basi interessanti, specie se radicate nella nostra storia, di rado rappresentata al cinema e in televisione, soprattutto con al centro quel periodo che portava dal Medioevo all’età moderna.
Abbiamo sempre sentito parlare (o visto, o letto) di storie di streghe, quasi sempre però legate a territori europei diversi dal nostro o direttamente alla storia americana: è quindi tanta la curiosità nello scoprire come noi italiani vediamo e rappresentiamo noi stessi in un periodo in cui la scienza cominciava la spinta verso la conoscenza e la modernità e il contrasto con alcune credenze religiose estremiste che sono state difficili da sradicare dal credo popolare.
In questo pilot però, al di là di interessanti e curiose premesse, ci sono tante scelte e particolari che non convincono, a partire dalla scrittura dell’episodio. Alcune sequenze sembrano altamente didascaliche, forzate, raffazzonate, come se non si vedesse l’ora di arrivare ai punti di svolta per fare progredire la storia. Le reazioni dei personaggi, le loro scelte, sono impulsive al limite del ridicolo: capiamo che nel 1600 probabilmente il ragionamento – nelle sezioni del popolo meno istruite – non fosse proprio all’ordine del giorno, ma non c’è mai un dubbio, una scelta minimamente ponderata, tutto sembra al servizio del progredire veloce della trama (e il numero esiguo di episodi, sei, probabilmente non aiuta in tal senso).

Luna Nera - 1x01 OmenL’altra incredibile pecca di questo primo episodio sono i dialoghi. In questi primi minuti di stagione la contrapposizione tra scienza e fede (estremista, malata, ignorante) è palese e lo si capisce già con la presentazione dei personaggi, delle loro storie, delle loro azioni. Che bisogno c’è di ribadire a ogni dialogo che un medico è guidato dalla scienza mentre il popolo ignorante no? Non ce ne vogliano le autrici, ma in alcune sequenze sembra esserci un’eco di Occhi del cuore, la serie fittizia (e non proprio di alto livello…) di Boris.
Oltre alla scrittura, anche la recitazione lascia un po’ il tempo che trova. Forzata, molte volte troppo teatrale (nel senso negativo del termine), soprattutto nelle movenze e nelle espressioni degli antagonisti, alcune volte al limite del ridicolo.
Ed è un peccato che tutti questi fattori affossino già dopo il primo passo un progetto sulla carta coraggioso e interessante. Al di là dell’aspetto puramente fantastico della trama, una serie scritta da donne che parla di donne speciali e superiori che vengono isolate, cacciate e uccise è sicuramente importante nel panorama seriale, specie in quello italiano, dove ancora è difficile trovare storie al femminile di rilevanza come sta accadendo a livello internazionale.
È proprio questa l’occasione mancata, soprattutto se si pensa alle recenti polemiche legate agli Oscar e alla mancanza di registe donne candidate: il lato femminile del mondo cinematografico ha dovuto faticare il triplo rispetto a quello maschile per emergere – e lo sta ancora facendo tra mille difficoltà – e quindi c’è bisogno di queste storie, di un punto di vista che faccia emergere racconti importanti che portino metaforicamente a livello di intrattenimento tematiche importantissime e che non bisogna mai trascurare.

Dopo questo pilot possiamo dire di essere ancora lontanissimi dalla perfezione – al netto di una storia di donne raccontata da donne, intendiamo proprio a livello di realizzazione della puntata – e quindi la speranza è che con le restanti cinque puntate il livello si alzi e ci possa regalare una prima stagione quantomeno interessante nelle intenzioni.
Purtroppo questi primi quarantacinque minuti non sono per niente incoraggianti da un punto di vista tecnico, ma almeno provano ad aprire la strada a prodotti italiani diversi e potenzialmente intriganti.

Voto: 4/5

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Informazioni su Ste Porta

Guardo tutto quello che c'è di guardabile e spesso anche quello che non lo è. Sogno di trovare un orso polare su un'isola tropicale.

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