How I Met Your Mother – dove eravamo rimasti? 2


How I Met Your Mother - dove eravamo rimasti?Ed eccoci qui, a pochi passi dalla seconda metà della sesta stagione di How I met your mother!
Siete pronti? Vi siete annotati tutti i passaggi, le battute e i nodi cruciali di questi primi 12 episodi? Come dite? Avete ancora i postumi di Capodanno e la vostra attenzione è pari solo a quella dei figli di Future Ted?
Lo sospettavo.
Allora venite con me, andiamo a fare un giro di auguri per il nuovo anno, che so, a New York, e fermiamoci a bere una buona birra in un pub a caso – mi sembra di leggere “MacLaren’s” là in fondo, che dite, a voi va bene?
Oh, guardate! Ci sono vecchie conoscenze sedute a quel tavolo laggiù! Come fate a non ricordarveli! Ok, ok, ve li ripresento…

Haaaaaaaaaaave you met Ted?”
La nuova stagione inizia con il flashforward di un matrimonio in cui il nostro protagonista conoscerà la futura signora Mosby – e diciamocelo, proprio per questo non stiamo impazzendo dalla voglia di scoprire di chi sia la cerimonia, dato che sappiamo benissimo che questo incontro decreterà la fine dello show. Per ora i possibili candidati sono l’amico Punchy e Robin – il primo sta organizzando il suo matrimonio e ha chiesto a Ted di essere il suo best man, la seconda si è fatta promettere proprio nell’ultimo episodio la stessa cosa.
Per il resto, la vita di T-Mose procede incasinata come sempre: accetta di progettare il nuovo palazzo della GNB, ma si ritrova contro una gentil pulzella di nome Zoey (Jennifer Morrison, Cameron in House M.D.) che passa il suo tempo libero a manifestare contro tutto e tutti, compresa la demolizione dell’ex Hotel Arcadian sul cui suolo dovrebbe lavorare proprio Ted. Complice una cena del Ringraziamento particolarmente movimentata (grazie soprattutto al mitico Jorge Garcia, Hurley in Lost), ora tra i due è scoppiata la pace e forse qualcosa di più – nonostante la presenza del comicamente inquietante marito di lei, “The Captain”, interpretato magistralmente da Kyle MacLachlan (l’agente speciale Dale Cooper di Twin Peaks – e sì, ha fatto anche altre cose, ma per il mio cuore di bambina innamorata resterà sempre e solo lui).

Haaaaaaaaaaave you met Robin?”
Sfortunatamente la sua story-line non sta rendendo onore né alla bravura di Cobie Smulders, né al suo personaggio. Non si capisce dove vogliano far arrivare il suo percorso e quindi per ora l’abbiamo vista girare intorno alle solite due o tre tematiche senza alcuna evidente dichiarazione d’intenti. Ad inizio stagione la troviamo disperata per l’abbandono di Don (fino almeno alla 6×04 Subway Wars); poi comincia ad uscire con Max, un ex compagno di corso di Marshall diventato anch’egli avvocato, ma in possesso di uno “studio legale” molto piccolo; successivamente entra in crisi all’idea che Lily possa abbandonarla una volta diventata madre – anche se questo, a onor del vero, ci permette di rivedere Robin Sparkles e di questo non ci si può mai lamentare; il tutto condito dalla frustrazione per la sua nuova collega, Becky, che la mette in ombra ad un punto tale da farle decidere di cambiare lavoro.
E se già questo non bastasse, durante il mid-season finale (6×12 False Positive) la nostra Robin prende in considerazione l’idea di abbandonare tutte le sue aspirazioni per diventare la nuova coin-flip bimbo – come giustamente la definisce Ted – nel programma “Million Dollar Heads or Tails”.
La reazione spontanea di chiunque davanti a questa scena non può che essere questa:
WTF?!?!
Stiamo parlando della stessa Robin che in quarta stagione si sentiva male a guardare le lottery girls e che diceva “this is where broadcast careers go to die”?!? Eh?!
Comunque. Dopo l’intervento di Ted, finalmente decide di abbandonare le velleità da velina e di accettare il lavoro alla World Wide News: per ora possiamo solo sperare che la seconda metà di stagione sia per lei un periodo di rinascita e soprattutto di caratterizzazioni coerenti con il suo personaggio.

Haaaaaaaaaaave you met Barney?”
Che dire di un uomo la cui awesomeness è in grado di far sentire tutti minuscoli esseri inferiori? Mister Stinson non ha mai subito cali – non ne è nemmeno in grado, lo sappiamo – e anzi, si può dire senza ombra di dubbio che la quinta stagione si sia retta solo sulle sue meravigliose spalle; in questa prima mid-season non fa altro che continuare per la sua strada di affermazione e pubblica accettazione (“Barney Stinson aaaaaaaaaaaalways gets the yes”, true story).
Tuttavia si sta delineando per lui una vecchia/nuova story-line, legata alla questione di chi sia suo padre: lui, che di donne con daddy-issues se n’è fatte a decine, è il primo ad esserne completamente in balìa. Dopo un breve sprazzo di follia con il padre del suo fratellastro James (“Guys, I’m black! Sorry. African-american. No! I’m allowed to say either!”), scopre insieme a Robin che l’unico uomo che si sia segnalato alle autorità come suo padre è suo zio Jerry. Non sappiamo ancora dove ci porterà questa storia, ma non vediamo l’ora di scoprirlo.

Haaaaaaaaaaave you met Lily & Marshall?”
Mai come in questa stagione costituiscono davvero un’unica persona. Dopo aver visto – ma anche no – il sosia di Barney (5×24, Doppelgangers), decidono finalmente di mettere su famiglia e di avere un figlio.
Ecco. Questo è il riassunto delle puntate precedenti.
Seriamente…per quanto alcune trovate siano assolutamente divertenti (una su tutte, i tentativi da entrambe le parti di avere un maschietto o una femminuccia, 6×06 Baby Talk) non è possibile che questi due meravigliosi personaggi, con le loro ossessioni e le loro fissazioni, si possano ridurre solo ed unicamente ad una coppia che cerca di avere un figlio.
Credo tuttavia che ci sia in atto un tentativo di cambiamento e lo si nota già con la puntata The Mermaid Theory (6×11), in cui Lily è protagonista di una storia a parte con Barney (anche se i riferimenti alla futura gravidanza sono inevitabilmente presenti) mentre Marshall condivide una cena – e parecchie interessanti riflessioni – con Robin.

Nell’ultimo episodio il delirio sembrava aver preso il sopravvento: Robin stava per accettare un lavoro discutibile, Barney voleva usare tutti i soldi del suo bonus per un obiettivo non esattamente caritatevole (“Diamond suited up!”), Lily e Marshall – convinti di essere in attesa – si erano lasciati prendere dal panico di non essere abbastanza pronti.
“Cosa?! Non avete fatto altro che parlare di bambini nei precedenti 11 episodi e ora solo perché vi siete un po’ spaventati, volete rinunciare e comprarvi un cane?!”
Questo è quello che io ho pensato e che Ted ha detto circa due secondi dopo di me, obbligando Lily e Marshall ad andare a casa a “compiere i loro doveri coniugali” e continuando la sua sfuriata contro Robin (giustamente) e contro Barney (e questo non si spiega…come si fa a dirgli di togliersi un abito con i diamanti?! He glows in the dark!).

Insomma, questa mezza stagione sicuramente presenta degli ottimi punti a suo favore e, dopo gli ultimi due anni non così esaltanti, non si può che esserne felici. C’è ancora qualcosa da sistemare, ma nel complesso HIMYM si configura ad oggi come l’unica serie che sia in grado di far ridere ancora al sesto anno – e non è cosa da poco; restiamo quindi in attesa della seconda parte di questa stagione, consapevoli del fatto che se persino la quinta ha avuto puntate come The Playbook, questa dovrà esser per forza LEGEN…wait for it…

(seriously, you have to wait)

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Informazioni su Federica Barbera

La sua passione per le serie tv inizia quando, non ancora compiuti i 7 anni, guarda Twin Peaks e comincia a porsi le prime domande esistenziali: riuscirò mai a non avere paura di Bob, a non sentire più i brividi quando vedo il nanetto, a disinnamorarmi di Dale Cooper? A distanza di vent’anni, le risposte sono ancora No, No e No. Inizia a scrivere di serie tv quando si ritrova a commentare puntate di Lost tra un capitolo e l’altro della tesi e capisce che ormai è troppo tardi per rinsavire quando il duo Lindelof-Cuse vince a mani basse contro la squadra capitanata da Giuseppe Verdi e Luchino Visconti. Ama le serie complicate, i lunghi silenzi e tutto ciò che è capace di tirarle un metaforico pugno in pancia, ma prova un’insana attrazione per le serie trash, senza le quali non riesce più a vivere. La chiamano “recensora seriale” perché sì, è un nome fighissimo e l’ha inventato lei, ma anche “la giustificatrice pazza”, perché gli articoli devono presentarsi sempre bene e guai a voi se allineate tutto su un lato - come questo form costringe a fare. Si dice che non abbia più una vita sociale, ma il suo migliore amico Dexter Morgan, il suo amante Don Draper e i suoi colleghi di lavoro Walter White e Jesse Pinkman smentiscono categoricamente queste affermazioni.


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