House M.D. – 7×11 Family Practice – 7×12 You Must Remember This



House M.D. - 7x11 Family Practice - 7x12 You Must Remember This
Il ritorno di House M.D dopo la pausa natalizia è stato caratterizzato da due puntate, Larger Than Life e Carrot or Stick, che si sono caratterizzate per un andamento – per stare in tema – ad elettrocardiogramma: un picco in su per la prima, un picco in giù per la seconda. Anche questi ultimi due episodi portano avanti il trend delle precedenti, così, mentre Family Practice porta la tensione a livelli altissimi, con You must remember this torniamo a livelli ben più bassi, in cui persino il caso risulta poco soddisfacente.
Vediamo nel dettaglio cos’è successo.

7×11 Family Practice

House M.D. - 7x11 Family Practice - 7x12 You Must Remember This

L’evento della puntata – il ricovero della madre della Cuddy, Arlene – funge da pretesto per analizzare fino in fondo il concetto di moralità personale e di etica del lavoro, non nuovi certamente in House M.D. né in altre serie, ma con il merito non trascurabile di portare avanti la storia stessa e le relazioni tra i personaggi. Le dinamiche già presenti all’interno del Princeton Plainsboro vengono amplificate dal fatto che la paziente sia imparentata con il capo dell’ospedale, che il suo medico – House, appunto – sia il compagno della figlia e, non ultimo, dal fatto che Arlene stessa decida di punto in bianco di non essere più curata da Greg; questo innesca un vortice di reazioni e controreazioni in cui vediamo la Cuddy perdere totalmente il controllo e autorizzare una serie di azioni che mai avrebbe accettato se il paziente fosse stato un altro.
House, dal canto suo, è come intrappolato in una situazione che è simile a tante altre – mentire a tutto e a tutti è la sua specialità – e che tuttavia è diversa, proprio perché ogni singola persona è coinvolta nel grande inganno; la questione diventa sempre più ingestibile soprattutto a causa della Cuddy che entra ed esce da questo schema più volte, proprio perché i suoi molteplici ruoli – figlia della paziente, compagna del dottore, direttore sanitario dell’ospedale – le impediscono di restare in uno solo.
I am being a coward, which is exactly why doctors shouldn’t treat their own families” dice la Cuddy che, però, alla fine riesce a convincere sua madre a non farsi trasferire in un altro ospedale usando sia l’affetto filiale che le sue certezze scientifiche.
Ma è solo con l’arrivo del temporale, di riprese oblique e di un buio enfatizzato dalla splendida fotografia che gli animi dei personaggi vengono scandagliati maggiormente. E’ House quello che colpisce di più, quando attacca la sua compagna non solo perché non la vede mai imporsi nei confronti di una madre anaffettiva e irrispettosa, ma anche perché lui si sente oramai così coinvolto da non vedere in Arlene solo una paziente: “One day… Maybe a week from now, maybe a year from now, you’re gonna decide that the man sleeping next to you killed your mother. Get me my patient back.”

Il resto del team subisce nondimeno le conseguenze di questa situazione. Mentre Foreman si oppone con forza allo scambio dei medicinali in base ad un “potrà anche morire, ma noi non dobbiamo finire in galera pur di salvarla”, Chase decide di seguire l’ordine di House – salvo poi dovervi rinunciare in quanto riconosciuto dalla stessa Arlene.
Taub
riesce a chiamarsi fuori da questo scontro perché coinvolto in un’altra questione con il fratello della sua ex moglie Rachel: una situazione, questa, che permette di scavare ancora più a fondo nella moralità di Taub e che ci consente di vedere quanto lui sia disposto a fare pur di togliersi un dubbio che potrebbe uccidere qualcuno, anche a costo di farsi rompere il naso e perdere il suo nuovo lavoro.
Ma la parte più interessante nella storia del team non poteva che riguardare la Masters e la sua idea di etica, personale e professionale: messa alle strette da un House ormai fuori controllo – omettere il “dettaglio” del consenso dei parenti alle cure di un paziente, diciamolo, è stata una bastardata – viene ricattata affinché non riveli nulla di ciò che sta succedendo intorno al caso Arlene. Qui la nuova arrivata sorprende tutti – House stesso – proprio perché rimane coerente con se stessa e questo, a fine episodio, sarà proprio quello che salverà il suo posto di lavoro; House, infatti, arriverà ad ammettere:
When Cuddy was protecting me before, she was protecting a doctor.
She’s now protecting a boyfriend.
The hospital’s not gonna put up with that for long.
So I need you to protect me from doing something Cuddy will regret.

Un’analisi perfetta che dimostra un nuovo lato di House, più maturo e responsabile, che sta crescendo di pari passo con la sua relazione.

Voto: 8 ½

Note:
– la battuta iniziale di Arlene sulle prostitute italiane la dice lunga sulla nostra immagine all’estero: “If you’re going to dress like an Italian hooker, at least let it be this year’s Italian hooker.
– il fratello di Rachel è interpretato da Michael Gladis, noto per il ruolo di Paul Kinsey in Mad Men.


7×12 You Must Remember This

House M.D. - 7x11 Family Practice - 7x12 You Must Remember This
Puntata in discesa, come dicevo all’inizio, che si può sommariamente dividere in tre parti.

HOUSE E WILSON
Tra tutte le storyline legate ai due novelli Gianni e Pinotto, questa è quella che mi lascia più perplessa. Sicuramente di fondo c’è un significato diverso da quello che vediamo e che la Cuddy spiega molto bene (“You feel guilty because Wilson’s the one that’s alone and not you? You still don’t think you deserve this. […] Your happiness doesn’t take his away. It’s okay to enjoy it.”) ma nascondere tutto questo dietro un “o mio Dio, hai preso un gatto, morirai solo” è una scusa troppo debole persino per House, che in genere elabora sistemi di difesa inconscia ben più elaborati per non far capire i suoi veri sentimenti non solo agli altri, ma anche a se stesso.

TAUB E FOREMAN
Taub non ha passato il suo test di ricertificazione in patologia e questo rischia di compromettere la sua abilitazione specialistica: per questo House – che sostiene di farlo sotto pressione della Cuddy, ma in realtà non vuole perdere un elemento come Taub – lo obbliga a scegliere un partner di studio che lo aiuti a non fallire nuovamente l’esame. Grazie alla sua convivenza forzata con Foreman, che diventa poi semi-definitiva alla fine della puntata, si scopre il motivo che lo ha portato a non prendere una votazione sufficiente: non era l’influenza, ma un vero e proprio crollo psicologico, dovuto alla recente separazione, alla perdita della casa e soprattutto ad una sorta di crisi di mezza età che lo porta ad affermare: “qualunque punteggio io ottenga ora, segnerà la distanza tra l’uomo che sono e l’uomo che ero”. Non esagero se dico che volevo entrare nello schermo ad abbracciarlo, povero ciccio. In compenso, nonostante le pressioni dell’amico/collega, finisce comunque col copiare l’esame comprandosi le risposte: una svolta, questa, che non mi è piaciuta soprattutto per il personaggio di Foreman e per il montaggio che, se prima lo mostra irremovibile davanti all’idea di Taub, due secondi dopo ne evidenzia una comprensione mai vista prima, ponendolo addirittura nel ruolo del “palo” durante l’acquisto.

IL CASO
Sebbene si presentasse inizialmente come un caso molto interessante – più che altro per il sintomo più importante, il ricordo di ogni singolo evento della sua vita – quello di Nadia finisce col perdere ogni attrattiva una volta giunti alla diagnosi finale: la sua super memoria, che chiunque vedrebbe come frutto di un problema neurologico, è in realtà causato da un disturbo ossessivo compulsivo, a sua volta generato dalla sindrome di MacLeod. Ora, so benissimo che alla base di tutte le puntate di House M.D. c’è un team di medici a controllare la veridicità di ciò che viene scritto e detto, ma che un disturbo ossessivo compulsivo possa, da solo, causare un immagazzinamento di ricordi assoluto e totale…non so, non mi convince. Perlomeno, non mi soddisfa.
Il caso permette tuttavia di analizzare la capacità di perdono dell’essere umano – legata proprio all’azione del tempo, che permette di mitigare i ricordi brutti ed esaltare quelli belli – che Nadia non riesce in alcun modo a mostrare, nemmeno quando la sorella le dona un rene. E soprattutto permette per la prima volta alla Masters di essere insultata per aver fatto qualcosa di scorretto: per quanto apprezzi il modo con cui tiene testa a House, vederla in versione “maestrina ferita” mi ha fatto urlare al miracolo.

Voto: 6/7

Note:

– l’interprete di Nadia è Tina Holmes, già vista in Persons Unknown nel ruolo di Moira
– se non avete mai visto “I Soliti Sospetti”, non ascoltate la battuta di Foreman successiva a quella di Taub o vi sarà rivelato uno dei finali più belli della storia.
Fatto questo, guardatevi SUBITO il film, o uscirò dallo schermo e vi obbligherò a farlo.

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Informazioni su Federica Barbera

La sua passione per le serie tv inizia quando, non ancora compiuti i 7 anni, guarda Twin Peaks e comincia a porsi le prime domande esistenziali: riuscirò mai a non avere paura di Bob, a non sentire più i brividi quando vedo il nanetto, a disinnamorarmi di Dale Cooper? A distanza di vent’anni, le risposte sono ancora No, No e No. Inizia a scrivere di serie tv quando si ritrova a commentare puntate di Lost tra un capitolo e l’altro della tesi e capisce che ormai è troppo tardi per rinsavire quando il duo Lindelof-Cuse vince a mani basse contro la squadra capitanata da Giuseppe Verdi e Luchino Visconti. Ama le serie complicate, i lunghi silenzi e tutto ciò che è capace di tirarle un metaforico pugno in pancia, ma prova un’insana attrazione per le serie trash, senza le quali non riesce più a vivere. La chiamano “recensora seriale” perché sì, è un nome fighissimo e l’ha inventato lei, ma anche “la giustificatrice pazza”, perché gli articoli devono presentarsi sempre bene e guai a voi se allineate tutto su un lato - come questo form costringe a fare. Si dice che non abbia più una vita sociale, ma il suo migliore amico Dexter Morgan, il suo amante Don Draper e i suoi colleghi di lavoro Walter White e Jesse Pinkman smentiscono categoricamente queste affermazioni.

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