Glee 3×01- “The Purple piano project” 1


Glee 3x01- "The Purple piano project"Tra fanserving, glee project, rumours, equivoci, contratti, tour e film le mie aspettative per la terza stagione di Glee si erano abbassate al minimo storico e forse proprio per questo ho apprezzato la season premiere, segnata da un ritorno alle radici quasi letterale. L’incipit ricalca quello della seconda stagione, sull’onda di un re-do che suona 

L’incipit ricalca quello della seconda stagione, sull’onda di un re-do che suona quasi come un’ammissione: “ci riproviamo”. Ci riprovano con le battute, con dei personaggi distinguibili (l’anno scorso volevano tutti la stessa cosa: Don’t stop fornicating!) e con delle cover di qualità, non venute fuori dall’ultimo album dell’ultima popstar già dimenticata.

Così Sue torna sul piede di guerra trasformando la sua perduta ostilità verso il glee club in un macro-progetto per la conquista dei seggi elettorali, Quinn estetizza il suo essere stronza e infelice con un look punk e un gruppo di nuove amiche per niente affabili: “The Skanks”, Santana torna a lavorare per il diavolo, mentre l’amicizia di Kurt e Rachel (The fag and the hag) si stringe ancora di più nel segno del talento e dell’arroganza. In tutto questo ci vedo una promessa per una stagione più degnamente architettata, dove i personaggi non vengono accoppiati in una spirale di ruffianeria e cattive idee, ma seguono scie diversificate. Sue ha finalmente una ragione di esistere, oltre a quella di divertirci: speriamo che mantengano i suoi propositi senza scadere in schizofrenici cambi di scenario e approccio. Glee 3x01- "The Purple piano project"Quinn e Santana tornano le storiche doppiogiochiste che erano, pur covando rancore per l’abbandono del club che, ovviamente, andrà presto a morire sul palco tra abbracci e amici ritrovati. Quinn in particolare mi sembra più interessante in questa semi-nuova versione che come Barbie in duetto con Ken (Sam). I suoi tentativi di rimanere reginetta indiscussa della scuola, perfetta e cattolicissima, sembrano messi da parte per far spazio alla sua frustrazione adolescenziale. Una scelta più sensata di quanto possa sembrare.

L’intero episodio presenta qui e là altri accenni alla situazione corrente, dopo la pausa estiva: Sam si è trasferito e Mercedes sta con una comparsa iper-sovrappeso; Will e Emma vivono insieme, sempre più vicini a consumare il loro rapporto; Blaine decide di trasferirsi alla McKinley. La rinomata velocità della serie si prostra al servizio non dei fan, stavolta, ma dei personaggi, fatta eccezione per Blaine, il cui trasferimento è ovviamente forzato e poco giustificabile. Questi frammenti affrettati pongono senza remore le basi per quella che si spera sia una stagione di qualità, lontana dai contentini e tributini della seconda stagione. Dico questo perché hanno presentato un set di storyline ben più stabile e credibile rispetto alla seconda stagione (ho già detto che Blaine è un’eccezione?) seppure non totalmente soddisfacenti.

Glee 3x01- "The Purple piano project"La nuova aggiunta più consistente è Sugar, figlia di papà dall’Asperger auto-diagnosticato: una frizzante “nessuno” che rispecchia migliaia di illusi sparsi per il mondo e, perché no, promette grasse risate. Il turbinio di situazioni riprende alcuni topoi della serie: le audizioni, i conflitti, le decisioni impulsive (Blaine) e la comicità sopra le righe. Ad alcuni può esser sembrata una puntata già vista, ma io sono convinto che sia quasi un passo indietro per riaffermare la sostanza della serie e per prendere le distanze da una sequela di passi falsi fatti l’anno passato (non a caso hanno liquidato alcune questioni in poche battute, come il musical di April o Lauren Zises).

Will, intanto, sembra l’unico ad essere cambiato dopo la batosta alle Nationals. Ispirato dalla rinnovata cattiveria della Coach tira fuori gli attributi ricoprendo Sue di glitter in nome dell’arte, rifiutando per la prima volta un’aspirante membro e promuovendo un’idea carina per il club: spargere pianoforti usati per la scuola, in modo che i nostri gleeks possano suonare in ogni momento per attirare nuovi talenti. E’ tradizione per ogni premiere (e ogni inizio di anno scolastico) cercare nuove voci per le New Directions e il tentativo sfocia ancora una volta nell’umiliazione: una food fight poco degna di questo nome. Ma i difetti di questa premiere vengono quasi offuscati dall’allegria e dallo stile tipico e sempre scostante della serie. Le battute oneliners si presentano in quantità consistente e sono la prova definitiva che il gruppo di autori (ingrassato di sei unità) ci sta almeno provando.

Glee 3x01- "The Purple piano project"La premiere non è dunque il massimo che la serie ci abbia offerto, ma è certo che prima di andare oltre debba rimettersi in carreggiata e sembra ci sia più vicina di quanto prevedessi. I primi due episodi della seconda stagione erano indiscutibilmente mediocri, mentre qui si riesce a strappare qualche risata in più e a piantare semi per le storyline di stagione, bruciando in poche righe quello che hanno ritenuto sorpassato.

Grande subplot infatti sarà quello delle aspirazioni future dei ragazzi, di cui abbiamo avuto solo qualche assaggio riguardante Kurt e Rachel (e Finn, perso nell’incertezza). Perla per il futuro: la decisione sul musical annuale per la quale ero in attesa spasmodica. Rullo di tamburi…West side story is in da house! Spero che il mio entusiasmo non venga smorzato dall’assegnazione del ruolo di Tony a Finn o qualunque altro, l’unico che potrebbe restituirci “Maria” con dignità è Matthew Morrison. Ma torniamo all’episodio in questione.

Glee 3x01- "The Purple piano project"Le esibizioni sono state tutte interessanti e, come sempre, piene di mossette. Il duetto Kurt/Rachel è in perfetto stile teatrale e vaudeville, ma i due vengono addirittura surclassati da un numero delirante fatto dai candidati alla NYADA, scuola per le arti teatrali, in cui compare la prima smandrappata del Glee project: Lindsay, qui presentata come Harmony, una versione ancora più chiassosa e spiritata di Rachel (lo ammetto: mi è quasi piaciuta!), accompagnata da una serie di cloni dei nostri due protagonisti. La competizione ferisce questi Broadway-wannabes e porta all’ennesimo discorso di rinvigorimento dell’autostima, corredato da trattenuti piagnistei in macchina (sotto la pioggia come da tradizione). I momenti di incontro e riabilitazione di questo genere sfociano spesso nel melenso, soprattutto se a supervisionare la sceneggiatura dell’episodio è Brad Falchuck.

We got the beat e It’s not unusual sono performance gioiose e cariche, ma il climax, emotivo per noi e di spinta per i personaggi, è “You can’t stop the beat”, numero di chiusura del musical “Hairspray”.

Una domanda sorge: perché Blaine non riesce a pronunciare “usual” come un essere umano qualunque?

Scherzi a parte, i dubbi maggiori rispetto alla season 3 riguardano proprio lui. Non solo è stato scaraventato alla McKinley con la scusa fin troppo facile di voler raggiungere il suo ragazzo, cosa che in presenza di genitori non è affatto accettabile, ma il suo character e persino il suo look sembrano assimilati alla favolosità di Kurt, nel tentativo di renderlo ancora più “cool”. La sua presenza oppressiva nella stagione passata sfocia dunque in una promozione a series regular per la gioia delle ragazzine.

La girandola di contentini serviti ai fan potrà davvero fermare il beat?

Questa premiere fa sperare in una risposta negativa, ma non troppo convinta.

VOTO: 7 e mezzo (perché con tutti i suoi difetti e le sue soluzioni avventate l’episodio è comunque divertente e di rilancio verso il futuro)

PERFORMANCES: 8 e mezzo (perché le scelte musicali sono inappellabili e non ho avvertito voci robotiche)

 

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Un commento su “Glee 3×01- “The Purple piano project”

  • Antonella

    ADORO le vostre recensioni! Le ho scoperte da ieri e mi son letta tutto quello che ho trovato su Glee (serie che sto riscoprendo da due settimane a questa parte, sono arrivata appunto alla premiere della terza stagione). Amo la vostra obiettività e il fatto che, contrariamente all’80% dei fan di Glee, non provate gusto nell’infangare ogni singolo minuto dello show per il piacere di stroncare. Avete un occhio maturo, quasi da professori…seguiterò a correre qui non appena finisco ogni episodio, per trovare quasi sempre conferma di ciò che ho provato! 🙂