Devo dire la verità: la notizia riguardo al rinnovo di Dexter per altre due stagioni mi aveva lasciato dubbioso. Questa serie ha ormai scavato sino ai limiti della profondità morale e psicologica di Dexter e tra me e me mi chiedevo se le prossime due season non saranno un puro e semplice scongelamento di cose già viste e già assodate, con un po’ di vinaigrette sopra giusto per dargli sapore.
Poi vedendo quest’ultima puntata ci ho ripensato e mi sono detto che Dexter rimane sempre Dexter.
Non mi stuferei mai di vederlo alle prove con le questioni morali e pratiche che la vita ha da offrirgli. Ebbene, anche in una puntata sostanzialmente “di raccordo” gli sceneggiatori sono riusciti a mettere la loro buona dose di freschezza, lasciando molte domande aperte e delle situazioni a dir poco spinose da risolvere.
Un bambino si fida sempre di tutto quello che gli dicono, non mette in dubbio niente. Gli adulti no, non possono permetterselo. I bambini sono costretti a farlo, non possono fare altrimenti: non hanno la possibilità di essere autonomi ed indipendenti, e l’unico modo per sopravvivere è la piena fiducia nei genitori. Questo è il riassunto del monologo iniziale della nuova puntata di Dexter, una di quelle cifre stilistiche che ce lo fa amare così tanto. Qui i bambini sembrano essere metafora dei fedeli in senso lato, ossia di tutti coloro che si affidano dogmaticamente a dei concetti o a delle persone. La Fede esiste solo quando non vi sono certezze, e questo potremmo vederlo come un bene o un male, a seconda di come ci approcciamo al mondo. Ciò non toglie che la fede per essere tale debba essere irrazionale, altrimenti sarebbe pura constatazione. Questa puntata è innegabilmente incentrata su un aspetto della fede estremamente importante: confessione e pentimento. La redenzione è il tema portante: cosa comporta la confessione? Siamo veramente “liberi” dai peccati o è solo un tentativo goffo di lavarsi le mani alla Ponzio Pilato? Cosa può veramente purificarci? Cosa succede quando perdiamo la Fede?
Ecco che per rispondere a quest’ultima domanda abbiamo Travis che, dopo aver deciso di abbandonare il professor Gellar e il suo folle piano, si trova nel bel mezzo di un “mexican standoff” tra lo stesso Gellar, Dexter e la polizia di Miami, sempre più vicina alla soluzione del caso. Il professore infatti non poteva lasciar andare il suo assistente senza una contromossa e minaccia più volte Travis. Intanto l’assistente si imbatte nuovamente in Dexter che gli propone di collaborare con lui e Debra per conto della polizia di Miami si presenta a casa della sorella per cercarlo. Di certo non si trova in una situazione facile il nostro giovane assistente, incapace di decidere fra il bene di se stesso e della sorella e il bene della società, ma Dexter riesce a convincerlo citando la Bibbia, la stessa Bibbia che aveva Fratello Sam quando gli spararono: cita il peccato di Omissione, da Giovanni. Già solo il fatto che Dexter citi la Bibbia è qualcosa di epocale e di assolutamente imprevisto, ma quello che è in atto in Dexter è qualcosa di ancor più impensabile: dopo aver risparmiato il figlio di Trinity (Jonah) e aver cercato la redenzione per l’assassino di Fratello Sam, Dexter sembra diventato una sorta di pastore di anime, che cerca di porre fine al passeggero oscuro di queste persone. Se nel caso dell’assassino di Fratello Sam non è riuscito a perdonarlo come questi gli aveva chiesto, con Travis sembra che le cose siano destinate ad andare diversamente: dopo che Gellar uccide la sorella di Travis inserendola nel Tableau della Meretrice di Babilonia, il professore rapisce lo stesso Travis per espiarlo dai suoi peccati, sperando che questi torni su quella che il professore reputa la retta via.
Per sfortuna di Gellar, Dexter trova nella veste usata per il Tableau il nome di un vecchio parroco che va a trovare e qui scopre che la chiesa dove celebrava messa è ormai solo un rudere. Prima di andare alla ricerca della chiesa dove è sicuro di trovare Gellar, Dexter viene confessato dal vecchio prete e questo atto, di per sé vano vista la situazione mentale del prete e i peccati di Dexter, lo lascia notevolmente sollevato, quasi liberato. Nonostante ciò, questo aspetto non viene approfondito successivamente ed in questa puntata infatti i personaggi che acquistano maggiore profondità sono quelli secondari della serie come LaGuerta a Debra.
Partiamo da LaGuerta: quest’ultima prende le redini di un caso collaterale presente all’interno dell’episodio, obbligando Debra a chiudere il caso come risolto nonostante vi siano ancora dei dubbi rispetto al fatto che non vi siano altre persone coinvolte. Il caso in sé era abbastanza semplice: una prostituta d’alto bordo si ritrova vittima di overdose, ma dalla perizia di Dexter risulta che una persona abbia tentato di rianimarla per poi darsela a gambe. Se inizialmente il discorso di LaGuerta riguardo alle statistiche dei casi risolti sembri perfettamente in linea con la sua mentalità fredda e calcolatrice, a fine episodio Maria fa una telefonata dove assicura ad un ignoto che ora è tutto sistemato, rendendo lampante il suo coinvolgimento nel caso. Cosa si nasconde dietro a quella vicenda, chi ne è coinvolto? Cosa ne guadagnerà LaGuerta ?
Vediamo un lato viscido che – nonostante la donna ne abbia fatte di tutti i colori – non avremmo mai attribuito alla persona che nelle ultime season era stata capace di gesti di pura amicizia e amore.
Se con LaGuerta scaviamo nell’opportunismo, con Debra quello che emerge è una grande sensibilità, finora in parte coperta dalle decine di fuck che pronuncia ad ogni puntata.
Debra infatti sembra finalmente prendere coscienza che con Dexter qualcosa non funziona e cerca di essere più presente nella vita del fratello, di avvicinarsi a lui nonostante questi l’abbia tradita prendendosi cinque giorni di ferie (per andarsene in Nebraska). Vediamo una Deb dalla psicologa in lacrime, che si sente tagliata fuori dall’unica persona che è costante nella sua vita e senza saperne il perché. Ad ogni tentativo di avvicinamento Dex la respinge: come la sera in cui va finalmente nel covo di Gellar che ci traghetta alla fine dell’episodio.
Qui Gellar sente l’arrivo di Dexter e si nasconde, riuscendo a vedere il nostro ematologo prima di darsi alla fuga. Dex però non è andato invano e infatti libera Travis, ora disposto a collaborare: ora Dex ha Travis dalla sua parte, Gellar chi ha? Forse Dio? Staremo a vedere. Quello che è certo è che il professore ora cercherà di rintracciare Dexter in quanto unica persona ad averlo scovato per farlo fuori e il nostro protagonista ora non può tirarsi indietro dal prendere Gellar prima della polizia. Ma quello che è ancora più importante a mio avviso è che Dex ha appena salvato un’anima, e non oso immaginare cosa potrà fare la prossima settimana.
Voto: 9
9? puntata quasi noiosa, nessun risalto per l’omicidio, cosa che dovrebbe avere maggiore priorità.
poca roba davvero.