Misfits – 3×05 Episode Five 5


Misfits - 3x05 Episode FiveDopo un episodio piuttosto statico a livello di plot come il precedente (ma dal sapore sci-fi alla Doctor Who), Misfits torna con una puntata incentrata su Kelly che non risulta troppo incisiva ma che rimescola un po’ le carte in gioco.

L’episodio ruota, come già avvenuto in passato, sulla tematica della morte.
Una ragazza in coma riesce a scambiare il corpo con quello di Kelly e ha l’opportunità di tornare a vivere una vita normale, di avere una second chance. Qui mi chiedo: la ragazza sarà in coma da mesi, quantomeno settimane, perché non ha usato il potere prima? Che so, con qualche infermiera o parente (anche qualora l’utilizzo del suo potere sia inconsapevole). La casualità dell’incontro (e utilizzo del potere) con Kelly è stata un tantino una forzatura, ma – per non fare troppo i pignoli – possiamo anche lasciar correre.

Misfits - 3x05 Episode FiveLa second chance, dicevo, di Jan non è quello che si aspettava: il ragazzo, per quanto potesse amarla, non riesce a provare lo stesso sentimento ora che lei si trova nel corpo di un’altra donna (anche se le tettone di Kelly inizialmente sembravano un argomento convincente) perché, sebbene i film smielati americani cerchino di negarlo, la forma è importante quanto il contenuto e solo la loro fusione rende una persona ciò  che è.
Jan, un po’ ingenuamente, si dedica solo a cercare di riottenere la sua vecchia vita senza preoccuparsi di tenere le apparenze di quella di Kelly per non destare sospetti. Comportamento che possiamo considerare comprensibile, tenendo conto che le sua priorità (di vivere – dopo quello che ha passato) sia così forti da offuscare qualsiasi spiraglio di razionalità.

Misfits - 3x05 Episode FiveI disadattati dopo aver messo insieme un paio di indizi, capiscono cosa sta succedendo (è in questa ormai classica ricetta è sempre Simon ad interpretare la voce-intelligente del gruppo) e rubano il corpo di Jen dall’ospedale in cui era ricoverata in coma attaccata alle macchine. Ora, sorvolando pure (ma neanche troppo) sulla sicurezza e sorveglianza dell’ospedale (entrano 4 ragazzi con scritto “community pay back” dietro e non gli butti neanche un occhio?) che sembra di essere a Caltanissetta più che a Londra, il trasporto dall’ospedale al community center è, come si dice a Roma, buttato un po’ in caciara: Jan era tenuta in vita solo grazie ai macchinari, ma quando la mettono in macchina è priva di qualsiasi collegamento ad essi. Chiudendo un altro occhio anche qua (e fingendo quindi di averne tre), la parte finale dell’episodio mette Jan di fronte all’accettazione: quella non è la sua vita e non è giusto pregiudicare quella di un’altra persona. La vita di Jan è già finita prima del coma e non potrà riaverla indietro. Questa  consapevolezza però viene raggiunta solo dopo che, istintivamente, la ragazza tenta la fuga armata di un cacciavite e si imbatte nell’ignaro probation worker che si becca una ferita mortale nell’addome da quella che lui pensa essere Kelly.
Misfits - 3x05 Episode FiveI protagonisti si trovano dunque di fronte alla same old shit attraverso la quale sono passati innumerevoli volte e che ha, infatti, tutto il sapore delle prime due stagioni: un assistente sociale morto da seppellire. Dubito che trovare il suo successore sarà facile, dato che quel centro sociale ormai sembra essere il set della serie “American Horror Story for Probation Workers”. Almeno, prima che spiri, gli viene rivelato dai ragazzi dei loro poteri e, amaramente, Shaun capisce che si è disinteressato così tanto di loro di non accorgersi di qualcosa di cosi difficilmente celabile. Speriamo che il suo successore sia un personaggio interessante (lui, devo ammettere, non mi è dispiaciuto).

Misfits - 3x05 Episode FiveChi, in ogni episodio, si sta ritagliando sempre uno spazio maggiore è senz’altro la new entry Rudy, che, sebbene non colmi l’enorme vuoto lasciato da Nathan (parliamoci chiaro: è un’altra serie), sta pian piano ricamandosi il proprio spazio quanto nello show quanto nelle simpatie dei fan (adoro le sue discussioni con Simon). I contrasti con la sua “dolce metà” sono sempre esilaranti e rappresentativi di due anime molto diverse del fu unico-Rudy:  la principale incarna la personalità cazzona del personaggio, mentre la “secondaria” immedesima il Rudy sentimentale che, evidentemente, in passato veniva represso o nascosto. Un plauso all’attore che, dopo la dipartita di Sheehan, si mostra essere il migliore del cast.

Un episodio carino, piuttosto “standard”, che pone significativi spunti di riflessione sull’accettazione della morte, sul destino, sulle seconda possibilità (in linea con quel what if dell’episodio precedente), e che apre nuove prospettive grazie alla nascente relazione tra Kelly e Seth, e alla complicata situazione dell’avere un (altro) assistente sociale scomparso. Tuttavia, l’episodio presenta imprecisioni, forzature e poca attenzione ai dettagli,  che stanno diventando un po’ una consuetudine nello show (vedesi incongruenze temporali della settimana scorsa) penalizzando un po’ la qualità. Una menzione di merito va invece alle musiche che da sole riescono a conferire un valore aggiunto agli episodi, e alla splendida coralità dei personaggi che, nel loro insieme, funzionano sempre meglio.

Voto episodio: 6,5

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5 commenti su “Misfits – 3×05 Episode Five

  • Marta

    Nonostante abbia sempre apprezzato le recensioni, stavolta trovo qualcosa da ridire: avreste potuto evitare il commento su Caltanissetta…credo sia un’annotazione superflua, fuori luogo ed un tantino razzista.
    Buon lavoro!

     
  • Massimo

    Bella recensione! Sono d’accordo sulle forzature però in fin dei conti si superano senza troppi traumi (non come su Terra Nova…).
    Volevo farti notare che secondo me il motivo per cui la ragazza in coma riesce a “scambiarsi” con Kelly è dovuto al dialogo col fidanzato che le dice di non riuscire più a sostenere quella situazione e dunque è questo il fattore scatenante lo scambio di corpi.
    Ciao

    P.S. A me sembrava un cacciavite quello che la Kelly/Jan ha usato per uccidere l’assistente sociale e non un coltello; mi mancherà, era un bel personaggio!

     
  • Michele Hume L'autore dell'articolo

    @Marta: la mia non voleva essera una constatazone “razzista”, assolutamente. Era solo una battuta dal sapore malinconico, in quanto io stesso sono siciliano e ne ho visti di ospedali gestiti con i piedi (ma non sono solo in Sicilia certamente). Era comunque un riferimento scherzoso, mi hai preso troppo sul serio 🙂

    @Massimo: Non credo serva un fattore scatenante per lo scambio-corpi…L’essere in coma mi sembra già più che sufficiente 🙂
    Hai ragione era un cacciavite comunque, correggo 😉

     
  • Massimo

    @Michele Hume: io non stavo cercando un fattore scatenante per lo scambio-corpi, ma una risposta al tuo: “[…], perché non ha usato il potere prima?”. Della riga 12. Perdona, forse avrei dovuto specificare meglio prima.

    P.S. Anche se non seguo la serie in questione ho adorato “American Horror Story for Probation Workers” 😀