Questo quattordicesimo episodio della settima stagione non è uno come un altro: celebra, infatti, il 150° di How I Met Your Mother. Un numero importante, che attesta la longevità di una serie che per molto tempo è riuscita a brillare in maniera indiscussa. E che adesso, paradossalmente, si ritrova in un momento di stanchezza quanto mai evidente.
Questa settima stagione, sin dall’inizio, ci ha abituati ad alti e bassi: episodi esilaranti alternati a momenti davvero terribili. In realtà il mio giudizio su questa puntata in sé non è poi così negativo: riesce a strappare alcune risate (in particolare la geniale sigla di “How I Met Your Barney”) e dei momenti interessanti. Basta, tuttavia, ricordare com’era la serie solo qualche anno fa, come riuscisse a divertire, ad essere totalmente fuori di testa ed esilarante, per renderci conto che qualcosa proprio non torna. Adesso sembra di vedere una forma sbiadita di quelle stagioni.
Tutti i 20 minuti sono incentrati sulla decisione di Marshall e Lily di trasferirsi definitivamente a Long Island, a “soli” 46 minuti (da qui il titolo) di treno dagli altri. Su questo, ogni personaggio reagisce in maniera differente ed abbastanza indipendente l’uno dall’altro.
Stranamente, quello che a mio avviso ha funzionato meglio è stato Ted. Sì, proprio quel Ted che in passato ho tanto bistrattato per la sua mancanza di storyline. Non che adesso ne abbia guadagnata una, per carità, ma il Ted ubriaco ha sempre un certo fascino e una capacità di divertire che mi ha ricordato alcune memorabili feste del passato. Il suo ubriacarsi ed il buttarsi in nuove amicizie con la doppelgänger di Lily, per l’occasione ribattezzata Lily Migliore, ed il suo ragazzo russo “Nuovo Marshall” è forse la trovata migliore sinora. È proprio su Ted che si sviluppano le scene più divertenti, come lo skyline di fiches.
Se escludiamo i primi cinque minuti, Barney sembra improvvisamente eclissarsi. Dopo un inizio prorompente, in cui realizza di essere lui il nuovo leader della gang, riesce finalmente a convincere gli altri ad andare ad uno strip club. L’unica cosa simpatica che lo riguarda, oltre alla già citata sigla, è vederlo soccombere alle proprie idee ora che non c’è Lily a contenerlo. Per il resto, non pervenuto.
La parte più triste e noiosa se la contendono le coppie di Marshall e Lily, con accompagnamento di padre di quest’ultima, e Kevin e Robin.
Riguardo questi ultimi, tutta la storia dell’obbligo di sentirsi disponibili a qualsiasi esperienza nuova è assolutamente soporifera e fuori luogo. Man mano che il tempo passa, Kevin inizia a perdere smalto, forse anche per la consapevolezza dello spettatore che non resterà sicuramente ancora troppo a lungo. Considerando, tra l’altro, il pessimo uso che ne hanno fatto sinora, facendolo sparire e riapparire a piacimento, il suo personaggio sembra proprio non avere nulla da dire.
Lily e Marshall, invece, sono assillati dalla presenza del padre di lei che, da assente impenitente, decide di diventare una presenza fissa nella loro “famiglia”, forte di essere cresciuto in quella casa. Per quanto le parti che coinvolgono Marshall e l’uomo siano tutto sommato divertenti (con numerose citazioni a vari film horror, tra cui Saw e Blair Witch Project), non si tratta di nulla di clamoroso.
Insomma, questo episodio che doveva celebrare il 150° della serie può essere assunto ad esempio rappresentante della china pericolosa che How I Met Your Mother sta prendendo. Nessun accenno alle storyline che davvero contano, come ad esempio la questione aperta del tradimento di Robin e Barney, o novità che possano davvero avere un certo rilievo. Una stanchezza che ormai non si può più nascondere e che, per quanto la capacità autoriale sia ancora in grado di strappare qualche risata, non ha nulla a che vedere con il fulgido passato.
Voto: 5
Non avrei saputo dire di meglio! Abbiamo avuto la stessa identica impressione su tutti i punti 😀 come avevo detto anche nella recensione di prova, il fatto che Kevin sia stato escluso dalla riflessione finale dell’episodio mi fa pensare (e sperare) che si tolga presto dalla circolazione. Peggior “fidanzato” mai inserito nella serie, e credevo che Zoey sarebbe stata insuperabile.
Bella recensione!
Zoey almeno aveva un suo perché (era il Villain della stagione XD) e, anche se odiosa, ho avuto modo di simpatizzare per lei in qualche episodio 😛 senza contare che era accompagnata da “The Captain”, personaggio per il quale avrei (forse) perdonato anche Kevin.
cmq l’episodio mi ha strappato qualche buona risata (le sigle, il poker, Ted ubriaco in toto) ma concordo con la recensione, mi è mancata una trama orizzontale ben delineata…spero che si riprendano al più presto…tuttavia, sono troppo affezionato a questi 5 per lasciarli andare, quindi probabilmente perdonerei qualsiasi cosa agli autori pur di sapere come va a finire la storia…
Zoey soprattutto aveva dalla sua il fatto di essere un personaggio. Odioso, antipatico e un pò fuori dal contesto dei cinque, però è stato bene creato ed interpretato, a me non piaceva, ma era una cosa personale. Kev invece è proprio insulso come personaggio in sè, e con Robin non funziona proprio. The Captain mi farebbe perdonare pure Big Bang Theory, talmente che è figo! Però come storia orizzontale non siamo messi male, io credo che HIMYM ora stia diventando un grande puzzle al quale stiamo aggiungendo pezzi mano mano…e una puntata in cui si “staccava” un pò dall’aggiungere pezzi ci voleva, in fin dei conti. Questa settima serie è di buon livello, l’unico difetto è che le puntate prive di trama orizzontale sono anche poco divertenti, tipo questa e il ritorno della slutty pumpkin (interpretata da quella mezza tacca della Holmes), che non sono al livello degli episodi “filler” delle scorse stagioni.