The Walking Dead – 2×10 18 Miles Out 1


The Walking Dead - 2x10 18 Miles OutDopo un episodio che ha visto destabilizzare l’equilibrio tra Rick e Shane, 18 miles out si presenta come una puntata atipica, quasi interamente incentrata sui due protagonisti e che lascia diversi personaggi fuori dallo schermo.

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Il filone narrativo dell’episodio, che inizia in medias res con un flashforward per poi riprendere la normale narrazione, è ambientato una settimana dopo gli eventi di quello scorso e si divide nettamente in due parti:

Rick e Shane
La gita con Randall non può che offrire  l’occasione ai due di confrontarsi sia riguardo Lori, sia riguardo le proprie linee filosofiche e, di conseguenza, azioni. L’intera sequenza che li vede protagonisti occupa (per fortuna) gran parte dell’episodio e riesce a ben spaziare tra le scene riflessive, che risultano tutt’altro che ridondanti e danno sempre più spessore ai due protagonisti specie nelle loro divergenze, e le sequenze ricche di azione che non mancano di offrire tensione e splatter a dovere.

Come The Walking Dead ci ha ormai insegnato da tempo, gli antagonisti della serie non sono tanto gli zombie, quanto invece i sopravvissuti stessi: la nemesi di Rick, infatti, è proprio quel Shane che ben ha saputo adattarsi alla nuova situazione e che vive ormai solo di istinti volti alla sopravvivenza – seppur questi istinti lo portino a tentare l’omicidio di un ragazzo senza pensarci due volte e, ancor più grave, del suo stesso ex-collega. Rick, dal canto suo, rappresenta quella parte di umanità ancorata ai vecchi valori, ancora non completamente corrotta, ed è accusato di non saper tenere al sicuro Lori e Carl. La tensione tra i due  evolve velocemente dal contrasto verbale a quello fisico e saranno solo gli zombie a fermarli: le scene di lotta che si susseguono sono avvincenti e visivamente davvero ben realizzate.

The Walking Dead - 2x10 18 Miles OutMa tornando al contrasto tra i due, esso non si configura certo negli stereotipati spazi del “Buono Vs Cattivo”: qui non c’è né buono né cattivo, né giusto né sbagliato. The Walking Dead riesce bene nell’andare oltre i limiti della moralità, dipingendo una realtà machiavellica che difficilmente potrebbe essere diversa. Le scelte che i due protagonisti compiono hanno ripercussioni su tutto il gruppo ed assumono quindi grande rilevanza: ma se a Shane bastano due secondi per capire che Randall può essere una minaccia e va eliminata per il bene del gruppo, Rick – sebbene stia cambiando – è lungi dal mostrare tale impulsività e vuole ponderare con calma il da farsi. L’impulsività che caratterizza Shane può rappresentare tuttavia un’arma a doppio taglio: lo ha certamente salvato quando ha ucciso Otis, ma potrebbe anche metterlo in una posizione scomoda e difficile all’interno del gruppo. A parte Andrea che è l’unica che lo sostiene, infatti, le divergenze con gli altri (specie Dale, Hershel e Lori) sono sempre più aspre e le future scelte impulsive di Shane potrebbero portare ad un punto di rottura. Tuttavia, egli è senza dubbio consapevole che come gli altri hanno bisogno di lui, lui ha bisogno degli altri. E lo zombie che vaga solitario nei campi è lì a ricordarglielo.

Alla vecchia fattoria (ia ia o)

The Walking Dead - 2x10 18 Miles OutLa parte blabla dell’episodio è rappresentata in toto dalle sequenze alla fattoria, che vede la componente femminile protagonista. Se poco ci può fregare dei discorsi da “donna di un eroe” tra Lori e Maggie, assume invece più spessore il contrasto tra Lori e Andrea scaturito dal tentativo di suicidio di Beth. Andrea, che ci è passata, capisce che la via d’uscita per tale situazione è solo una: che Beth, in completa autonomia, compia la scelta di voler vivere. E se l’avversione di Maggie è giustificata dai legami di sangue, quella di Lori è provocata da una mancanza di neuroni funzionanti (ma alla fine, per lo meno, capisce anche lei).
Il comportamento di Andrea, tuttavia, passa velocemente dalla ragione al torto quando decide di ingannare Maggie e mettere Beth in condizione di suicidarsi. Un conto è consigliare, un conto è intromettersi (attivamente) in problematiche familiari che non le riguardano.

18 miles out evidenza, dunque, come gli equilibri della serie siano del tutto instabili: i personaggi ormai sono incastrati in un sistema di contrasti reciproci dal quale sarà difficile uscire senza vedere qualche botto. E questa puntata non è altro che un (buon) antipasto a fuochi e fiamme che ci aspettano negli ultimi tre episodi della stagione.

Voto: 8

Note
– In questo episodio non sono presenti Glenn, Hershel, Dale, Carl, Daryl, T-Dog, Carol, Patricia e Jimmy.
– Rick e Shane notano che i due zombie-poliziotti sono stati solo graffiati. Ma già nel Pilot avevamo visto Morgan temere che Rick fosse stato morso oppure anche solo graffiato.
QUI trovate i punteggi dell’episodio per il The Walking Game. Oggi è l’ultimo giorno per schierare la squadra per il prossimo 😉

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Un commento su “The Walking Dead – 2×10 18 Miles Out

  • MarkMay

    Finalmente una puntata come piace a me!!! Le parole lasciano lo spazio che trovano,sono nelle azioni che si vedono gli uomini pronti a seguire quello che le parole, a volte in maniera semplicistica o utopica, dicono.
    Questa puntata è esemplare di come l’inserimento in VERI pericoli da parte dei protagonisti possa far cambiare il loro modo di vedere le cose. La scena di Shane “abbandonato” solo nell’autobus e la sua espressione (non molto da “every man for himself” citando Lost ma anche la sua filosofia di vita) per me sono valse l’intera puntata.
    Mi è piaciuto molto anche lo scontro tra Lori e Andrea (ho trovato divertentissimo, ma anche riflessivo, il loro diverbio sul ruolo della donna in queste circostanze), ed in generale mi è piaciuto molto il personaggio di Lori (probabilmente paga molto la lontananza dal figlio e da Rick e Shane).
    Puntata decisamente positiva, unica nota dolente la ridicola storyline della figlia di Hershel, Beth, che cerca di suicidarsi in quel modo,a quell’età e con quelle motivazioni; senza contare l’ancora più ridicola ricerca di convincere la sorella a fare lo stesso in una sorte di unione eterna (giuro che ho sperato che finalizzassero il tutto in modo da togliere dalla serie tutta questa inutilità), anche se ciò ha portato al bello scontro tra lori e Andrea e cmq ad un finale che cerca una sorta di mediazione fra le parti. Devo dire che non mi dispiacerebbe se questi disguidi finissero a tarallucci e vino,con la consapevolezza del gruppo che la verità si trova nel mezzo e che cercare soluzioni diverse in base alle circostanze invece che dogmi da seguire alla lettera sia la cosa migliore. In questo modo arriveremmo alla terza serie con un gruppo compatto pronto ad affrontare i problemi che si ritroveranno in futuro e lottare insieme per cercare di capire meglio cosa sia accaduto.