Arrivati alla settima stagione, è più che comprensibile che How I Met Your Mother possa avere dei momenti di stanchezza, fenomeno che si era visto in particolare nella prima parte di questa stagione. A fronte di una serie di ultimi episodi piuttosto riusciti, questo sembra far ridere di meno, ma è indispensabile a sistemare la trama e darle uno scossone bello forte.
Molte cose cambiano in questo episodio, toccando un po’ tutti i personaggi della serie. Fondamentalmente le storie si dividono in tre grossi gruppi: Ted, Barney, Lily-Marshall-Robin. Partiamo proprio da questi ultimi.
Robin, dopo aver lasciato la casa di Ted, trova ospitalità presso Long Island, per la gioia di Lily e Marshall che intendono coinvolgerla in tutti i loro momenti. Peccato, però, che la vita a Long Island risulti essere – ovviamente con una spuntata comicità non proprio originalissima – di una banalità e tristezza quasi insostenibili. Tra passatempi assurdi ed usanze fuori dal mondo, è davvero divertente la scrittura del diario di Robin che ricorda molto da vicino ambientazioni horror di uno straniero in un villaggio di pazzi. Il tentativo della coppia Lily & Marshall di far adattare Robin alle loro “usanze” è simpatico, anche se non straordinariamente nuovo. Sarà solo quando Robin deciderà di fuggire, di nascosto, che si scoprirà la verità: anche la coppia in procinto di avere un figlio odia quella zona, ma vuole sacrificare la propria felicità per poter offrire al nascituro un ambiente migliore in cui crescere rispetto a Manhattan. Quello che più d’ogni altra cosa mi ha colpito è che in realtà in questo episodio Marshall e Lily vivono come un’unica entità, senza particolari guizzi d’indipendenza: che sia un male è tutto da vedere, ma fondamentalmente in questo è impossibile analizzarli in maniera indipendente.
Per quanto riguarda Barney, si prosegue con la storia di Quinn. Forse qui raggiungiamo il momento più basso dell’episodio: Barney si fa truffare da Karma in maniera così palese che viene da domandarsi come abbia fatto sinora a rimorchiare davvero così tanto. Le decerebrate le trova tutte lui? Per quanto la guest star sia particolarmente apprezzabile, c’è proprio qualcosa che non può esplodere. Paradossalmente in questo episodio Barney non riesce ad essere l’elemento trascinante delle varie storie, ritrovandosi a fare praticamente solo da contorno piuttosto evitabile.
Chi risulta – e mi sembra alquanto bizzarro dirlo – più divertente in questa puntata è proprio il tanto bistrattato “protagonista” Ted il quale, costretto a vivere da solo, decide di trasformare la camera vuota di Robin nella stanza dedicata agli hobby (nonostante lo “spettro” della sua ex si faccia vivo di tanto in tanto per prenderlo amabilmente in giro). Ovviamente, come immaginabile, i suoi passatempi sono uno più folle dell’altro. Ho trovato particolarmente divertente l’esito delle sue creazioni in legno, tutte irrimediabilmente fallite una dopo l’altra: Per quanto non ci siano gag straordinarie, il complesso funziona.
Il momento che più colpisce, tuttavia (e non per l’ironia o divertimento), è l’abbandono da parte di Ted della sua casa storica, dove abbiamo potuto assistere a tante, e molte di queste divertentissime, situazioni. Compreso che quel luogo si porta con sé gli spettri del suo passato, Ted decide di abbandonarlo e lasciarlo nelle mani di Lily e Marshall, spostandosi altrove. Dai secondi finali sembra lasciare intendere che adesso, in teoria, sarebbe pronto all’arrivo della fantomatica “Madre”, ma nessuno ci crede fino in fondo. Il lato sicuramente positivo, però, è vedere Lily e Marshall di nuovo a Manhattan, più vicino agli altri amici (e al pub, di cui sento la mancanza). Questo loro ritorno potrà magari permetterci nuovamente quegli episodi corali che un tempo impreziosivano questa serie e che ultimamente, anche quando presenti, non riescono ad avere le medesime caratteristiche del passato.
Voto: 6 ½
Su alcune puntate di questa stagione ho pareri contrastanti, e questa non fa eccezione: dal lato razionale, mi rendo conto che questa è una sitcom, e che il suo compito principale dovrebbe essere quello di farmi ridere (e mi sono riguardato recentemente alcune puntate delle prime 2 serie, notando quanto sia abissale la differenza) ma dal lato emotivo sono talmente affezionato ai 5, che ogni settimana con loro risulta in ogni caso soddisfacente. Vedere Barney farsi fregare così facilmente da Quinn, Ted impazzire con 25 hobby diversi, Marshall&Lily tornare infine a Manhattan, non mi farà ridere a crepapelle, ma un sorriso me lo strappa lo stesso, e mi basta così. Chiamatelo accanimento terapeutico, ma ogni settimana attendo il lunedì con impazienza 🙂
ma a me la puntata è piaciuta molto invece… era un episodio che non aveva, a mio modo di vedere, l’obiettivo di far ridere ma di dare una svolta ai personaggi e chi segue HIMYM penso che capirà benissimo il fatto che a questo punto del telefilm con molte storie aperte e ancora da chiudere, con la caratterizzazione dei personaggi e la scoperta di loro nuovi lati il telefilm offre molti più spunti di riflessione ed è aperta a molti più stili e non solo a quello comico. Non credo che la gente ridendo meno si sia affezionata meno a questo episodio,anzi credo che puntate come questa, arrivati al punto di voler sapere chi sia la moglie di Ted, possano piacere anche di più rispetto a puntate dove si ride e basta (che se fatte bene accogliamo sempre a braccia aperte,sia chiaro). Io promuovo a pieno la puntata, e non posso nascondere che anche se la parte finale della puntata dove la culla costruita da Ted crolla era di una prevedibilità che manco un dialogo di terranova, la scena mi ha colpito molto e mi ha fatto sorridere 😀