Once Upon a Time – 1×18 The Stable Boy 11


Once Upon a Time - 1x18 The Stable BoyEcco arrivato l’episodio che un po’ tutti attendevamo. Ultimamente abbiamo assistito ad un rimescolamento di carte non indifferente per quanto riguarda Once Upon a Time. Ma in questa diciottesima puntata si compie un passo ulteriore nella comprensione dei personaggi, in particolare di Regina Mills, la malvagissima della storia, alla quale come mai prima d’ora viene dato uno spessore umano ed una caratterizzazione davvero da plauso.

L’interpretazione di Lana Parilla (l’attrice a mio parere più brava in questa serie) è fantastica, in un episodio che per essere totalmente convincente ha effettivamente bisogno del suo apporto: da tempo ci chiediamo cosa può aver scatenato il suo odio contro la candida (che poi tanto candida non è, in questa versione) Biancaneve. Finalmente abbiamo la risposta.

Sono fermamente convinto che senza la caratterizzazione della Parilla non avremmo avuto la stessa impressione nel seguire la sua storia e la sua evoluzione da personaggio buono a perfetto bastardo per via del solito motivo: l’amore.

Once Upon a Time - 1x18 The Stable BoyAnche qui, infatti, è l’amore negato che fa diventare Regina quello che è, e la sua trasformazione si completa nell’individuazione di un capro espiatorio che giustifichi il motivo dei suoi mali: la piccola Biancaneve (davvero dolce la giovane attrice che “imita” Ginnifer Goodwin… e ci riesce bene!) si rende colpevole di una spiata alla perfida (ma anche in questo caso, la perfidia non è innata, o così gli autori ci lasciano intendere) madre di Regina (la mitica Barbara Hershey, un’attrice culto del grande cinema degli anni ‘70-’80, recentemente tornata alla ribalta con Il cigno Nero, anche qui, guarda caso, nel ruolo di una genitrice che vuole modellare la figlia a sua immagine e somiglianza).

Once Upon a Time - 1x18 The Stable BoyLa maestria degli autori sta nello spiegare con estrema chiarezza espositiva un dilemma che, se per molti di noi nella vita comune potrebbe risultare quasi scontato, incredibilmente diventa umanissimo: Regina infatti non incolpa minimamente la madre della causa delle sue sofferenze, pur essendo lei l’esecutrice materiale della perdita del suo eterno amore Daniel (interpretato da Noah Bean, visto recentemente anche in Nikita), ma preferisce tirare in ballo una bambina che ancora non conosce la vita ed è per questo giustificatissima nel non riuscire a mantenere un segreto troppo grande per lei. Regina è in trappola ancora prima di perdere l’amore: perché nonostante tutte le sofferenze che le procura, non può odiare la madre, non ci riesce, ha bisogno del suo affetto e della sua approvazione. E così, anche quando dovrà tirare le somme e trovare un motivo per andare avanti dopo un grandissimo lutto (la vendetta), non può essere (come sarebbe invece razionale) arrabbiata con la persona che merita veramente il suo odio.

Once Upon a Time - 1x18 The Stable BoyUn episodio così pieno di sfaccettature nell’analisi di un personaggio e dei suoi rapporti con le persone che lo circondano, in particolare con la famiglia, non può che far tornare alla mente i dilemmi dello stesso stampo che avevamo riscontrato nella serie a cui Adam Horowitz e Edward Kitsis (i due creatori) hanno lavorato per molto tempo, Lost. I rimandi tematici sono molteplici, e del resto hanno dichiarato di aver pensato a Once Upon a Time ancora prima della serie made by Abrams-Lindelof. Un tale lavoro di scrittura in effetti non avrebbe potuto che richiedere anni di studio e preparazione.

Once Upon a Time - 1x18 The Stable BoyMa il buon J.J. torna in mente in questa serie anche per un’altra ragione: i protagonisti sono tutte donne, interpretate da attrici dalla solida formazione che ne delineano caratteristiche molto vive e convincenti (e Abrams è sempre stato attaccato a questo tipo di personaggi, fin dai tempi di Alias). In questo episodio abbiamo visto una Lana Parilla superba, capace di descrivere egregiamente un grande processo di trasformazione con poche espressioni (una su tutte, quella verso la fine dell’episodio, quando Biancaneve è alle sue spalle e improvvisamente è come se il suo cuore si fermasse: il suo volto gradualmente cambia e la ritroviamo in altri panni, con la voce bassa e quasi roca che abbiamo visto caratterizzarla finora). Ma conoscevamo già la bravura di quest’attrice: diciamo solo che ne abbiamo avuto la conferma. Come conoscevamo Ginnifer Goodwin, in questa puntata poco presente ma pur sempre convincente nelle poche parti in cui la vediamo – specialmente nella scena dell’interrogatorio. E ovviamente sono tantissimi i personaggi femminili ben caratterizzati che popolano l’universo di questa serie, sia il loro ruolo piccolo o grande: Belle (interpretata da Emilie de Ravin, altra attrice abramsiana), Cappuccetto Rosso e la nonna, Cenerentola, le fate, la stessa madre di Regina…

Once Upon a Time - 1x18 The Stable BoyOnce Upon a Time è un inno alla femminilità (e spesso a scapito dell’elemento maschile: per inciso vedi quel tonno di Prince Charming!)

Un episodio come questo, in cui è importantissimo concentrarsi sul background fiabesco di Regina, non poteva che sacrificare in definitiva la parte di Storybrooke, un po’ moscia (non fosse per Alan Dale, qui in versione procuratore distrettuale, e August: che cavolo gli è successo sulla riva del fiume?). Ci pensa però un colpo di scena finale a rimettere nuovamente in discussione quanto finora appreso: se Kathryn è viva, allora di chi era il cuore trovato nel cofanetto di Mary Margareth? E quali sono i piani di Mr. Gold? (ah, probabilmente tra i tanti plausi ho dimenticato di soffermarmi su quel signor attore che è Robert Carlyle… ma era anche abbastanza scontato parlarne, siamo sinceri!).

Il fantastico viaggio sta giungendo al termine, ma solo per poco: la serie è stata recentemente confermata per una seconda stagione. Un episodio come questo invece non può che confermare quanto detto finora: Once Upon a Time è probabilmente la serie per la tv generalista più bella dell’anno.

Voto: 9

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Informazioni su alessala

Scrivo, leggo, faccio film e video. Suono quando capita, ma solo per me stesso e per la gioia del muro. Scrivo recensioni. Scrivo i cavoli miei in un blog. Ogni tanto lavoricchio. Sogno in grande ma resto piccolo.


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11 commenti su “Once Upon a Time – 1×18 The Stable Boy

  • Penny Lane

    Non so se anche tu hai letto in giro sui forum opinioni diffuse su questa puntata: molti hanno trovato sbilanciato il motivo dell’odio per Biancaneve rispetto alla sete di vendetta di Regina. Io invece mi trovo assolutamente d’accordo con te (mi sono piaciute molto le tue riflessioni sul ruolo dei personaggi femminili e i riferimenti a Lost, bella recensione in generale). E’ vero che Biancaneve era solo una bambina, ma il torto subito da Regina -vedere il suo grande amore morire in quel modo per mano di sua madre- è qualcosa che può portare alla follia; come hai detto tu, Biancaneve è un capro espiatorio. L’alternativa sarebbe stata quella di mostrare una Snow volutamente cattiva, alternativa che avrebbe incrinato l’intero personaggio.

    Non sarei così sicura però che Regina non se la sia presa con la madre: dato che non l’abbiamo mai vista in tutte le altre puntate, si presume che il padre sia l’unico sopravvissuto della sua famiglia. Secondo me la vendetta di Regina è proporzionata al torto subito: la madre merita la morte per aver ucciso Daniel, Biancaneve merita di essere infelice, il suo amore non deve trionfare. Ecco spiegato perché Regina non ha fatto semplicemente fuori Biancaneve.

    Il “crampo” di August potrebbe essere un indizio sulla sua identità, ma quindi anche lui è un personaggio delle fiabe?? C’è chi dice possa essere Pinocchio, per due motivi: la culla dov’è stata messa Emma per salvarla era stata fatta da Geppetto, inoltre Emma lo definisce più volte “liar”. mah….

    Ora però mi piacerebbe vedere i frutti della presa di coscienza di Emma (:

     
  • alessala L'autore dell'articolo

    Ciao Penny! Non posso che essere d’accordo con te! Guarda, solitamente io non leggo mai commenti e blog vari, io mi guardo il mio episodio in “santa pace” e cerco di trarne delle conclusioni personali, senza farmi influenzare, anche perché, siccome mi ritengo un lettore anche troppo condizionabile, farei poi fatica a tirar fuori qualcosa che non risenta dei giudizi altrui. Su August…ma sai che io non sono ancora riuscito sinceramente a capire chi sia? All’inizio avevo addiruttura pensato al Gatto con gli Stivali (per una frase che era stata detta in un episodio ma che ora non ricordo), ma staremo a vedere.
    Per quanto riguarda la madre di Regina: sì, sono convinto anche io che non rimarrà impunita (e molto probabilmente sarà la stessa Regina ad intervenire…anche perché abbiamo visto che nel suo futuro c’è solo il padre)…però non ho voluto dilungarmi su quello che potrebbe accadere, e concentrarmi invece su questo episodio e su quello che vediamo accadere solo in questo. E quello che ho visto è proprio il fatto che piuttosto che affrontare le ire della madre, lei incolpa una bambina. Probabilmente anche perché sa che sua madre, avendo poteri magici, potrebbe prevalere…probabilmente anche da qui nascerà il suo desiderio di diventare “strega”, chissà…resta il fatto che Regina è un personaggio bellissimo e la Parrilla è molto brava.
    Grazie per i complimenti: li faccio anche a te, le tue recensioni sono sempre molto accurate e ben scritte! 🙂

     
    • Penny Lane

      Grazie mi fa molto piacere 😉
      Anch’io mi ritengo in un certo senso influenzabile, infatti quando devo recensire aspetto di aver buttato giù le mie idee prima di leggere opinioni altrui, cosa che però a volte è molto utile e stimolante.

       
      • Joy Black

        August per me è lo scrittore del libro e/o voce narrante delle fiabe (anche se non l’abbiamo mai sentita finora).

         
  • Pepkins

    Approvo tutta la recensione, faccio una mensione speciale per la bambina. Gli autori sono riusciti a trovare un attrice che se pur giovanissima è la copia spiccicata di Jennifer Goodwin da giovane. Aveva le stesse espressioni facciali. E questa è una gran cosa. Adoro questo show e questa puntata è stata favolosa. E uno dei migliori prodotti dell’anno e spero che abbia sempre un gran successo.

     
  • Irene

    Complimenti per la recensione, veramente! Questa serie è bellissima, ed è sempre un piacere venirvi a leggere dopo aver visto la puntata. Comunque, parlando della ricomparsa di Kathryn io ci ho visto quasi sicuramente lo zampino di Mister Gold (che ancora non si capisce a che gioco stia giocando…), ma penso che il cuore che è stato trovato sia proprio della donna. Vi ricordo che anche lo sceriffo Ghram vivema senza cuore, ma finchè Regina non l’ha “spappolato” è rimasto vivo, ma non provava sentimenti.

     
    • alessala L'autore dell'articolo

      In effetti la storia del cuore è abbastanza misteriosa….per me è più che altro un simbolo, ovvero può essere che effettivamente nel passaggio da fiaba a mondo reale, questi personaggi abbiano “ottenuto” anche le caratteristiche degli esseri umani “comuni” (cuore incluso). I cuori che Regina nasconde sono il loro appiglio fisico al mondo delle favole. Mi viene in mente Matrix, che non c’entra niente, però se ricordi anche lì loro morivano fisicamente se morivano nella realtà virtuale perché “il corpo non sopravvive senza mente”. Ecco, penso sia la stessa cosa, loro hanno fisicamente un cuore dentro di loro, ma i vari cuori che ha Regina sono la loro anima. Grazie per i complimenti! 🙂