Person of Interest – 1×19 Flesh And Blood 2


Person of Interest - 1x19 Flesh And BloodSi dice che ogni supereroe debba avere una sua nemesi. In questo episodio, Person of Interest ne traccia obiettivi, motivazioni e punti di contatto con il nostro protagonista, in un’adrenalinica puntata corale, che sprizza grande scrittura da ogni fotogramma e si concede anche un sano tocco di liricità.

.

Sebbene la CBS avesse puntato molto fin dall’inizio su Person of Interest, a settembre 2011 in molti erano scettici su questo show, troppo complesso per il pubblico abitudinario del canale, abituato alla tradizione dei vari NCIS e CSI, troppo procedurale per chi ci si era avvicinato leggendo i nomi di J.J. Abrams e Jonathan Nolan tra i produttori.

Person of Interest - 1x19 Flesh And BloodQuel che è certo è che Person of Interest ha saputo nel tempo correggere il tiro, lasciando sì intatta la propria struttura, ma dando più corpo ai personaggi (aumentando soprattutto la caratura di quelli secondari), anticipando probabilmente linee narrative che si sarebbero volute approfondire in più tempo (o in più stagioni) e dando così maggior peso anche agli episodi più autoconclusivi. Nel giro di pochi mesi, la serie è diventata una delle più piacevoli e originali novità di stagione, con una trama talmente ben collaudata da tenerti incollato allo schermo, come accade in questo Flesh and Blood. Sarebbe facile considerare questa puntata come la migliore della stagione, essendo interamente dedicata agli intrecci della trama orizzontale e avendo per questo in sé una dose massiccia di pathos in più, ma effettivamente, più di ogni altro, l’episodio riassume e mette in evidenza ciò che Person of Interest è diventato nel corso di questa sua ancora breve vita.

Flesh and Blood approfondisce in maniera quasi drammatica il concetto di solitudine insito in ognuno dei nostri protagonisti, non solo nel “supereroe” John Reese, vigilante sociopatico di una New York in pericolo, ma anche in tutti gli altri personaggi, soli nei loro dilemmi morali e nelle loro scelte di vita o di morte, senza nessuno di cui potersi fidare. “Non abbandonarmi” è lo struggente richiamo sulle note di “Ne me quitte pas” che sugella l’omicidio finale da parte di Elias di suo padre e del suo fratellastro, in una liricità che richiama un po’ l’efferata umanità mafiosa in stile Il Padrino. E il verso della canzone “Costruirò un campo dove l’amore sarà re, dove l’amore sarà legge, dove tu sarai regina” fa direttamente da contrappunto alla frase che nel film viene detta ad un Elias ancora giovane in cerca del padre: “Discendiamo tutti da Re”, da un amore superiore, un “greater good” che però si fatica a trovare e a comprendere.

Person of Interest - 1x19 Flesh And BloodI “genitori”, intesi non solo come quelli biologici (il flesh and blood del titolo), ma più generalmente come i punti di riferimento in una società che corre senza sapere dove andare, sono ciò che manca ai vari personaggi (Finch, nel suo redarguire John dai suoi metodi troppo “stile C.I.A.”, acquista del resto sempre più i connotati di figura paterna). Non a caso Reese si smuove tanto alla ricerca del figlio della Detective Carter, simbolo ora più che mai di quell’amore genitore/figlio che manca, che Elias (il crimine) vuole distruggere e Reese & co. (la giustizia) vuole preservare come fosse la risorsa più importante. Senza che nemmeno se ne accorgano, Reese, Finch, Carter e Fusco sono ormai diventati loro stessi una famiglia, anche solo per avere guadagnato in questo episodio ciò che all’inizio mancava a tutti: la reciproca fiducia.

Person of Interest - 1x19 Flesh And BloodMerito anche di una scrittura che ha saputo chiudere i personaggi principali nella morsa di più fronti, costretti a destreggiarsi tra la sete di verità e il bisogno di mentire, tra la voglia di giustizia e la necessità di sporcarsi le mani: la sezione dei poliziotti corrotti dell’HR, la Mafia, Elias, la C.I.A., l’F.B.I., tutti scesi in campo in una guerra che si preannuncia senza esclusioni di colpi e che costringerà a difficili scelte i protagonisti. In questo modo, la serie riesce a trovare la giusta tensione, a dare l’adrenalina che prima mancava (o semplicemente non andava oltre “arriva John Reese, elimina la minaccia senza battere ciglio e torna nell’ombra“) e a dare potenzialità enormi all’etica dei suoi personaggi: Carter e Fusco (che insieme fanno faville, dovrebbero sfruttarli di più, visto che inoltre nessuno dei due sa ancora che l’altro è in contatto con Reese e Finch) sono proprio l’emblema di questo equilibrio morale precario, che rende lo show sempre più vicino alla saga nolaniana di Batman per personaggi e tematiche (già dal precedente episodio cominciava a balenare l’idea che Reese, al pari di Batman, possa alla fine venir considerato un criminale alla stregua di quelli che combatte).

L’episodio di questa settimana pecca essenzialmente solo nei suoi flashback che, per la prima volta, non ci propongono uno spaccato della vita di Reese o Finch, ma direttamente di Elias: le motivazioni genitoriali alla base delle sue azioni, per quanto perfettamente coerenti e in tema, relegano il personaggio nei tradizionali villain dalla difficile infanzia, mentre la scena in cui uccide i due scagnozzi del padre è forse un po’ troppo facilona per riuscire a far captare allo spettatore la furbizia e la scaltrezza che poi ha maturato il “vecchio” Elias.

Person of Interest - 1x19 Flesh And BloodA parte questo, però, l’episodio funziona alla grande in tutte le sue componenti, supportato da una grandissima scrittura che, mentre racconta, costruisce anche sottilmente parallelismi tra Reese e Elias, come il dialogo padre/figlio su come i diamanti all’inizio siano solo del carbone nero come la notte che necessita di pressione per emergere da un vulcano e trasformarsi, o come quando Elias rimarca la sua condizione: “I get my strenght from being alone, and that’s why I’m gonna destroy all of you”. Di nuovo la solitudine. E la mancanza di amore come scudo per perseguire i propri fini. Con questa dichiarazione, Person of Interest ci trascina nel vivo della sua storia per quest’ultima parte di stagione. Elias è infatti stato fermato, ma scommettiamo solo temporaneamente (e chissà che anche la prigione di New York non sia destinata ad assomigliare sempre più a quella di Gotham, da cui presto o tardi evadono i vari villain di Batman). Se prima lo guardavamo con sospetto, ora ci fidiamo ciecamente di questo show, perché lo si può dire, con questo episodio è diventato a tutti gli effetti un “Serial of Interest”.

Voto: 8

Condividi l'articolo
 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

2 commenti su “Person of Interest – 1×19 Flesh And Blood