Dopo un finale tra i più audaci, Once upon a time torna con la seconda stagione e riparte esattamente da dove ci aveva lasciato: la maledizione è stata spezzata e la magia è arrivata a Storybrooke. Queste nuove premesse suonano come potenziale fresco per una serie che non è riuscita a sfruttare del tutto una base narrativa forte e intrigante.
Broken conferma l’azzeramento del tabellone, delineando un nuovo terreno di gioco in cui le direzioni da prendere possono essere molteplici.
Possiamo finalmente buttare alle spalle i noiosi tira e molla tra Snow e Charming e la cecità di Emma, che per troppo tempo hanno rubato spazio prezioso. Tutti sanno chi sono in realtà, ma la fine della maledizione non ha comportato il ritorno al mondo delle fiabe, confermando la probabile struttura duale che ha caratterizzato la prima stagione, divisa tra reale e fiabesco.
Come ci si aspettava dalla season premiere di questa serie, però, le risposte portano solo a nuove domande.
Nel mondo delle fiabe assistiamo al salvataggio di Aurora, che annuncia la rielaborazione di un altro classico Disney tra i più amati. Purtroppo questa volta l’inventiva degli autori lascia un po’ a desiderare, comportando di fatto il discutibile inserimento del personaggio di Mulan nella storia della Bella Addormentata come vertice di un triangolo amoroso. Il bel principe Filippo e la guerriera asiatica hanno combattuto fianco a fianco per salvare Aurora, mentre il mondo intorno veniva distrutto dalla maledizione della Evil Queen. La felicità dei due principi è però interrotta dall’arrivo di un’entità malvagia, un Wraith, il succhiatore di anime. Come e perché il mostro appare nel mondo delle fiabe è frutto di quello che accade nel frattempo a Storybrooke: per la prima volta gli avvenimenti nei due mondi avvengono in contemporanea.
Dopo i teneri baci e abbracci tra Snow White, Charming, la figliola Emma, i nani, Cappuccetto e la nonna e così via, il resto della cittadina si muove (comandata dal misterioso dr. Whale: io non ho neanche un’ipotesi su chi possa essere…) verso la dimora di Regina, cercando vendetta. E’ qui che la Evil Queen si accorge che la magia non funziona più nello stesso modo, altro elemento che promette interessanti sviluppi: nella fiaba ha il suo posto naturale, ma nel nostro mondo potrebbe avere conseguenze imprevedibili.
Se infatti la maledizione è stata spezzata grazie ad Emma, la magia è stata riportata a Storybrooke dalla pozione di Rumpelstiltskin, e i suoi piani sono ancora misteriosi. Mi spiace dire che la parte che riguarda questo personaggio, sicuramente il migliore quanto a caratterizzazione (e interpretazione) insieme a Regina, non convince del tutto, specie per quanto riguarda la dolce Belle. Se l’episodio dedicato ai due (l’1×12 Skin Deep) nel mondo delle fiabe ha illustrato una delle migliori rielaborazioni della prima stagione, la reintroduzione affrettata a Storybrooke nel seasone finale non è stata corretta in questo episodio, facendo risultare la relazione tra i due piuttosto superficiale. Belle cambia repentinamente opinione e decide di restare accanto a Rumple perché convinta (non si sa bene come) che lui cambierà, nonostante poco prima abbia aggirato la promessa riguardo la sorte di Regina. Spero vivamente che il trattamento riservato a questi due personaggi saprà essere più convincente nell’immediato futuro.
A proposito della sorte di Regina, Snow e famiglia sono riusciti a salvarla dalla folla e a rinchiuderla in cella, ma nulla può il trio contro il piano di Rumple: Regina viene marchiata dallo stesso talismano che condanna Filippo nel mondo delle fiabe. Anche questa parte soffre di una certa fretta nella scrittura, come se gli autori volessero a tutti i costi portarci al finale della puntata senza curarsi troppo del come. Una volta che Emma e Snow cadono nel cappello insieme al Wraith, si crea definitivamente il collegamento tra fiaba e reale: sembra infatti che l’entità malvagia arrivi nella terra non distrutta dalla maledizione attraverso il cappello subito dopo il momento del bacio ad Aurora, quando Filippo viene marchiato. Si potrebbe presumere quindi che gli eventi a Storybrooke siano avvenuti prima di quelli del mondo delle fiabe e che Emma e sua madre siano rimaste svenute sotto le macerie per il tempo che trascorre da quel momento fino al ritorno di Mulan e Aurora.
Charming non riesce a seguire le due donne, distruggendo anche il cappello nel mentre: gli autori proprio non resistono alla tentazione di fargli fare qualche figura barbina, sempre meno badass sia della sua donna che di sua figlia!
In buona sostanza questo episodio serve a delineare un nuovo quadro generale, in cui Emma e SnowWhite sono bloccate nel mondo delle fiabe, un mondo in rovina e con nuovi pericoli in arrivo, mentre nella realtà gli sviluppi ancora non sono chiari. Un buon antipasto che però non mi ha entusiasmato: i personaggi e le loro interazioni, l’originalità narrativa e l’introspezione sono stati totalmente sacrificati in cambio di un deciso passo avanti nella trama, cosa giustificabile solo se si correrà ai ripari già dalla prossima puntata, e non si può certo dire che manchino gli elementi per fare un buon lavoro. L’introduzione di un nuovo misterioso personaggio proprio ad inizio puntata è forse l’elemento che più di tutti mi ha incuriosito, anche se ricorda il meccanismo dell’indovina chi già utilizzato con August nella prima stagione: ho subito pensato a Bae, il figlio di Rumple, ma chi e perché gli avrebbe mandato una cartolina da Storybrooke per informarlo della fine della maledizione? Le domande sono molte e l’episodio conferma la capacità di tenere lo spettatore incollato allo schermo nonostante la poca cura di molti aspetti niente affatto marginali.
Alzo un po’ il voto perché voglio credere che, da adesso in poi, cominceranno a raccontarci davvero questa coinvolgente storia, senza limitarsi a portarci da A a B no matter how.
Voto: 7.5
Nota:
Sembra che Rumple non sia l’unico ad aver riacquistato pienamente i propri poteri nel mondo reale. Regina riesce ad azionare il cappello e a riguadagnare i poteri, ma dopo essere stata toccata da Emma. Quale sarà il significato di questo gesto?
Buona recensione, concordo su molte cose, su altre un po’ meno, ma leggendola (e ripensando un pochino a com’è andata la puntata) sto cominciando a temere un possibile caos narrativo: questa premiere secondo me ha un po’ peccato di sensazionalismo; come dici appunto tu nella recensione, forse si sono un po’ lasciati andare e hanno voluto strafare, lasciando perdere la “semplicità” che ha caratterizzato la serie l’anno scorso e che ha fatto il suo successo. E’ stata una premiere intrigante, ma anche molto incasinata.
Ci sono poi due cose che mi hanno molto, diciamo così, “innervosito”.
1) Mulan non è una fiaba e non c’entra niente col mondo della fiabe. Non capisco perché mettere proprio lei…
2) L’amico Joy Black mi ha fatto notare un possibile grosso errore (che mi ha intrippato, per cui lo espongo anche qui): nella seconda puntata della prima stagione, Regina incontra Malefica, le due si prendono un po’ in giro, e tra le varie cosa salta appunto fuori che Malefica è stata sconfitta dalla Bella Addormentata. Aurora, però, si risveglia adesso, quindi non nel passato. Si tratta di un’incongruenza?
E’ anche vero che nel dialogo tra Regina e Malefica non viene fatto il nome di Aurora, ma di una “Bella Addormentata”. Questo potrebbe essere spiegato col fatto che, nella versione di Perrault, Aurora era il nome della FIGLIA della Bella Addormentata originale, per tanto questa Aurora non è l’Aurora disneyana, e può essersi addormentata proprio per via della maledizione di Regina.
Attendo teorie 🙂