Fringe – 5×04 The Bullet That Saved The World 2


Fringe - 5x04 The Bullet That Saved The WorldUn’intera stagione ambientata nel futuro non poteva non avere una puntata pervasa di fortissimi richiami al passato: ai trascorsi che hanno determinato ciò che siamo, agli eventi occorsi che ci hanno portato fino a qui, ma anche all’eterno ritorno di tematiche care al mondo di Fringe. Purtroppo, non sempre i risultati sono quelli sperati. 

Questa nuova e ultima annata di Fringe si sta sviluppando su uno schema abbastanza stabile che vede “i nostri” da una parte – uniti nel tentativo di abbattere la dittatura in atto – e “gli altri”, tra cui si nascondono umani legati alla resistenza e umani passati al nemico per un miliardo di motivi diversi (sopravvivenza, opportunismo, paura… è la storia che si ripete uguale a se stessa in tutti i tempi di regime).

Fringe - 5x04 The Bullet That Saved The WorldL’idea di legare la salvezza del genere umano ad una sorta di caccia al tesoro, che non riguarda tanto le cassette quanto gli oggetti da rinvenire, non è stata forse tra le migliori, ma se non altro dà uno scopo a queste ultime 13 puntate: “i nostri”, soli più o meno contro tutti, sono aggrappati ad un filo di speranza che è a sua volta collegato a Walter. Ecco che quindi un aggancio ai ricordi del passato risulta congeniale e forse stabilizzante – per i personaggi, ma anche per noi – proprio perché si oppone in modo uguale e contrario alla perdita di memoria di Walter, vero ostacolo della stagione.

Un tema, questo, già analizzato nella scorsa puntata: il concetto legato alla trasmissione della storia, al ricordo spedito nel futuro e ai limiti che questo può presentare, torna di nuovo e lo fa in modo ancor più evidente.

There was a time when we solved Fringe cases. Now I think it’s time we created a few of our own.

Scoprire che Walter ha conservato una documentazione di tutti i casi Fringe senza che nessuno se ne sia accorto, è chiaramente un’aggiunta utile ai fini di questa nuova stagione, ma studiata così bene da risultare perfettamente credibile (“Some secrets are meant to be kept. For two reasons: number one, because they’re mine. And number two, I have a healthy distrust of the government”). Certo, l’utilizzo di uno a caso di questi elementi rappresenta più una strizzata d’occhio allo spettatore che non un’effettiva esigenza, ma poco importa: anche noi abbiamo bisogno di ricordare, e rivedere sullo schermo un riferimento addirittura alla prima stagione (la sostanza che occlude naso, occhi e bocca e che era legata niente di meno che a Jones, 1×14 Ability), senza contare il portale per l’altro universo e il porcupine man, non può che risultare perfettamente a tono.
Fringe - 5x04 The Bullet That Saved The WorldTuttavia, gli sforzi effettuati per recuperare sia le cassette che successivamente il piano con le formule risultano al momento quasi inutili: qualunque cosa ci sia scritta su quelle tavole è incomprensibile perfino agli occhi di Walter ed è dunque inevitabile, per noi come per Peter, pensare all’intervento di September.

La decisione di proseguire con questo andamento – nuova cassetta, nuovo indizio, nuove difficoltà – stava correndo il rischio di cristallizzare le vicende in uno schema precostituito e a tratti prevedibile. Per questo motivo l’idea di introdurre un personaggio a noi caro e di eliminarne un altro in modo totalmente inaspettato deve essere sembrata particolarmente convincente per gli autori, che in realtà hanno avuto successo solo per metà.

Agent Dunham.

Fringe - 5x04 The Bullet That Saved The WorldAlzi la mano chi non ha applaudito saltando in piedi sul divano sentendo di nuovo queste parole, con quel timbro bassissimo che conosciamo fin troppo bene. In effetti, un personaggio come quello di Phillip Broyles mancava all’interno di questo nuovo futuro, in cui gli alleati sono sempre meno e i nemici spuntano dal nulla – in tutti i sensi – quando meno ce lo si aspetta; al di là dei momenti di alta commozione quando finalmente la squadra si ritrova riunita, la presenza di Broyles diventa necessaria e funzionale dal punto di vista di sceneggiatura per assicurare al nostro gruppo un collegamento diretto con le autorità, dato che di lì a poco Etta non sarà più con loro. Broyles ha imparato dalla giovane come nascondere i propri pensieri e presumibilmente sarà lui ad insegnarlo al resto della squadra: il passato viene quindi escluso dalle vite quotidiane, nascosto per la maggior parte del tempo; nessuno è davvero quello che sembra e chi agisce nell’ombra porta il nome della liberazione – the dove, la colomba simbolo di pace ma anche di rinascita.

You know, your father used to call this “the bullet that saved the world”.

Arriviamo quindi al riferimento che dà il titolo a questa puntata, quel proiettile che salvò il mondo nel finale della scorsa stagione e che si ricollega ad un altro sparo, un’altra morte che questa volta risulta definitiva. Tuttavia, l’idea di mettere in scena qualcosa di non prevedibile non sempre è una scelta lungimirante: non basta “stupire lo spettatore” se a livello di trama questo evento causa più danni che vantaggi.
Partiamo da ciò che si vede in questa puntata. La reazione di Peter, ma soprattutto di Olivia, è assolutamente inadatta alla morte di una figlia, che per di più hanno già perso una volta; è già difficile chiedere a noi spettatori di empatizzare con un personaggio conosciuto praticamente cinque minuti fa, se poi non c’è coinvolgimento nemmeno per i suoi genitori il problema si fa serio.

Fringe - 5x04 The Bullet That Saved The WorldNon si può credere che sia bastata la visione del “manganello di anti-materia” per far passare una madre dal “ti porto via di qui” (cosa che, tra l’altro, potevano benissimo fare in un minuto) al “Etta, I love you so much” che, davanti ad una figlia ancora viva, è semplicemente senza senso alcuno. Non vorrei nemmeno parlare di Walter, ma trovo assurdo che uno come lui, che per suo figlio ha fatto una roba da poco tipo creare una frattura tra due universi, possa ridurre tutto ad un “She’s gone, son. We have to go”.
Insomma, l’impressione generale è che avrebbero sofferto di più se ad essere colpita fosse stata Astrid.
Parlando invece delle conseguenze di tutto questo – non voglio nemmeno considerare che Etta possa essersi salvata in qualche oscuro modo – siamo davanti ad un bivio. O i genitori continuano a non-reagire (il che è praticamente paradossale), oppure impazziscono e trovano un nuovo fondamento per la loro missione: la vendetta, una cosa di cui Fringe non aveva davvero alcun bisogno per motivare il piano contro gli invasori.
E poi, insomma, percorrendo questa strada si sente puzza di cliché persino dall’altro universo.

Fringe - 5x04 The Bullet That Saved The WorldFringe sta proseguendo su una linea molto sottile: si è passati rapidamente dalla ripetitiva ricerca delle parti del piano, ad una svolta che potrebbe rovinare le cose per sempre. E dispiace, perché questa serie si è sempre distinta per l’analisi dei sentimenti e soprattutto dei rapporti tra le persone, con particolare attenzione ai legami padre-figlio e, in questa stagione, madre-figlia. Vederli fallire in questo caso, o ipotizzare uno sfruttamento della vicenda per gettare benzina su un fuoco che già stava bruciando benissimo da solo, non fa onore a questa serie e al modo in cui è stata scritta fino ad ora.
Il concetto di passato e quello di memoria, invece, sono tra le questioni trattate meglio in questo primo terzo di stagione, e ci ricordano (appunto) quello che Fringe sa e ha saputo fare sin dall’inizio: speriamo che in questi ultimi episodi non se ne dimentichino (yes, pun intended).

Voto: 6/7

Note:
– I glifi compongono la parola WOUND
– Quando il team incontra Broyles, possiamo leggere distintamente le parole Manifest Destiny sopra di loro. Questo, unito al fatto che i sopravvissuti all’invasione vengono chiamati Natives, sembra ricollegarsi alla credenza diffusa nel 19° secolo secondo la quale era destino che gli Stati Uniti si espandessero ad ovest e invadessero i territori dei nativi.
Oppure MD sta per Massive Dinamics. Una delle due.
– I nostri simpatici invasori pelatoni non concepiscono il concetto di amore (la descrizione della composizione della collana davanti a Broyles è esemplare in questo senso), ma quello di divertimento evidentemente li attrae moltissimo.
Best quote of the episode: “This is Greek to me, except that I read Greek.
This is Aramaic to me! Not the Western dialect, I do speak a little.

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Informazioni su Federica Barbera

La sua passione per le serie tv inizia quando, non ancora compiuti i 7 anni, guarda Twin Peaks e comincia a porsi le prime domande esistenziali: riuscirò mai a non avere paura di Bob, a non sentire più i brividi quando vedo il nanetto, a disinnamorarmi di Dale Cooper? A distanza di vent’anni, le risposte sono ancora No, No e No. Inizia a scrivere di serie tv quando si ritrova a commentare puntate di Lost tra un capitolo e l’altro della tesi e capisce che ormai è troppo tardi per rinsavire quando il duo Lindelof-Cuse vince a mani basse contro la squadra capitanata da Giuseppe Verdi e Luchino Visconti. Ama le serie complicate, i lunghi silenzi e tutto ciò che è capace di tirarle un metaforico pugno in pancia, ma prova un’insana attrazione per le serie trash, senza le quali non riesce più a vivere. La chiamano “recensora seriale” perché sì, è un nome fighissimo e l’ha inventato lei, ma anche “la giustificatrice pazza”, perché gli articoli devono presentarsi sempre bene e guai a voi se allineate tutto su un lato - come questo form costringe a fare. Si dice che non abbia più una vita sociale, ma il suo migliore amico Dexter Morgan, il suo amante Don Draper e i suoi colleghi di lavoro Walter White e Jesse Pinkman smentiscono categoricamente queste affermazioni.


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2 commenti su “Fringe – 5×04 The Bullet That Saved The World

  • Penny Lane

    Brava, mi trovo assai d’accordo con te 😀
    Il fatto che la reunion con Broyles sia di gran lunga più coinvolgente ed emozionante della morte di Etta la dice lunga…lì per lì ho pensato che la reazione di Olivia potesse essere coerente col suo carattere forte, ma in realtà assolutamente no. La morte di un figlio è qualcosa di universalmente devastante, qualcosa che nella maggior parte dei casi non si accetta mai, mentre lei lo fa in qualcosa come 5 secondi!Inoltre trovo la scelta azzardata, proprio perchè un colpo del genere dovrebbe sconvolgere radicalmente Peter e Olivia, compresa la loro relazione, portandoli ad essere persone completamente diverse da quelle che abbiamo sempre conosciuto.Mi chiedo come gestiranno la cosa da qui in poi, e spero vivamente che la questione non si riveli un passo falso…

     
    • xfaith84 L'autore dell'articolo

      ma infatti, il punto non è che fosse necessario fare una sceneggiata con tanto di lacrimata infinita, ma una via di mezzo sì! c’è stato un momento in cui ho pensato che ci fosse addirittura un piano sotto di cui tutti erano a conoscenza, mi è sembrato troppo fuori luogo per essere vero.
      In particolare Olivia, che va bene, è una dura, ma quella è tua figlia, cacchiarola… accettare in pochi secondi che debba morire come un “sacrificio necessario” e out of character persino per lei!