Once Upon a Time si dedica questa settimana ad uno dei nuovi personaggi introdotti in questa stagione, ma invece di comunicare un senso di freschezza e di novità, la serie inizia a stagnare stancamente in una staticità pericolosa per il futuro. Le strizzatine d’occhio allo spettatore, ormai, non bastano più.
Giungono altri nuovi arrivi nel “reame” di Storybrooke. A Cora e ad Hook si affianca, infatti, anche il Gigante, che abbiamo conosciuto qualche episodio fa e che ora fa il suo ingresso nel mondo degli umani, prelevato dalla madre di Regina in quanto elemento essenziale del suo diabolico piano.
Dopo aver provato a rientrare su binari un po’ più classici per la serie, Once Upon a Time è di nuovo tornato, come ad inizio stagione, a districarsi tra multiple storyline, facendo più confusione che altro: in un solo episodio, abbiamo a che fare con Belle senza memoria, col misterioso straniero giunto a Storybrooke, con la partenza di Emma e Mr. Gold, con il piano di Cora e Regina e con la storia del Gigante approfondita a Fairyland. Il risultato è un mix gestito abbastanza male, che invece di dare ritmo a questa coralità, rallenta gli sviluppi di ogni segmento, rendendo completamente impossibile individuare quale direzione la serie abbia scelto di intraprendere in questa stagione.
Dopo la Maledizione dell’anno scorso, il collante tra tutte le trame di questa seconda tornata di Once Upon a Time sembrava essere il piano di Cora ai danni degli abitanti di Storybrooke. Tuttavia, il personaggio si è visto ancora troppo sporadicamente dopo 13 episodi, le sue reali intenzioni ci sono ancora oscure e il poco che ci viene mostrato è affidato ad un personaggio, Hook, che ormai, al di fuori di battutine sempre uguali, è rimasto privo di un qualsiasi spessore e interesse. Con Regina e Tremotino momentaneamente nell’ombra, c’è rimasto ben poco nei personaggi cui realmente appassionarsi, come era invece successo l’anno scorso (e anche in diverse parti di questa stagione).
Sull’episodio pesa indubbiamente la debolezza del segmento di Fairyland, dedicato al Gigante e dunque al ritorno in scena del “lostiano” Jorge Garcia. Il conoscere già il destino futuro dei Giganti, unito al modo approssimativo con cui sono stati delineati i personaggi (il protagonista fessacchiotto e ingenuo, James odioso, la fidanzata tradita) rendono abbastanza scontate e telefonate tutte le svolte della storia, compreso un finale cui si arriva in maniera annoiata e disinteressata. Ciò che, però, preoccupa di più è che se la reinvenzione delle favole in chiave moderna si è davvero ormai ridotta al semplice cambiamento di sesso di un personaggio (vedi Jack/Jaqueline), vuol dire che le idee iniziano allora pericolosamente a scarseggiare tra gli autori.
Molto più interessanti sono le risoluzioni del segmento di Storybrooke, incentrato soprattutto sul rapporto tra il Gigante e Prince Charming. Anche qui, però, soprattutto nel riappacificamento tra i due, si vede la mano dello sceneggiatore che muove le fila della narrazione per arrivare fino ad un determinato punto. Tutto risulta troppo costruito, tutto troppo forzato (sebbene la serie non sia nuova a questo difetto), per uno scioglimento alla fine nemmeno tanto originale. Di nuovo, il problema principale è la scarsa capacità d’inventiva che, arrivati a questo punto della stagione, comincia un po’ a preoccupare, soprattutto conoscendo ciò di cui invece gli autori sono capaci e ciò che ci hanno dimostrato in passato anche per i personaggi minori (vedi Ruby o Archie).
La parte ovviamente più azzeccata è il viaggio di Emma, Mr. Gold e Henry, in particolare per le dinamiche che vedono il personaggio favolistico alle prese con abitudini, regole e tecnologie del mondo umano. Gran parte del lavoro, ovviamente, lo fa Robert Carlyle, splendido nell’interpretare quello spaesamento, quella paura, quell’ansia che divora Mr. Gold sia per l’avventura che sta intraprendendo, sia per l’obiettivo dell’avventura stessa: il rincongiungimento con il figlio Bae. La storyline vive purtroppo in un limbo, sospeso tra il “troppo poco spazio” (viste le potenzialità della trama) e il “troppo ingombrante” in una stagione che sembra avere come fulcro tutt’altre trame (il villain Cora e il suo piano). Di nuovo, manca il senso di coesione dell’anno scorso, cui certo non è d’aiuto la perdita dei rigidi confini di Storybrooke, attraverso i quali ormai ognuno può andare e venire indisturbato.
La ricchezza narrativa e la molteplicità di storyline è di solito un valore aggiunto per una serie tv, ma se non correttamente gestito può diventare un pesantissimo boomerang. Quest’anno, in Once Upon a Time, purtroppo si fatica ad appassionarsi a storie che procedono lentamente e senza il necessario approfondimento. Dopo due/tre episodi in cui sembrava finalmente confluire tutto su Cora e Hook, di nuovo ci disperdiamo in troppa carne al fuoco, sulla quale non basta più spargere continuamente riferimenti a Lost (l’Ajira Airways, Exposé, The Mysterious Island di Jules Verne) per far alzare il gradimento dello spettatore.
Voto: 5,5
Completamente d’accordo con la rece. Ho faticato a non addormentarmi mentre guardavo l’episodio, e questa seconda stagione in generale non decolla anzi regredisce, concentrandosi sui segmenti più noiosi della trama e sviando dal plot principale, che invece sarebbe potenzialmente molto interessante. Il problema poi è la totale piattezza dei personaggi, e tra questi ultimamente c’è anche Regina, che fino a poco tempo fa secondo me era il migliore. Tutto questo rende i riferimenti a Lost davvero sgradevoli: ormai non fanno altro che sottolineare l’abisso che separa i due prodotti. Non arriva alla sufficienza, che peccato.
daccordissimo su tutto, questo episodio è pessimo. bad james è ridicolo, jackline è a dir poco inutile, (ma quale ammazzagiganti!?), speriamo che approfondicano sia la storia del gemello di david che magari a parte qualla di jackline. e poi vi sono tante di quelle scene mal realizzate! se la pianta di fagiolo dista 2 metri dal bordo del buco come accidenti hanno fatto a salire su james e jack? e poi pure l’esercito!!!! ma ci stiamo?? un intero esercito che si arrampica sul fagiolo?! e poi santo cielo, i giganti che si fanno sofraffare da degli stuzzicadenti?!? ma io dico sono GIGANTI!!! una pedata basta a stendere 50 persone alla volta! e non ci hanno fatto vedere una scena che sia una della battaglia! o delle piantagioni di fagioli! ma perchè la abc invece di investire su atrocità come last resort e 666 Park Ave non alza il budget di once! voglio dire, è il loro show di punta! possibile che non abbiano i soldi per gli effetti speciali, fatti male che siano, ma che almeno ci siano e non che si evitino spudoratamente come in questo episodio. è una cosa davvero insopportabile! comunque i riferimenti a lost non mi dispiacciono, a questo punto viene da chiedersi se l’universo di lost non sia solamente uno parallelo ma è proprio lo stesso in cui è ambientato once upon a time (e può essere ancora possibile nonostante Jorge Garcia, penchè Tiny potrebbe essere l’alterego di hurley) magari incontreremo anche qualche personaggio si lost mentre emma hanry e gold sono a NY. comuqnue da questo episodio possiamo ipotizzare che anche i giganti nascano dalle uova come i nani, dopotutto sono tutti fratelli e i picconi funzionano anche con loro. e poi vi prego bata con questi assaggi di mondi parallei con scarpette di rubini e funghi magici, fateci vedere Oz e Wonderland e anche Neverland una volta per tutte.
comunque per quanto riguarda la storia di jack e il fagiolo magico, ne è stato fatto un pessimo adattamento, davvero. come ho già detto jaqueline è a dir poco inutile e a parte l’accenno all’arpa non c’è niente della fiaba originale. sul fronte della rielaborazione di questa fiaba ONCE non vince il confronto con Jack e il fagiolo magico del 2001 (quallo che ogni tanto danno per Fantastica Avventura su italia 1 la domenica) ne tantomeno con il film in prossima uscita Jack the Giant Slayer . insomma si poteva fare molto di più su questo fronte poichè in confronto ad altre rielaborazioni svolte da ONCE questa impallidisce. per quanto riguarda l’estraneo e belle la cosa mi appare più malgestita che mai, perchè mai non dicono la verità a belle riammenttendola pian piano nella società fiabesca? la metteranno da parte come con eolo? invece sulla questione della gita di emma gold e henry sono sicuro che avrà ampio spazio nel prossimo episodio, e sono molto fiducioso al riguardo.