Fin dal pilot di questa serie, sono balzate subito agli occhi di molti le numerose analogie, citazioni e punti di contatto tra OUAT e Lost. Guardando quest’episodio, però, e in generale tutta la seconda stagione, non ho potuto non notare una somiglianza con un’altra serie molto popolare che andava in onda in quello stesso periodo: sto parlando di Heroes.
Così come Heroes, Once Upon a Time si è mostrato sin da subito come un prodotto molto interessante e diverso dalle solite proposte dei canali broadcast americani, distinguendosi per un concept sicuramente originale e vivace. Entrambe le serie hanno tra i punti di forza la grande capacità con la quale sono riuscite a riadattare, reinventare e trasporre sul piccolo schermo il loro genere d’ispirazione: nel caso di Heroes, il fumetto super-eroistico, e nel caso di OUAT ovviamente il racconto fiabesco (non esitando a pescare a piene mani dalle opere animate Disney, casa di produzione padrona del network Abc).
Fra le cose in comune tra le due serie, però, c’è anche l’andamento qualitativo che, dopo le rispettive prime stagione molto pregevoli, è poi precipitato vertiginosamente nella seconda stagione (e nel caso di Heroes ha continuato a sprofondare inesorabilmente nelle successive). Ma al di là del mero calo qualitativo, i difetti dietro la debacle dell’attuale stagione di OUAT sono molto simili a quelli che tormentarono la creatura di Tim Kring nel suo periodo nero. Molti di questi trovano un forte riscontro all’interno di “Selfless, Brave and True”.
– Tanta Carne sul fuoco: molta cruda, altra bruciata… in sintesi “un mappazzone”[cit.].
In primis abbiamo l’enorme confusione e la mancanza di una direzione precisa della trama orizzontale, di cui l’ennesima dimostrazione è l’introduzione, completamente dal nulla, di un nuovo villan principale (o presunto tale), Tamara, dopo ben 18 episodi.
Correlato alla sua entrata in scena, poi, gli autori inseriscono all’interno della storia, quasi a voler colmare il vuoto di costruzione intorno al personaggio ma in maniera piuttosto raffazzonata e disordinata, tutto un insieme di nuovi elementi (The Dragon, la possibile organizzazione dietro Tamara e Owen, la magia fuori da Storybrooke) che delineano un allargamento alquanto caotico dell’universo narrativo, integrandosi maldestramente con quanto visto finora nella serie.
La sensazione è che dietro queste nuove aggiunte alla trama non ci sia davvero un piano preciso, quanto più la volontà di mettere tanta carne sul fuoco sperando di recuperare pubblico. Il risultato però è un’accozzaglia di nuovi misteri, che più che assomigliare ad un minestrone omogeneo sembra – per dirlo alla Bruno Barbieri – “un mappazzone”.
– Ritorni: “He’s back… and he’s gone!” Epic fail.
Questa mancanza di progettualità traspare ancor più chiaramente dalla gestione scellerata del ritorno di August (anche questo ricorda molti “grandi ritorni” fallimentari in Heroes): personaggio importantissimo nella prima stagione, scomparso per 18 episodi senza lasciare traccia, ricompare a sorpresa per poi morire subito – come un fesso – e… tornare miracolosamente bambino, dimenticando di colpo tutte le cose importanti di cui era a conoscenza.
Tutto questo in una delle scene più patetiche dell’intera serie: tralasciamo la faccenda del tornare “bambino vero” (l’incantesimo tecnicamente è quello), passiamo sopra – ma anche no – al fatto che torna con i vecchi vestiti pseudo-tirolesi, ma l’amnesia random, strumentale a non far scoprire subito Tamara, è una cosa davvero intollerabile.
Se a tutto ciò ci aggiungiamo anche il finale melenso che cancella ogni possibile interazione di August adulto con suo padre, il risultato è, senza mezzi termini, una grossa presa in giro per qualsiasi spettatore dotato di intelletto senziente. Abominevole.
– Nuovi Personaggi: “E questa chi è?”
Un altro punto debole di questa seconda stagione e, nello specifico, di questa puntata, è rappresentato dai nuovi personaggi, a causa soprattutto di un lavoro mediocre fatto dagli autori sia a livello di scrittura dell’episodio (anzi degli episodi) sia di caratterizzazione dei personaggi. Prendiamo Tamara: abbiamo già accennato del suo inserimento, praticamente dal nulla, come nuovo probabile villain di stagione (vista anche la dipartita prematura di Cora); proprio per questa ragione gli autori, tenendo anche conto che mancano solo 4 episodi al termine, hanno dovuto costruire intorno a lei, in fretta e furia, tutto un background, quasi da zero, per tentare di dare subito la giusta importanza al personaggio all’interno delle vicende. Agendo in questo modo, invece di spalmare saggiamente le varie rivelazioni nel corso di più episodi, non sono riusciti a creare quell’alone di mistero necessario per rendere un po’ attrattivo ed interessante il personaggio.
– Soluzioni inutilmente contorte e al limite del grottesco: “Aiuto, ha un taser!”
Ma purtroppo i problemi su Tamara non finiscono qui: se il lavoro fatto sull’importanza del ruolo del personaggio nella storia è stato frettoloso, carente e superficiale, quello per rendere la donna un cattivo credibile e pericoloso è semplicemente ridicolo.
Per rendere l’idea, siamo passati dalla malvagità radicata e profonda di Regina, e dall’ambiguità manipolatoria di Tremotino, ad una tizia che se ne va in giro per il mondo ad ammazzare la gente, a caso, con un praticissimo taser per l’autodifesa… un taser!
Inizialmente, nella scena con The Dragon, si poteva pensare che l’arma elettrica potesse essere usata dalla donna per torturare il mago (?) per estorcergli informazioni; invece lo usa proprio per ammazzarlo, senza ottenere nessuna risposta sulla pozione e per qualsiasi cosa fosse andata lì.
Tutto questo avviene in una delle sequenze più imbarazzanti da quando hanno cancellato Terra Nova – con la differenza che almeno lì ci si faceva due risate – con un’aggravante ulteriore: che la scena si ripete 10 minuti più tardi con August, in maniera anche peggiore. Allucinante.
– Nuovi Personaggi (parte 2): “Una tenue speranza”.
Poco convincente, seppur non completamente, risulta anche la parte dedicata a Owen e Regina; sorvolando sul modo in cui l’Evil Queen riesce a riconoscere l’uomo dopo quasi 30 anni – del resto, se non si impegnano gli sceneggiatori per spiegarlo, perchè dovremo farlo noi? -, a lasciare sconcertati è il comportamento dell’uomo che risulta insolito e forzato: se cerchi tuo padre per anni e ritrovi colei che te l’ha portato via, la affronti a muso duro, la interroghi, cerchi di capire cosa sa, non ti metti a giocare con lei e, soprattutto, non te la prendi con calma, scattando foto in giro con il cellulare per giorni o facendo escursioni in mezzo al bosco.
Una spiegazione (a parte una scrittura poco solida del personaggio) è che Owen in realtà stia mentendo e che sia in combutta con il padre. Vedremo se sarà così, almeno acquisterebbe tutto più senso – speriamo.
Qualcosa però di davvero positivo nell’episodio c’è: i 10 secondi in cui Snow White si imbatte in Regina all’entrata da Granny, incontro fugace ma intenso; per il resto c’è qualche altro spunto potenzialmente interessante, ma sfruttato abbastanza male.
Il filone di Mary Margaret è, ad esempio, molto intrigante, ma il modo in cui viene portato avanti in questo episodio è insoddisfacente: il parallelo tra la situazione di Biancaneve e quella di August è troppo urlato e didascalico al limite del fastidioso, con la prima che ripete diverse volte “August merita una seconda chance”.
Personalmente avrei evitato anche un altro paio di cose: la prima, di usare Bad Reputation come colonna sonora scelta da Mary Margaret per allenarsi con le frecce, scontatissima; e, in secondo luogo, le scuse per lo schiaffo a Geppetto, con tanto di “non è da me”. La reazione di Biancaneve in quest’ultima circostanza è più che comprensibile, così come lo era il gesto del falegname allora, non vedo perché un gesto del genere debba essere additato come un indicatore del lato oscuro che sta emergendo nel cuore di Snow.
In sintesi…
Dopo due episodi pregevoli, Selfless, Brave and True riporta OUAT sul livello mediocre della stagione, confermando il trend altalenante che vede avvicendarsi episodi buoni ad altri da dimenticare, e questo in particolare è probabilmente tra i peggiori della serie. La somma (delle puntate) però non fa il totale, e la qualità complessiva della serie continua comunque a scendere. L’incostanza di certo non aiuta, anzi.
Per quanto riguarda strettamente questa seconda stagione, difficilmente gli ultimi 4 episodi (anche se rivelassero ottimi) riusciranno a risollevare i disastri creati quest’anno; resta la speranza, però, che una serie, che un anno fa era tra le novità più interessanti (tanto da stare nella nostra top 10 del 2011) riesca a riprendersi nelle prossime stagioni, e non “continui” a seguire l’esempio di Peter Petrelli&co.
Voto 4
Tralasciando la tua recensione che è ottima sotto ogni punto di vista, io non riesco a condividere il parallelo con Heroes. Penso che nonostante l’andamento difficile di questa stagione, Once Upon a Time non sia arrivata al disastro di Heroes.
Credo invece che dalla seconda metà di questa stagione la serie si sia ripresa da uno stallo che aveva caratterizzato i primi episodi, che non mi sono proprio piaciuti: lì sì che c’erano accozzaglie di eventi che sembravano messi a caso, con personaggi nuovi che sparivano e incasinamenti dovuti alle millemila sottotrame e luoghi in cui venivano ambientate.
Da quando Emma e Snow sono tornati a Storybrooke, la serie ha ripreso a seguire l’andamento della prima stagione, con mio grande piacere.
Certo, ciò non toglie che questo resti un episodio mediocre, che ci siano effettivamente delle scelte che fanno rabbrividire (anche a me ha dato molto fastidio Bad Reputation…e mi stavo per mettere a ridere quando Snow ha dato lo schiaffo e poi si è scusata…cioè dai, ma è Beautiful?).
Però devo dire che questa seconda parte di stagione a me non è dispiaciuta, certo non siamo ai livelli della prima, e questo episodio è bruttino, ma non considero la stagione un fallimento totale. Togliendo, però, la prima parte che, ripeto, mi ha veramente innervosito.
Per il resto…vabbé la nuova cattiva è cattiva come me, non c’è paragone con Cora e difatti non capisco perché sprecare tanto potenziale. Avevano anche chiamato Rose McGowan per fare lei da giovane…per cosa? E poi il taser…sì, vaaaaaaa beneee, come noooooo???? 😉
Attenzione, io non ho detto che OUAT è arrivata a livello disastroso di Heroes, ho detto che molti difetti di questa stagione di OUAT sono più o meno gli stessi che colpirono Heroes all’epoca:
– confusione e mancanza di armonia nella trama orizzontale,
– gestione dei nuovi personaggi e dei ritorni dei vecchi,
– una scrittura in generale poco accurata e superficiale, a tratti contorta e caotica,
– Appiattimento di molti personaggi principali, su tutti i villan della stagione scorsa, in particolare Regina che in certi punti mi ricorda il modo in cui fu trattato Sylar durante la terza stagione – anche se non siamo arrivati ancora a quei livelli di tragedia, per fortuna.
Questo non vuol dire che OUAT non possa riprendersi nelle prossime stagioni, a differenza di Heroes che ha continuato a peggiorare sempre di più.
io forse non avrei dato 4 solo perché almeno la trama va avanti, ma un 5 stiracchiato sicuramente. Il parallelo con heroes non lo colgo nonostante abbia visto la serie, ma l’ho vista tutta insieme in modalità cazzeggio totale quindi non mi ricordo sostanzialmente niente delle ultime stagioni 😀
Secondo me stanno gestendo malissimo tutte le svolte narrative: non riescono a creare un minimo di suspance sugli indizi che seminano, per esempio Owen è partito con attrattiva zero (anche per demerito dell’attore che sinceramente non sopporto) e poi si scopre che era in combutta con Tamara che nel giro di un episodio passa da nessuno a manipolatrice triplogiochista e pure assassina. August ripescato e fatto sostanzialmente fuori nello stesso episodio è un enorme fail. Non capisco come facciano tutti ad essere contenti del fatto che sia tornato bambino senza ricordare niente della sua vita! ma scherziamo?? è una tragedia! Insomma una serie di accozzaglie senza capo nè coda, reazioni ridicole, senso della storia generale perso per strada. Nonostante questo continuo a guardarla, e io sono una che non ci mette molto a mollare quando è stanca, ma è decisamente cambiato il mio stato d’animo: ormai once è diventato un guilty pleasure al pari di grey’s anatomy per me. Non un grande merito.
Le ultime stagioni di Heroes ricordo solo lo squallore, ma se mi chiedi cosa è successo, oltre al plot dei vari volumi non so dirti altro, e l’ho seguita in contemporanea. Questo perchè ad ogni episodio, personaggi cambiavano schieramento in preda probabilmente ad un attacco di bipolarismo collettivo ed ogni episodio accadeva qualcosa che rendeva inutile quello che avevi visto nel precedente.
Comunque anche io come te, sto pensando di smettere. In questo episodio di quello spirito originale della serie non c’è nulla. Mi sembrava una seriaccia prodatta da TheCW (ed infatti chi ha scritto questa puntata viene da lì).
Non ho mai visto un episodio di OUAT così orribile, brutto, senza senso, stupido. Deus ex machina a palla per risolvere situazioni intricate, una tizia qualunque che ammazza il potentissimo Dragon con un taser e poi lo rifà su Pinocchio (di legno)…avevano costruito gli ultimi tre episodi magistralmente secondo me (dopo quell’obbrobrio di episodio che a parer mio era “Manhattan”), distrutti in un attimo. August è finito, Tamara mi fa piangere, Owen lo hanno rovinato davvero, con quell’attore che non sa recitare, ma soprattutto perchè hanno costruito un episodio intero su di lui, poi in 5 minuti Regina ricorda chi è e glielo dice…ma che cazz? Ma fosse stata costruita bene quella scena…l’episodio su Owen era profondo e avevamo visto Regina come mai prima…era affezionata al ragazzino la, quando se ne ricorda invece sembra che parli con qualcuno da schiacciare, o comunque con poca importanza. Tralasciando la mistica realizzazione sul da farsi del talentuosissimo Henry e l’arrivo come per magia della Fata Madrina…sono riusciti, come spiegato nella recensione, a rovinare persino la scena di Snow che si allena…clichè a palla e via. Ribadisco, non ho mai visto un episodio peggiore di questo.
Si, la parte della fata madrina che arriva provvidenzialmente in scena è stata una delle cose più fastidiose dell’episodio. E’ stato di un artificioso tremendo, sembra quasi che fosse stata spinta in scena da un tizio della troupe.
Il problema non è neanche il semplificare questi passaggi, che alla fine può anche starci, è che queste semplificazioni ce ne sono 20 in ogni episodio. E’ diventata una cosa insopportabile.
La scena della fata madrina che entra in scena è epica veramente, ho pensato lo stesso!
Mi raccomando appena vi capita un taser tra le mani correte a puntarlo al primo albero che incontrate, così cronomentriamo quanto tempo ci mette a tornare un germoglio. Ma io dico perché non le hanno dato un lanciafiamme, sarebbe stato senza dubbio più credibile.
Scherzi a parte questo episodio mi fa venir voglia di droppare tutto su due piedi. August defunto, mai sapremo della sua vita giovanile allo sbando, mai vedremo un paese dei balocchi (ed io che speravo in una lungimirante rivisitazione del concept) mai lo vedremo riallacciare i rapporti col babbo dopo tanti anni di lontananza, ridotto alla mente di un bambino che nulla ricorda della sua vita passata. spero che ora tolgano definitivamente di mezzo Pinocchio e Geppetto e smettano di deturpare la loro benedetta favola.
Per quanto riguarda Tamara e Owen speriamo che dietro ci sia un’organizzazione, una società segreta degna del tempo e della qualità persi dietro a questa storyline. Ma tra tutti i personaggi dell’immaginario popolare c’è bisogno di andare ad inventarsene di nuovi? Possono praticamente introdurre chiunque da Harry Potter a Winnie the Pooh e all’Imperatore Galattico e loro si rincoglioniscono su due deficenti qualunque?
ci avevano promesso la sirenetta oz e peter pan e nemmeno l’ombra. abbiamo lasciato incompiuti cenerentola, hansel e gretel, jeck e i gicanti (ma che pensano che ci accontentiamo di una cenerentola abbozzata, padre e figli dispersi nella foresta infinita e una jaqueline buttata lì), il cappellaio (ok sì vogliono fare lo spin-off Once: Wonderland ma non si può ignorare il fatto che cora dal nulla sia diventata la regina di cuori) la bella addormentata, mulan, filippo malefica (di queste si intuisce che verranno approfondite) ed invece hanno continuato a ricamare all’infinito su tremotino e biancaneve/regina nel secondo caso certe volte davvero in modo eccessivo. mi sembra ora di cominciare a chiudere qualcuna delle storyline aperte invece di insistere sulle trite e ritrite ed andare ad aprirne di nuove o addirittura tirare altre fuori dal nulla. se continuano a mettere altra carne al fuoco prima o poi si dimenticano di tirarle via dalla piastra e vanno a male (fringe e lost ne sono la prova tangibile). Ma che ce ne frega continuiamo a buttare lì così le storyline finché ci sono i tonti che si fanno una testa così per ricordarsi a che punto erano arrivate; in lost c’era sicuramente meno confusione.