La rete televisiva della Disney, dopo aver riscontrato un ottimo successo di pubblico con la prima stagione di Once Upon a Time, ci regala un’altra serie TV dedicata al mondo delle favole: dagli stessi creatori della serie madre, ecco Once Upon a Time in Wonderland, incentrata sulla figura di Alice e le sue avventure nel Paese delle Meraviglie.
C’era una volta…
Uno dei motivi di massimo successo di Once Upon a Time è sempre stata la capacità di riscrivere le favole ed i loro personaggi in una forma del tutto nuova, funzionale ad una grande narrazione e più al passo coi tempi. Ecco, quindi, una Biancaneve tutt’altro che principessa da salvare, una Grimilde (o meglio, Regina) ben decisa a vendicarsi ma con le proprie debolezze, una Cappuccetto Rosso che è anche il lupo. C’era, quindi, comprensibile curiosità intorno al progetto di Wonderland. Sebbene, infatti, avessimo già visitato questo luogo in passato, ambientarci interamente le avventure della nuova eroina si è rivelata un’idea azzeccata.
Dagli stessi autori di Once Upon a Time, Kitsis e Horowitz, questo pilot di Once Upon a Time in Wonderland, pur con qualche perplessità, funziona abbastanza bene. Con un giusto mix di buoni sentimenti, avventura e trama, la serie ci lascia immergere nel favoloso mondo di Wonderland, con i suoi bruchi che fumano narghilè, funghi che aumentano o diminuiscono la taglia di chi li mangia e conigli parlanti.
La trama di partenza è quanto mostrato dal trailer della serie: Alice è chiusa in un manicomio perché il padre non ha creduto ai suoi viaggi nel Paese delle Meraviglie; nonostante la ragazza abbia cercato di convincerlo del contrario, si trova adesso rinchiusa e spaventata. A ciò bisogna aggiungere anche l’aver perso Cyrus, il genio di cui si è innamorata in uno dei suoi viaggi. In verità, la trama vera e propria sembra concentrarsi più sulle controparti negative – su tutti un brillante Naveen Andrews (Lost) nei panni di Jafar – ed il loro misterioso piano.
Come dicevo, il pregio principale di questo pilot è il funzionare perfettamente come premiere, sia introducendo una trama di più ampio respiro, sia permettendoci di conoscere i vari personaggi che ci terranno compagnia. Ruolo di protagonista è affidato a Sophie Lowe, ottima scelta di casting: la ragazza, infatti, riesce a convincere sia nei momenti di massima avventura – fa sorridere vedere Alice prendere a calci le persone – sia in quelli più drammatici. Al momento attuale sembra l’attrice più in parte e, considerando la sua posizione di “sorvegliata speciale” in quanto protagonista, direi che è riuscita nel suo compito. Interessante anche la personalità del Fante di Cuori con cui si accompagna, la necessaria spalla comica a cui affidare i momenti più leggeri.
Sul fronte dei personaggi negativi, ad essi è per ora affidata la centralità nello svolgimento della trama: se Alice, infatti, si muove senza un progetto preciso, alla Regina Rossa e soprattutto a Jafar è affidato il compito di imbastire una trama orizzontale che possa sostenere la serie. Se su Naveen Andrews non possiamo che affidarci ai compimenti e dichiararci affascinati dal maggiore personaggio negativo Disney, purtroppo non possiamo dire lo stesso di Emma Rigby, nei panni di una Regina Rossa che sembra intenzionata a scimmiottare – senza successo – Regina dei tempi d’oro. Il suo personaggio, il suo abbigliamento e persino il suo castello richiamano continuamente la Evil Queen della serie madre, togliendo per ora l’effetto di novità; se a ciò aggiungiamo una buona incapacità in fatto di recitazione…
Per il resto, Once Upon a Time in Wonderland si avvicina molto alla serie principale: le musiche richiamano fortemente quelle di Once Upon a Time, così come la regia e – purtroppo – gli effetti speciali. Se infatti il Bianconiglio è reso discretamente, il problema resta una difficoltà oggettiva nel realizzare gli ambienti di sfondo. Considerando che a Wonderland dovremo aspettarci più CGI, non possiamo nascondere una certa perplessità.
In definitiva, questo Pilot, pur non esente da semplificazioni ed una precisa mancanza di direzione, funziona più che a sufficienza; considerando che, ad ora, si tratta di 13 episodi, gli autori potrebbero avere modo di sviluppare una trama unitaria e più efficace senza perdere la bussola.
Voto: 6 1/2
P.S. La serie è stata collocata al giovedì, la serata forse più difficile per gli ascolti in America. Il suo risultato è stato piuttosto scarso: aprendo con 5.82 milioni di spettatori e un rating di 1.7 è praticamente a cancellazione certa. L’unica soluzione sarebbe spostare il prodotto alla domenica insieme alla serie madre, altrimenti possiamo già salutare il Paese delle Meraviglie.
A me personalmente è piaciuta, forse anche grazie al fatto che la serie madre mi sta prendendo un po’ a noia!
Questa almeno introduce personaggi nuovi e nuovi intrecci.
Mi piace sopratutto il personaggio di Fante di Cuori, di cui mi incuriosisce il passato. Mi piace Alice BasAss!
Naveen con quei capelli non vuole visto, e la regina fa un po’ pena, ma mi sfugge il perchè non sia Cora!
Vedremo i prossimi episodi se continueranno a introdurre personaggi interessanti!
eh ma infatti non dovrebbe essere Kora? ma poi cronologicamente rispetto alla serie originale quando è ambientata?
comunque secondo me gli ambienti sono fatti talmente male che funzionano.. sono così dannatamente e palesemente finti che danno un po’ il senso dell’onirico XD
Ahahah, pumpernikkel ottima spiegazione, da oggi in poi diremo che è onirico!
Comunque da quel che ho capito Regina Rossa e Regina di Cuori (Cora) sono due personaggi differenti.
La regina rossa è una cosa inguardabile!!! Ma da dove l’hanno tirata fuori?!
Comunque.. a parte che il fante è Michael Socha, fratello di Lauren (intramontabile Kelly di Misfits) e quando lo guardo non riesco a non pensare all’accento suo e della sorella XD, la puntata è carina, giustamente introduttiva… vedremo con le prossime!
ma infatti mi ricordava qualcuno ma non riuscivo a capire chi O_o