Treme – 4×04 Sunset on Louisianne


Treme - 4x04 Sunset on LouisianneAd un solo episodio dalla fine di una delle serie qualitativamente più significative dell’ultimo quinquennio televisivo, lo script curato da David Simon permette all’intero universo creativo di Treme di fermarsi a riflettere sul tema della morte, costringendo i personaggi ad interrogarsi su quale sarà l’eredità che lasceranno alla memoria collettiva di New Orleans. 

L’intero episodio narra del progressivo e lento dischiudersi delle vicende tramite la malinconica sensazione che il magico mondo narrativo creato da Simon e Overmyer si stia congedando dal suo pubblico: l’ansia per una fine, che televisivamente sappiamo essere imminente, sembra colpire anche il destino dei numerosi personaggi messi in scena.

Of course, they’re all dead now. You know?

Treme - 4x04 Sunset on LouisianneIn corrispondenza del suo quarantesimo compleanno, anche Davis finisce per riflettere con malinconia sulla sua mortalità, preoccupandosi di tramandare ai posteri una traccia della vitalità e della poliedricità che ne hanno caratterizzato l’esistenza. La necessità di dover lasciare qualcosa di concreto che testimoni il suo enorme amore per la città è dovuta ad un’ansia sempre più grande nei confronti del futuro: rendere eterna la propria figura in relazione alla storia di New Orleans gli permetterebbe di esorcizzare la paura della morte. Rivolgendosi a Nelson Hidalgo, Davis cerca così di percepire dei fondi per aprire un club musicale; il prevedibile e immediato naufragio delle sue ambizioni ci fa capire quanto l’impianto tradizionale della città sarà probabilmente compromesso dall’avvento di nuovi investitori “stranieri”: l’apertura del National Jazz Center – almeno nella finzione seriale – finirà per causare la chiusura di molti club storici, permettendo alle autorità di controllare l’ordine e la sicurezza, ma causando una sostanziale perdita di quel clima peculiare e magico per cui la città è riconosciuta nell’immaginario collettivo, rendendolo un luogo conformista ed istituzionalizzato. Davis per la prima volta capisce di dover concentrare la maggior parte dei suoi sforzi nel privato e nella relazione con Janette: il sogno di far coesistere arte e vita nella sua esistenza sembra doversi necessariamente spegnere.

I just want to play.
Treme - 4x04 Sunset on LouisianneIn un continuo e instabile equilibrio tra idealità e realtà, il destino di New Orleans continua a subire delle forti “scosse d’assestamento”, che finiscono per destabilizzare il percorso dei suoi protagonisti. L’evoluzione di Antoine Baptiste sembrava aver raggiunto il suo culmine tramite la matura consapevolezza della responsabilità connaturata alla figura di insegnante e padre. Il suo nuovo ruolo viene messo in discussione nel momento in cui la sezione del doposcuola di musica per cui lavora rischia di chiudere: il senso di frustrazione e impotenza nei confronti del destino dei ragazzi di cui si sente responsabile (You mean you’re telling me that I have kids who want to play and learn this music and we can’t figure out a way to do that?) indebolisce le sue certezze e mette in crisi la sua stabilità, fino a costringerlo ad abbandonarsi allo scoramento (The point is if you’re looking for a reason to quit, you can find one). Antoine, nel corso di una folle nottata fatta di sessioni live pubbliche e private, decide di abbracciare completamente il suo vecchio ruolo di “player” per poter così riconciliarsi con la città e riappropriarsi di quello spirito indomabile che lo ha sempre contraddistinto e che i numerosi colpi ricevuti rischiavano di compromettere.

So you take my crown…

Treme - 4x04 Sunset on LouisianneIl lungo congedo che la puntata dedica ad Albert Lambreaux è un atto dovuto nei confronti di un personaggio che ha rappresentato fin dalla prima stagione la vera essenza della città. Per l’intero episodio la malattia riduce il Big Chief ad una presenza fantasmatica: Albert non tradisce se stesso e la sua natura neanche nel momento della più incalzante sofferenza fisica, continuando a preoccuparsi della casa per cui ha così tanto lottato in vita. La linea di successione è ormai tracciata e suo figlio Delmond è pronto a sostituirlo nel ruolo di Big Chief continuando a portare avanti tradizioni, usi, costumi e convinzioni morali di Albert; il brano che gli dedica è un commovente e tenero atto di amore che accompagna il padre con serenità verso la morte.

Sunset on Louisianne conferma la capacità di David Simon di saper narrare con grande trasporto emotivo le vicende dei suoi protagonisti e dei conflitti che li tormentano (Toni e L.P. e la loro atavica lotta morale contro il male, Annie “divisa” tra le ambizioni di una carriera di successo e il sogno di far parte di una band, Terry e la sua preoccupazione nei riguardi dei figli e dell’idea che avranno di lui in relazione alla sua posizione lavorativa e infine LaDonna e l’elaborazione di un lutto ormai imminente), con la capacità di riavvolgere e rilanciare le principali tematiche della serie senza però abbandonarsi alla riproposizione degli stessi ingranaggi narrativi. Treme si appresta ad abbandonare la scena seriale americana con la consapevolezza di aver creato un percorso inimitabile, capace di rinnovare negli occhi e nel cuore degli spettatori di tutto il mondo la magia di un microcosmo unico come quello di New Orleans.

Voto: 8

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Informazioni su Davide Cinfrignini

Nato a Roma nel 1991, a 5 anni impara a leggere da solo rubando i quotidiani sportivi del padre.  Dopo essersi diplomato nel 2010 con una tesi su Woody Allen, decide di iscriversi a Studi Italiani alla Sapienza e per coerenza intellettuale si appassiona alla letteratura americana: McCarthy, De Lillo e David Foster Wallace. Amante delle arti visive trascorre la maggior parte del tempo a bombardarsi di immagini e parole tra cinema, videoclip e serie tv. Seppur non credente ha avuto Roger Federer come esperienza religiosa. Per due anni scrive recensioni cinematografiche finché si rende conto di quanto sia più affascinato dall’analisi delle serie tv, data la complessità della struttura narrativa.  Et voilà, nel 2013 approda finalmente a Seriangolo. Il resto seguitelo voi.

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