Orange Is The New Black – 2×03/04 Hugs Can Be Deceiving & A Whole Other Hole 2


Orange Is The New Black – 2x03/04 Hugs Can Be Deceiving & A Whole Other HoleOh, shit, she is risen!

Tra l’incredulità di alcune e lo sgomento di altre, Piper torna finalmente a Litchfield, forte della nuova reputazione “da dura” che si è ritrovata addosso dopo l’aggressione a Pennsatucky.

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Questi due episodi danno la sensazione di essere entrati nel vivo della stagione, proprio grazie al ricompattamento del gruppo meno Alex, la cui assenza potrebbe farsi sentire a lungo andare – soprattutto se sopperita da personaggi davvero poco interessanti.

2×03 – Hugs Can Be Deceiving

La struttura narrativa vista nella scorsa stagione, ottenuta con l’alternanza tra il presente corale ed interno alla prigione da un lato, e il passato di un unico personaggio dall’altro, viene efficacemente riproposta anche quest’anno. Il racconto dell’habitat di provenienza di ciascun personaggio è anche il mezzo per scoprire il motivo della detenzione, che viene molte volte risolto con storie quasi edificanti di donne finite nei guai per amore, per ribellione, per caso o per necessità; raramente con la consapevolezza di stare infrangendo la legge.

Orange Is The New Black – 2x03/04 Hugs Can Be Deceiving & A Whole Other Hole

Questa volta, in parte con Suzanne e molto meglio con Lorna, vengono raccontate due storie che inquadrano la degenerazione progressiva di due menti disturbate. Avevamo lasciato Suzanne come crazy eyes, un personaggio chiuso nella sua eccentricità e nella sua ossessione per Piper, questioni che non avevano ancora ricevuto particolari spiegazioni. Con un veloce ed efficace sguardo al suo passato, la scopriamo figlia adottiva della tipica famiglia da copertina, da pubblicità, dove una ragazzina dalla pelle scura e con evidenti disturbi dell’attenzione non corrisponde al tassello che chiuderebbe perfettamente il quadretto. In questo senso la nascita inaspettata di una figlia naturale pone inevitabilmente Suzanne sotto un’altra luce, mettendo in risalto l’imbarazzo di una coppia che la vede e percepisce ormai come una responsabilità più che una bambina da amare in maniera spontanea e disinteressata. La ragazzina cresce quindi come l’eterna esclusa, il perenne elefante che cammina in un negozio di cristallo; colei che, per quanto ammaestrata o arginata, non riuscirà mai a confondersi nella folla perché quella folla è per prima a disagio ed imbarazzo nei suoi confronti.

Orange Is The New Black – 2x03/04 Hugs Can Be Deceiving & A Whole Other HoleIl tutto si ribalta nel presente con due proiezioni diverse ma complementari. L’ossessione per Piper nasce da un evidente rapporto irrisolto con la madre adottiva e, di conseguenza, Dandelion ne diventa l’immagine, una seconda occasione per dire le parole che probabilmente Suzanne non è stata capace di articolare il giorno del suo diploma – No, Mommy! I don’t want to! You’re always pushing me to do these things! –, quando per la prima volta su un palco, davanti ad un pubblico, non è riuscita a cantare. Ora l’entrata in scena di Vee, invece, le dà l’occasione di essere parte del suo gruppo naturale, lo stesso che in realtà la teneva in disparte a segnare il tempo e non a giocare da protagonista. Si crea così, in poche mosse ma davvero ben fatte, un bellissimo cortocircuito sicuramente ricco di conseguenze: ora che Piper le è debitrice, paradossalmente, per averla presa a pugni e decide di esserle (anche se opportunisticamente) amica, è l’altra ad allontanarsi, convinta di aver finalmente trovato il suo posto – I’m a garden rose.

Orange Is The New Black – 2x03/04 Hugs Can Be Deceiving & A Whole Other HoleAllo stesso modo Vee tenta di replicare la “conquista” di Suzanne anche con il resto della prigione, mettendo in piedi un furbo ingranaggio di cambi valute, dalle sigarette per le chicas latine alla torta preferita di Taystee. Con varie mosse riesce insomma ad ingraziarsi ogni fazione e a trasformare così l’affetto in business: inizia a produrre delle piccole crepe che riescono poi a far crollare i delicati strati di amicizia sincera sotto i colpi dell’affare migliore. Vee è l’elemento di rottura della patina buonista che sembra essersi costruita nella scorsa stagione e che la gioia di Piper di tornare lì, a Licthfield, sintetizza perfettamente. È, in fondo, l’essenza stessa della serie: sotto la coltre della comedy c’è pur sempre il filo rosso del drama che rende molto meno banale la ricerca della risata e rende più articolata la storia da raccontare.

Voto episodio: 8

2×04 – A Whole Other Hole

Orange Is The New Black – 2x03/04 Hugs Can Be Deceiving & A Whole Other HoleIl terzo episodio ha messo in campo tutte le qualità migliori della serie, dalla capacità di conciliare il racconto del passato con il presente, ai dialoghi brillanti (su tutti, quello tra Piper e Nicky), fino al ri-mescolamento delle carte con l’introduzione a tutto campo di Vee. Ma in questa quarta puntata la serie riesce a mettere su, pur con qualche sbavatura di verosimiglianza, la miglior storia riguardante un singolo personaggio, sapientemente mischiato tra il passato e il presente, concedendosi persino un “giro” oltre i confini della prigione.

Orange Is The New Black – 2x03/04 Hugs Can Be Deceiving & A Whole Other HoleLorna Morello è sempre stata forse il personaggio più “normale”, piacevole, simpatico e positivo tra tutte, sviluppato in occasione della sua liaison con Nicky, ma evidentemente poco considerato nelle sue vere potenzialità. Sarà magari alla luce di questa (sbagliata) sottovalutazione che la sua storia colpisce particolarmente. Veniamo infatti a sapere che la storia del matrimonio con il fantomatico Christopher, la spasmodica ricerca di un vestito su ogni rivista da sposa e l’attesa del gran giorno, esistono solo nella sua testa; o meglio, vivono, si costruiscono e si alimentano nella sua testa e si riproducono in azioni da psicopatica all’esterno. Dalla sequenza nella sua vecchia stanza, dove campeggia un’intera parete di idee indotte d’amore secondo il modello medio occidentale, inculcato da deleterie riviste femminili o dalla visione acritica di film di culto (come Pretty Woman, di cui Lorna vorrebbe essere l’incarnazione) fino al momento dell’udienza in tribunale, vediamo crescere in maniera esponenziale il peso del personaggio. In maniera perfettamente coerente con quanto visto finora, Lorna ci spiazza e prende sembianze totalmente opposte a prima pur mantenendo le stesse caratteristiche: il perenne sorriso smette di essere reale e diventa la copertura esterna di una bugiarda patologica, una stalker seriale, una donna che neanche si rende conto delle sue stesse azioni.

Orange Is The New Black – 2x03/04 Hugs Can Be Deceiving & A Whole Other HoleNonostante le apparenze e nonostante una persona o una cosa la si veda o frequenti ogni giorno, c’è sempre qualcosa che sfugge alla piena conoscenza – e in questo caso non è solo Lorna, ma può essere persino la propria vagina. Così la scoperta dell’uretra e più in generale dell’esatta anatomia dell’organo riproduttivo femminile non solo arriva da chi donna lo è diventata, ma soprattutto coglie alla sprovvista un intero carcere femminile dove gli intrecci più riusciti e le migliori battute si consumano intorno al pussy power. E per una volta anche Piper ne rimane coinvolta, sancendo definitivamente il progressivo cambiamento rispetto alla passata stagione. Esibisce una nuova sfrontata sicurezza e il coraggio di guardare solo ai propri interessi; ha rimpiazzato l’ingenuità con l’egoismo, e soprattutto è arrivata ad usare le persone a proprio vantaggio, riequilibrando poi il tutto con la sua solita aria da borghese naif. Probabilmente neanche Piper Chapman si era mai conosciuta così profondamente. Sebbene in alcuni frangenti del terzo episodio dei suoi atteggiamenti da “bulla” sembrino ancora caricaturali e finti, la situazione migliora decisamente nel suo coinvolgimento nella fucking competition tra Nicky e Big Boo ai danni della nuova logorroica arrivata, Brook Soso – versione castano/asiatico/politicheggiante della prima Piper. Per il momento questa ragazzina dalle tendenze fricchettone risulta pedante e poco interessante, e il tentativo di farne una novella Chapman decisamente non riuscito.

Orange Is The New Black – 2x03/04 Hugs Can Be Deceiving & A Whole Other HoleAltri due fronti rimangono fuori e meriterebbero qualche parola in più. La prima è Red e la sua deriva verso la parte più anziana della mensa; ma l’antagonismo con Vee e il controllo della prigione funzionano come gli orgasmi per Nicky, risvegliando in lei il bisogno della vittoria. Il secondo invece è quello poco interessante e vittimistico di Larry, che – ma speriamo non accada – è sempre più vicino all’amica e collega di Piper tanto da far pensare ad un loro futuro coinvolgimento sessuale. Se bisogna scomodare un intreccio così banale significa probabilmente che è il personaggio a non funzionare.

Voto episodio: 8,5

Orange Is The New Black continua a viaggiare ad alti livelli e da qualsiasi punto di vista. Ci sono ancora degli elementi da rivedere o da ripensare da capo (soprattutto la parte “esterna” alla prigione), ma sono piccolezze rispetto all’assetto funzionale ed organico che riesce a dare un gruppo così numeroso di personaggi.

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Informazioni su Sara De Santis

abruzzese per nascita, siciliana/napoletana per apparenza, milanese per puro caso e bolognese per aspirazione, ha capito che la sua unica stabilità sono netflix, prime video, il suo fedele computer ed una buona connessione internet


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2 commenti su “Orange Is The New Black – 2×03/04 Hugs Can Be Deceiving & A Whole Other Hole

  • Namaste

    Mi ero in effetti sempre chiesto per quale strano motivo che non fosse la tirchieria di Fig (Dio, quanto detesto quella donna!) avessero deciso di affidare il trasporto delle detenute a Morello, anzichè ad una guardia pagata per quello. Appreso poi che la donna è dentro perché potenzialmente psicolabile, e come abbiamo visto incline alla fuga, le ragioni di questa scelta appaiono ancora più oscure. Se vogliamo, una piccola forzatura narrativa, che però non scalfisce di una virgola la potenza della vicenda umana di Lorna.

    Raramente mi è capitato in una serie-tv di provare empatia verso chi si lascia risucchiare in un amore malato. Anzi, ogni qual volta mi è capitato, anche nella vita reale, di dovermi confrontare con persone che fanno del proprio amore verso qualcuno una patologia, la mia reazione, è sempre stata di profondo distacco. Se ti ostini a voler stare con qualcuno che non potrà mai corrisponderti, perché per esempio sta con un altro o perché è gay, o peggio perché ti picchia, quella è una persona che non mi sforzo nemmeno di comprendere, ma che in genere mi fa solo incazzare. In certe situazioni, vorrei solo prendere quella persona, scuoterle le spalle e dirle “Apri gli occhi”. Eppure, nel caso di Lorna, un personaggio fittizio, non posso negare che non mi sono limitato solo a compatirla, in quel momento avrei solo voluto abbracciarla, dirle “va tutto bene”.

    E non so in questo caso quanto abbia contato l’abilità degli autori, quella di farci credere che Morello fosse a Litchfield per un reato minore come la frode telematica, o se invece centri solo la sensibilità con cui hanno saputo finora tratteggiare il suo personaggio, come anche quello di Crazy Eyes, ma episodi come questi, sono il motivo per cui non si può non voler bene ad una serie come OITNB.

     
  • Firpo

    Larry è veramente di una pedanteria senza fine. Ormai skippo le sue parti e vado oltre.
    E’ giusto che in un mondo così colorato come quello proposto da questo show l’unica persona le cui vicende si muovo all’interno di una realtà “legale” risulti di una tale noia?

    Quoto il resto del recap. Sicuramente nel quarto episodio e forse per la prima volta, la vicenda del passato di Lorna è perfino più interessante di quella nel presente nel carcere.