La nuova stagione televisiva si è ormai aperta con l’arrivo di settembre ed inizia così la mattanza per le nuove serie che si troveranno davanti all’impietoso giudizio dell’audience. Inizia molto bene in questo senso la nuova “Gotham”, un vero successo di pubblico per la FOX che può tirare il primo sospiro di sollievo.
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“Because he’s the hero Gotham deserves, but not the one it needs right now. So we’ll hunt him. Because he can take it. Because he’s not our hero. He’s a silent guardian, a watchful protector. A dark knight.”
Queste parole – scritte dall’eccellente Jonathan Nolan, penna dietro Person of Interest – venivano pronunciate da Jim Gordon alla fine de Il Cavaliere Oscuro di Christopher Nolan. Parole che il commissario rivolgeva nei confronti di Batman, il mitico supereroe della DC Comics protagonista finora di una serie televisiva con Adam West ed almeno sette lungometraggi. Innegabile che a dare nuovo slancio alle vicende del cavaliere oscuro – dopo il disastroso Batman & Robin di Joel Schumacher – abbia provveduto la recente trilogia di Christopher Nolan che non ha solo influenzato la trasposizione di Batman, ma ha modellato tutta la produzione cinematografica e televisiva della DC Comics, la quale, all’opposto rispetto alla rivale Marvel, ha scelto una via più cupa e realistica per i propri personaggi.
Era quindi inevitabile che la serie di Bruno Heller (Rome, The Mentalist) sulla FOX fosse fortemente caratterizzata da questo nuovo tono: la Gotham descritta dalla serie omonima è una città sporca, claustrofobica, scura. Con evidenti richiami alla tradizione del noir americano – rappresentato dall’unico personaggio non tratto dai fumetti, ossia Fish Mooney –, Gotham è una città oberata dal crimine, in cui la polizia è a dir poco corrotta o quantomeno compiacente nei confronti della mafia. In questo panorama a tinte fosche si inserisce il personaggio di Jim Gordon, ex militare e figlio di un apprezzato procuratore distrettuale: è il novellino di buone speranze, che non vuole sporcarsi le mani e ha deciso di portare avanti una personale crociata contro la corruzione ed il crimine. La molla di tutto è però l’omicidio apparentemente insensato di due ricchi ed onorevoli cittadini di Gotham, i coniugi Wayne.
Gotham, però, non è una serie sulle origini del Cavaliere Oscuro: ha una finalità più grande, quella di narrare la nascita della città stessa che è sempre stata la co-protagonista di ogni avventura dell’uomo pipistrello.
A partire da questo elemento Gotham inizia il suo racconto, ma ci vuole poco per rendersi conto che questa storia ha il fiato corto: Heller, nella fretta di immettere storie e personaggi, ha affastellato avvenimenti e volti senza avere però il tempo di gestirli adeguatamente (forse avrebbe giovato una puntata di durata molto superiore). In un solo episodio vediamo tutti quelli che saranno i vari protagonisti, ma ci sono troppe strizzate d’occhio per non rendersi conto che non tutti sono inseriti in maniera efficace.
La trama del pilot è comprensibilmente esile, ma ciò che viene messo sul piatto della bilancia è ancora troppo poco per un giudizio più netto. Certo è che l’episodio non convince appieno e lascia una sensazione di insoddisfazione; non catastrofica, beninteso, ma uno sforzo più coerente e soprattutto una scrittura più studiata avrebbero solo giovato alla narrazione. Ci troviamo così in alcuni casi di fronte a dialoghi deboli e troppo retorici che non hanno alcun mordente. Per ora – ma è legittimo in un pilot – i numerosi personaggi secondari sono soltanto abbozzati e vagamente stereotipati, ma non tutti sembrano convincenti. Il forte fan-service – a volte di un didascalico spaventoso, come la presentazione della piccola Poison Ivy o dell’Enigmista – è l’ostacolo più evidente che ci si è ritrovati davanti.
Sul fronte attoriale, dobbiamo segnalare l’impegno di Ben McKenzie che nei panni di Jim Gordon è piuttosto convincente, con quel giusto mix di innocenza e durezza militare che gli permette di sostenere il peso del suo ruolo in maniera più che efficace. Per gli altri ci sarà il tempo per conoscerli meglio, ma è chiaro che per ora si punti molto su Jada Pinkett Smith ed il suo personaggio da femme fatale.
Al netto di tutte le considerazioni negative, è anche doveroso ammettere che Gotham non annoia mai durante l’episodio e getta non poche basi per un futuro narrativo potenzialmente esplosivo. La speranza è che la scrittura si possa fare più attenta, ora che non avrà la pressione di presentare di corsa quale sia la direzione da prendere, e che i personaggi siano meglio armonizzati nel discorso generale.
Gli elementi per essere fiduciosi, insomma, ci sono tutti.
Voto: 6 ½
P.S. Come si diceva all’inizio, gli ascolti sono stati piuttosto soddisfacenti per la FOX: 8 milioni di spettatori per un rating (18-49) pari a 3.2 (e contro aveva The Big Bang Theory che ha fatto numeri impressionanti). Un pilot così forte non debuttava alla FOX da Prison Break nel 2005.
Recensione asciutta, essenziale e che coglie tutti i punti.
Serie potenzialmente devastante che in questo pilot offre un assaggio del suo potenziale senza esplodere. Bravissima la Smith secondo me questo ruolo le frutterà un bel po di premi e notorietà, entrando fra qualche mese/anno nell’immaginario collettivo dei personaggi seriali, dei villain seriali. Bene Ben Mackenzie nel ruolo del protagonista, bene il pinguino e bene benino quel Donal Logue gia visto in SOA e VIKINGS. Sono rimasto delusissimo dal magiordomo Albert. Hanno distrutto l’immagine di quel vecchietto anziano, rassicurante e dai modi gentili che la saga di Batman aveva da sempre raffigurato.
Per il resto il difetto maggiore è l’aver voluto presentare moltissimi personaggi in 40 minuti e aver abusato delle presentazioni risultando molto didascalico.
Alla fin fine credo che comunque andrà a finire tutti guarderemo questa serie perchè della saga del cavaliere oscuro diciamo la verità non si butta via niente.
Il maggiordomo si chiama Alfred: non facciamo scherzi! XD
Avevo intenzione di scrivere un commento più elaborato, ma devo ammettere che la recensione ha davvero espresso tutte le debolezze in cui io stesso mi sono imbattuto durante la visione, quindi tanto vale aspettare ancora un po’ prima di esprimere un giudizio più complesso, considerato anche che si sa che i pilot fanno quasi sempre storia a sé, nel bene e nel male.
Mi limito, dunque, a evidenziare quella che, secondo me, è stata la migliore cosa dell’episodio: la città di Gotham, praticamente una contemporanea New York rappresentata in chiave semi-gotica. Non è certamente una novità nel panorama cinematografico, ma ai miei occhi è riuscita a trasmettere un po’ di quel senso di claustrofobia che, immagino, fosse tra gli intenti degli autori.
Per il prosieguo, spero solo due cose:
– che la presentazione dei personaggi iconici della saga di Batman avvenga in maniera più studiata, approfondita e sensata, evitando il buffet che è stato allestito nel pilot (capisco il voler soddisfare fin da subito la curiosità del pubblico più tradizionalmente legato al fumetto, anche e soprattutto in chiave ascolti, ma la carrellata infinita di futuri villains è stata davvero troppo per soli 45 minuti; personalmente, avrei adottato la formula “un episodio, un villain”, probabilmente più abusata, ma certamente più efficace, e magari anche in grado di stimolare la curiosità dello spettatore di settimana in settimana facendogli domandare chi sarà il prossimo personaggio “storico” ad essere messo in scena);
– che la trama si infittisca e alla svelta: già l’accoppiata poliziotto integerrimo/poliziotto cinico e semi-corrotto è decisamente fuori tempo massimo tanto al cinema quanto in televisione, ma se poi i dialoghi appaiono già così triti e logori a partire dal primo episodio, posso solo pensare che il futuro non sarà particolarmente roseo sotto questo aspetto; almeno un plot intricato (il modello Prison Break, serie citata nella recensione, sarebbe perfetto in questo contesto) devierebbe l’attenzione su qualcos’altro rispetto al cinico che dice all’idealista “Eh, sarai pure un eroe di guerra tu! Qui, però, se non fai come dico io non duri due secondi”. AGGHIACCIANDEEE!
P.S.: sono il solo a pensare che la scena finale della serie, specialmente se andrà in onda per anni, vedrà Gordon incontrare Batman per la prima volta? Andiamo, è l’unica opzione disponibile! 😀
mea culpa su Alfred…classico errore di distrazione..mi venga un colpo se non conosco il nome del magiordomo di bruce wayne..
Complimenti per la recensione , grazie a dio non ho assistito ad un elogio esagerato della serie al primo episodio.
Le potenzialità ci sono ed il cast mi sembra molto buono….vedremo !
Se volete un altro parere ecco qui la recensione sul mio blog http://ilmioquadernodegliappunti.blogspot.it/2014/09/al-sabato-sulla-gotham-gazette-ce-una.html
A me sinceramente ha deluso.
Dici bene che hanno buttato dentro troppa roba per un pilot di soli 40 minuti, ma mi sembra davvero tutto troppo fumettistico, tutti troppo macchiette.
La recitazione non mi è piaciuta, di nessuno: tutti troppo forzati, ma forse è volutamente così, non lo so.
Vedrò ancora qualche episodio, magari Mario hai ragione e migliorerà. Speriamo. 🙂
Avevo deciso di partire con delle aspettative basse per questa serie, eppure l’episodio è riuscito a deludere pure quelle. Il risultato di questi 48 minuti è stato, a mio parere, un pasticcio mal gestito di personaggi ed introduzioni, di richiami potenzialmente brillanti ma che risultano alla fine grossolani e inutili. La qualità del tutto (regia, recitazione – si salvano solo l’attore del Pinguino e John Doman -, ma soprattutto sceneggiatura) è ridicolmente bassa, soprattutto se si tiene conto che l’inevitabile paragone coi corrispettivi cinematografici ci mette davanti a ben altri livelli: vogliamo parlare della scena dell’omicidio degli Wayne, del suo impatto qui e in Batman Begins? E il bello è che anche in questo caso i richiami al film di Nolan ci sono (si pensi al particolare delle perle che cadono), e sono anche più che espliciti, come a suggerire un confronto che non fa che abbassare il livello della serie di Heller.
Non so, questo episodio mi ha ricordato moltissimo quello di Arrow, anche se la serie CW esce vincitrice dal confronto grazie ad un importantissimo fattore: non si prende mai troppo sul serio, non crea aspettative alte. Lo spettatore vuole intrattenimento e lo ottiene, senza pretendere livelli troppo alti, mentre in questo caso si respira un aria di pretenziosità mal giustificata dal livello qualitativo del contenuto; e dire che le potenzialità sono pressoché infinite.
Ovviamente darò ancora un po’ di fiducia alla serie, sperando in un salto qualitativo da un momento all’altro, ma per ora non posso che rimanere insoddisfatto da questo pilot. Vedremo!
Concordo pienamente con Pietro Franchi: un episodio terribile, in tutti i sensi. Per di più, l’hype sviluppatasi attorno a questa nuova serie non ha fatto altro che deludere di più, anche me, lo ammetto. Già così fu per il pilot di Agents of S.H.I.E.L.D., che, in ogni caso, fu almeno più godibile, puro prodotto di intrattenimento, mentre Gotham cerca in ogni sua scena di elevarsi a cose che non sarà mai: un film di Christopher Nolan. Perchè una cosa è inserire certe battute in un film, specialmente uno fatto come quelli di Nolan, un altra è gettare lezioni morali e perle filosofiche nel primo approccio dell’audience ad una serie che deve sparare altre 15 (?) puntate. Difatti non so voi, ma anche se una serie è di stampo fumettistico, comunque un minimo (MINIMO) verosimile per me lo deve essere. E, sempre per me, sentire Jim Gordon dire ad un bambino distrutto a cui hanno ucciso i genitori 5 minuti prima “Ciao” e poi “There will be light, Bruce….there will be light” con un tono sopra le righe, forzatamente strappalacrime e tutto quel che ne segue…beh, è terribilmente fastidioso. Anche perchè non è che iterare una battuta fino all’esaurimento (questo giochino lo fa tre volte eh!) non trasforma una scrittura banale e fatta coi piedi in un capolavoro. Proprio no. Prende solo in giro gli spettatori, con tutti quei contentini (gestiti malissimo) riguardo Poison Ivy, Edward Nygma, lo stesso Pinguino (no ma dai, non era chiaro che fosse lui il Pinguino, aspetta che lo facciamo schernire da tutto l’apparato recitativo con l’appellativo di Pinguino, così la gente capisce e dice “aaaaaaah!, è lui allora!”) ed una presentazione di tutti i personaggi fatta proprio male (e scritta peggio). Sfido tutti a riguardare le scene in cui conosciamo Jim Gordon o Barbara e a dire che non sono imbarazzanti: no perchè lo sono; quella di Gordon in particolar modo grida “E’ il nostro eroe dal cuore buono!” in tutte le lingue del mondo, quella di Barbara grida “pessima chimica, pessima recitazione, pessima scrittura”. Mi ripeto: inserire metafore, giochi di parole e cose del genere ha senso se uno dei due è un supercattivo (e comunque devi farlo bene), ma gente normale che parla in quel modo a me fa solo ridere.
Nel marasma di tristezza e imbarazzo si salva Fish Mooney, perchè almeno si comporta da degno villain, e anche perchè almeno mi divertiva un po’, e forse Falcone.
Ma non venitemi a dire che è recitato bene eh: io McKenzie lo apprezzo molto da Southland, ma qui era inguardabile, dispiace dirlo, come tutti.
La serie continuerò a seguirla, almeno per il momento, e almeno per vedere se si rimette in piedi, ma se gli standard sono questi, io tempo da buttare non ne ho (scherzavo, ne ho molto, ma se voglio vedere roba scritta col sedere o super trash mi guardo Helix: l’esemplificazione seriale dei due concetti di cui sopra).
è sicuramente troppo presto per dare giudizio definitivo (alcuni l’hanno già bocciata… mah) per sono fiducioso. Ryan e Lee Toric sono una ottima coppia! 😉
il ragazzino che interpreta Pinguino fa paura. davvero!
Francamente mi sembra un pò presto per bocciare la serie…. da non amante del genere posso dire che il pilot non è male e si merita il 6,5.
Poi , per favore , il confronto con Arrow NO vi prego .
Solo il cast fa una certa differenza e poi Arrow è una mezza cazzata anche se non si prende sul serio (e vorrei vedere) .
CW contro FOX per cui penso sia almeno il caso di vedere come prosegue 😉
Io mi colloco a metà. Non mi ha fatto schifo però non mi ha lasciato molto. Ci sono grandi potenzialità, ma ho trovato la scrittura poco felice, molto pesante.
E se il problema è la scrittura non credo che le cose cambiaranno molto.
Comunque come detto, le potenzialità del prodotto sono infinite.
Credo che ci vorrà del tempo per decidere se quasta serie può spiccare il volo o se rimarrà inchiodata a terra.
Raga, avete ragione deludente ma..una cosa mi è piaciuta..avete già incontrato il joker? ohhh si..=P