Person of Interest – 4×13 M.I.A. 15


Person of Interest - 4x13 M.I.A.“M.I.A.”, tredicesimo episodio di questa quarta stagione, è la conclusione perfetta della concatenazione di puntate che, come ormai d’abitudine ogni anno, coinvolge la parte centrale della stagione; un finale incentrato sulla dolorosa ricerca di Shaw e sulle flebili speranze di ritrovarla ancora viva.

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Con il riaffacciarsi anche di una trama orizzontale, Person of Interest si prepara a riprendere, temporaneamente, l’abituale percorso narrativo.
Prima dell’ennesima pausa a cui Person of Interest è stata sottoposta, la serie di Jonathan Nolan ci aveva portato con mano all’interno di una trilogia dannatamente riuscita: già “Cold War” aveva dimostrato tutte le potenzialità di quella narrazione, quindi If-Then-Else” ha sfiorato la perfezione e “Control-Alt-Delete” ha confermato l’ottima forma in cui si ritrova la scrittura di questa serie; adesso, però, è tornato il momento di riprendere a respirare e lo si fa con un episodio che, oltre la patina di una trama orizzontale apparentemente poco importante, ritorna a parlare di grandi temi dietro la semplicità dell’indagine e dell’azione. Un episodio che, pur essendo ufficialmente fuori dalla trilogia annunciata dalla CBS, è invece l’ultimo necessario capitolo di una tetralogia che farà la storia di questa serie.

Person of Interest - 4x13 M.I.A.I tronchi narrativi sono due, stavolta: da un lato il nuovo numero trasmesso dalla Macchina, dall’altro la flebile speranza di riuscire ad ottenere informazioni sulla sopravvivenza – o meno – di Shaw. Per quanto riguarda il filone orizzontale, troviamo il primo elemento di novità: affiancare Fusco, per l’occasione senza l’abituale partner, tocca alla detective Silva (che avevamo conosciuto ed apprezzato come PoI in “Point of Origin”). Considerando l’annunciato abbandono di Sarah Shahi, che sia questo un test per capire se la donna potrà sostituire un membro della gang? In ogni caso, la sua collaborazione con Fusco funziona, ma la donna ricorda troppo – come ammesso anche dal detective stesso – sia Shaw che Reese per i suoi modi bruschi, l’essenza bad-ass e una espressione tormentata di base. Il rischio ridondanza potrebbe essere dietro l’angolo qualora si decidesse di proseguire su questa strada, ma i segnali per costruire qualcosa di più solido ci sono tutti. Per quanto riguarda il Numero, stavolta tocca ad un “colpevole”, un serial killer atipico ma funzionale allo scopo di mostrare le debolezze della detective.

By taking orders without question, you’ve destroyed this town. You deserve what’s coming to you.

Person of Interest - 4x13 M.I.A.È chiaro, però, che il lato che ci interessa indubbiamente di più è quello riguardante Maple e la trama costruitale intorno dagli autori: una piccola cittadina a nord di New York, la cui economia principale gira intorno ad un’unica fabbrica – una realtà condivisa anche qui nel nostro Paese – e in cui le cose cominciano ad andare male. Ecco che improvvisamente a salvare tutti arriva una dirigente pronta ad assicurare di nuovo stabilità economica e prosperità: sembra un sogno ad occhi aperti per una piccola cittadina come questa. In realtà a tirare i fili di tutto non è chiaramente il fortuito arrivo di un benefattore umano, ma un bambino alle prese con l’Uncle Milton’s Ant Farm, un sistema che permetteva di imparare la vita delle formiche osservandole attraverso lastre di vetro.

Ecco quello che sta accadendo a Maple: Samaritan sta mettendo alla prova la razza umana, deformazione della più popolare paura di sperimentazioni aliene sugli uomini. Come già accaduto in passato, l’abilità degli autori si palesa nel saper sfruttare un tema di ampia diffusione e renderlo ancora più reale e tangibile di quanto possano essere degli alieni grigi nelle buffe navicelle spaziali: ad usarci come formiche è proprio una creazione dell’uomo desiderosa di capire come ragioniamo. Samaritan sta facendo i compiti, se possibile sta spingendo ancor di più l’acceleratore sulla volontà di dominare ed allevare esseri umani per i propri scopi, sempre più vicina a quella (ovvia) definizione di Skynet in potenza. A tutto questo aggiungiamo la creazioni di ricetrasmittenti che possono letteralmente trovarti in qualsiasi parte del mondo ed il terrore è servito.

Sierra. Tango. Oscar. Papa.

Person of Interest - 4x13 M.I.A.Samaritan si è spinto, però, su un territorio che coinvolge ancor più di prima i nostri “eroi” sul piano strettamente personale: con l’uccisione – anzi no – di Shaw la vicenda non li vede più come il Team Machine, ma come soggetti unici ed indipendenti alle prese con l’ennesimo lutto in “famiglia”. In linea con quanto avevamo già visto nello scorso episodio, Finch appare come quello più distaccato e meno fiducioso di ritrovare Shaw in vita: e questo non per una minore disaffezione, ma proprio come protezione da una sofferenza che appare davvero inevitabile. Il colloquio finale tra lui e Root mette in estrema evidenza quanto i due personaggi siano diversi tra loro: furente e distruttiva l’una, compassato ed ordinato l’altro. Due modi diversi di interagire con una situazione come quella della scomparsa di Shaw che sovverte, per la prima volta, l’ordine naturale con cui i due personaggi interagiscono con la Macchina: stavolta è Finch ad accettarne senza remore l’ordine, mentre Root sembra essere delusa dall’Intelligenza e dal suo silenzio.

Questa conversazione, però, mette in risalto un altro aspetto: per quanto la Macchina sia ben diversa da Samaritan su tanti punti, si conferma il fatto che ci si ritrovi davanti ad uno scontro fra Titani e che gli umani, anche quelli a cui la Macchina è “affezionata”, svolgono il più modesto ruolo di pedine. È lei che ha in mano tutte le carte, è lei che organizza e sviluppa piani che non coinvolgono i suoi discepoli nel ruolo decisionale. Non c’è equità in questa relazione nonostante tutte le buone intenzioni e gli inserimenti morali della Macchina: sarà interessante capire come gli autori porteranno avanti i frequenti accenni, in questa stagione, ad una relazione più attiva tra Finch e la sua creatura, anche in virtù di quel saluto di Root che sembra presagire un suo (temporaneo) allontanamento.

Person of Interest - 4x13 M.I.A.Con questo episodio si chiude la ricerca di Shaw, che sappiamo essere viva; una scelta, questa, che all’inizio non era parsa molto coerente ma che adesso sembra funzionare già molto meglio. Pare comunque confermato che il suo personaggio dovrà essere messo da parte almeno per un po’, quindi potrebbe essere l’ultima notizia che sentiremo da lei per questa stagione.  In ogni caso, ed oramai non ci sono più dubbi in merito, Person of Interest naviga con tranquillità verso il compimento di quella che ha tutti i presupposti per diventare la sua migliore stagione sinora: se questi primi tredici episodi si sono rivelati di una fattura magistrale, agli autori spetterà soltanto raccogliere tutti i frutti che hanno con estrema sapienza seminato.

Voto: 8+

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Informazioni su Mario Sassi

Ormai da anni ho capito che il modo migliore per trascorrere le ore in aereo è il binge watching di serie TV. Poche cose battono guardare LOST mentre si è sull'oceano.


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15 commenti su “Person of Interest – 4×13 M.I.A.

  • LIONELLA BOLLER

    Questa serie …. Person of Interest … è la migliore di tutte …. l’episodio è stato fantastico … lascia sempre con il fiato sospeso … incredibile … solo POI ci riesce ….. bravissimi gli attori (James e Michael) ma anche i produttori … bravi, bravi … spero che la serie venga valutata di più ….. lo merita!!!!

     
  • Alecensi82

    Ricordo la prima stagione,nella mia scaletta delle serie tv lo vedevo un pò come uno show di secondo piano.. ma si è guadagnata pian piano il podio con il passare delle stagioni.
    Sono D’accordo, questa è sicuramente la stagione migliore fino ad ora.
    Tanto di cappello!

     
  • Son of the Bishop

    Bellissima recensione, non concordo semplicemente in un singolo aspetto: escluso il capolavoro assoluto If-then-else(che ancora non mi capacito come mai non gli abbiate messo 10, ma addirittura meno rispetto a The cold war), secondo me questa puntata non è affatto minore a Control-Alt-Delete o The cold war. Si è vero, ha una sorta di elemento filler che alla fine risulta piuttosto superfluo, sinceramente poteva anche non esserci in questa puntata, però a mio giudizio questa puntata anche è da 9 sicuramente.
    Il precedente era stato per lo più l’ episodio di Controllo si può dire, e faceva vedere il punto di vista del governo(la situazione), per poi fare quella che era la prefazione/premessa di questa tredicesima puntata, che svolge in maniera eccelsa il suo ruolo. Avevo che una seconda puntata sulla ricerca di Shaw potesse risultare noiosa e anche banale, soprattutto perché sembrava insensata e quasi impossibile il fatto che lei fosse rimasta in vita. Però alla fine sono contentissimo di rivederla, complimenti agli autori per non aver rovinato questo colpo di scena(se non un’ affermazione di Nolan che aveva detto rivedremo dei vecchi amici, ma non penso si riferisse a Shaw o almeno era inimmaginabile).
    E poi tutta la storia di Maple, ci si può arrivare magari, ma la spiegazione di Finch è meravigliosa, Samaritan non ha avuto la possibilità di conoscere l’ umanità e gli esseri umani, le loro vicende come la Macchina con Finch e quello è il suo modo per conoscerla. Root torna ad essere per un attimo la Root della 2×16, ma questa cattiveria non è più dovuta alla sua follia, no a qualcosa di incredibilmente profondo ed umano, tutto questo nasce da un sentimento di affetto, probabilmente di amore. Sempre più distaccata dalla Macchina, finisce per diventare sempre più umana e sempre più legata alle persone, la Macchina glielo ha insegnato, il valore persone che lei aveva inizialmente perso, ora è lei che rifiuta lasciar andare via una persona che molto probabilmente per quanto ne sanno potrebbe anche essere morta. Sul rapporto Finch- Macchina che sottolineate nella recensione penso sempre a quella scena della 4×05, nel finale infatti egli afferma dobbiamo parlare un pochino io e te, noi non ne sappiamo niente ma secondo me quel dialogo c’ è stato e lo vedremo probabilmente prima o poi in un flashback.
    Puntata per niente inferiore alla 10 e alla 12 a mio giudizio, è chiaro che la 11 è un caso a parte.
    Complimenti comunque per la recensione e scusami la curiosità se non mi sbaglio la recensione non l’ hai scritta tu, se invece l’ avessi dovuta scrivere tu il 10 sarebbe arrivato ? Non è per criticare il collega, è solo una curiosità

     
    • Mario Sassi L'autore dell'articolo

      Citazione da Son of the Bishop:
      Puntata per niente inferiore alla 10 e alla 12 a mio giudizio, è chiaro che la 11 è un caso a parte.
      Complimenti comunque per la recensione e scusami la curiosità se non mi sbaglio la recensione non l’ hai scritta tu, se invece l’ avessi dovuta scrivere tu il 10 sarebbe arrivato ? Non è per criticare il collega, è solo una curiosità

      Prima di tutto ti ringrazio per i complimenti 😉
      Forse nel giudizio complessivo ha un po’ pesato una trama orizzontale che non mi ha particolarmente colpito (proprio perché PoI ci ha abituato ad autentici capolavori anche in questo campo), ma è sicuramente un episodio bellissimo.
      Perdonami ma non ho capito benissimo la tua domanda, ti riferisci all’episodio 4×11?

       
        • Mario Sassi L'autore dell'articolo

          Citazione da Son of the Bishop:
          Sisi alla 4×11

          Eh, qui giochi facile. Per me la 11 è stata una delle migliori in assoluto, se non quella che per varie ragioni mi ha preso di più dell’intera serie. La recensione di Attilio era straordinaria, poi il valore numerico è molto soggettivo. Per quel che vale, io probabilmente il 10 l’avrei messo, ma tanto quel che importa è la recensione più che il numeretto in sé 😉

           
  • Dave

    Recensione come sempre ottima. Degna conclusione per le vicende riguardanti la ricerca di Shaw. Sono curioso di come procederà la seconda parte della stagione a questo punto. Il bello di Person of Interest è che non sai cosa ti aspetta. Dopo questa prima parte di stagione davvero ottima ho grandi aspettative per quello che verrà in seguito.

     
  • eleonora

    Ho visto ora l’episodio.
    Bellissima l’idea che Samaritan usi una cittadina in crisi per farne la sua cavia.
    Mi ricorda un racconto sci-fi , in cui uno scienziato aveva teorizzato che gli umani fossero una coltura per esperimenti di una razza superiore , Dio ?
    Tornando all’episodio, mi sembra scontato che la giovane detective che affianca Fusco entri nella Squadra.
    Bello il tuo discorso sulla lotta tra la Macchina e Samaritan : 2 titani che hanno ormai il controllo degli umani.
    Anche la Macchina non comunica più con Root , non le rivela nulla su Shaw ma le dice di smettere di cercarla e per Root questo è troppo. Oltre alla perdita dell’amica deve sopportare anche l’abbandono della Macchina.

    Io avevo capito che la Sahi lasciasse la serie definitivamente , invece potrebbe trattarsi di una pausa per i gemelli e poi ritornare ? Io lo spero. 🙂

     
    • Mario Sassi L'autore dell'articolo

      Citazione da eleonora:

      Io avevo capito che la Sahi lasciasse la serie definitivamente , invece potrebbe trattarsi di una pausa per i gemelli e poi ritornare ? Io lo spero.

      Stando alle ultime notizie, lei dovrebbe essere fuori gioco per parecchio tempo, si parlava addirittura di due anni. E considerando che non c’è ancora un rinnovo ufficiale, non so quanto possano permettersi piani a lungo termine.

       
  • SerialFiller

    Per me POI merita 10 di default sempre. Oltre al fatto che al momento la reputo la reputo la migliore serie in circolazione, con qualcuna qua e la ad insidiarla, non dimentichiamo che siamo sulla tv generalista.
    Detto questo da inizio stagione però c’è una piccola insignificante cosa che mi chiedo:
    perchè Samaritan non segue Fusco per arrivare agli altri del team machine?
    Mi pare l’unico non coperto…e Samaritan conosce bene il suo legame con gli altri…ecco questo a volere essere pignoli è l’unico neo che riesco a vedere in questa serie favolosa.

     
    • Upupa

      Ma Samaritan non sa un bel nulla di Fusco! Potrebbe scoprire che fa parte del Team Machine solo se si mettesse allo scoperto, oppure se la copertura di Reese saltasse.

       
  • Firpo

    Io penso cha la Shahi tornerà nella serie anche se starà lontana per un pò.
    Altimenti che senso avrebbe avuto farci vedere Shaw ancora viva?
    Tanto valeva rimanesse morta come era sembrato significare il finale di If Then Else.

     
  • Graziana

    Anche io sono sicura che tornerà presto. Secondo me già nella quarta serie. È già quasi al nono mese! Penso che dalle anticipazioni che stanno dando, una volta partoriti i gemellini sarà pronta a dividersi tra set e poppate…