Narcos – Stagione 1 episodi 2-4 3


Narcos - Stagione 1 episodi 2-4Superate le dovute introduzioni del pilotNarcos compie un immediato cambio di marcia che ci porta nel cuore della lotta tra Pablo Escobar e la DEA e pone l’accento sui subdoli giochi di potere messi in moto dal traffico di cocaina.

Sembra essere proprio questo, ancor più della sfida a distanza tra Escobar e Murphy, il nucleo tematico che Chris Brancato e soci puntano a sviluppare con maggior potenza drammatica e dovizia di dettagli: nella guerra al narcotraffico, tutti sono coinvolti e niente è ciò che sembra. La cocaina genera smania di potere e denaro non solo nell’ambiente criminale ma anche e soprattutto nelle varie sfere della società, dal semplice poliziotto di quartiere alle alte cariche di stato, intessendo una ragnatela di rapporti e contrasti in cui bene e male sono una semplice etichetta da usare a proprio vantaggio a seconda dell’occasione. Seguendo i dettami del realismo magico, esplicitamente citato in “The Men of Always”, ciò che viene presentato allo spettatore è un ritratto talmente impietoso e parossistico del braccio di ferro tra i narcos colombiani e le autorità statunitensi che risulta troppo assurdo per essere percepito come un fatto realmente accaduto.

Narcos - Stagione 1 episodi 2-4

È in questo stagno di corruzione e opportunismo che si muove con innata destrezza Pablo Escobar, personaggio indubbiamente negativo ma contrassegnato da un’insanabile ambiguità. Pablo simboleggia il coronamento in chiave perversa del sogno americano/colombiano: cresciuto in assoluta povertà, il traffico di droga e i relativi spargimenti di sangue sono gli strumenti da lui utilizzati per mettere in atto la sua scalata sociale, che vedrebbe nella carriera politica il suo apice. Ed è proprio con questa che tutte le contraddizioni del personaggio vengono a galla: in una società dove le ideologie politiche sono prive di alcun valore, dove i narcotrafficanti si servono tanto dei guerriglieri comunisti quanto degli uomini di governo per incrementare il loro potere, Pablo Escobar si erge, con singolare convinzione, a nuovo difensore del popolo colombiano oppresso dal giogo dei colletti bianchi, guadagnando consensi a suon di populismo e dollari.

Il paragone con Icaro risulta assai azzeccato: la smania di controllo di Pablo, che non si ferma nemmeno di fronte alle leggi della natura, e la sua irrefrenabile ambizione lo inducono a non riconoscere i propri limiti e, inevitabilmente, a cadere. La rivelazione pubblica della sua vera identità segna la fine dei suoi sogni di dominio totale e l’accettazione definitiva della verità: se sei un bandito, nessun’altra strada è più percorribile.

Narcos - Stagione 1 episodi 2-4Un mondo alla rovescia, si è detto, in cui ci si può soltanto adattare o morire, ed è ciò che scopre sulla sua pelle Steve Murphy, coprotagonista e motore narrante della storia. Se negli USA era facile compiere una distinzione tra buoni e cattivi, la nuova missione di Murphy si apre all’insegna del sospetto e della paranoia: chiunque è un potenziale nemico al soldo dei narcos e i suoi alleati rappresentano un ulteriore ostacolo alla giustizia. Le forze di polizia colombiane, con un’ostilità verso gli yankee tipica dei popoli sudamericani, lo trattano con sufficienza, come un gringo incapace di comprendere appieno le forze in gioco, e lo stesso governo americano non gli garantisce alcuna stabilità, dedito a condannare o trascurare il traffico di droga in base al proprio tornaconto.

Ai tanti irreali paradossi della storia se ne aggiunge un altro ben più inquietante: i poliziotti combattono i narcos con i loro stessi mezzi. In uno scenario in cui la lotta al crimine assume i contorni di una guerriglia urbana, la tortura e la corruzione vengono perpetrate con noncuranza da entrambi le parti per raggiungere i propri scopi. Si assiste dunque al completo disfacimento di ogni codice etico e morale, e la violenza viene svuotata della sua componente perversa e ridotta a un automatismo, un gesto abitudinario in una società dove il piombo e il denaro sono le uniche forze motrici degli eventi.

Narcos - Stagione 1 episodi 2-4

La reazione di Murphy, tuttavia, si rivela diametralmente opposta a quella di un integerrimo uomo di legge: accetta le regole del gioco, se ne appropria e supera in scaltrezza chi gliele ha insegnate. La volontà di catturare Escobar è tale da indurlo a voltare le spalle ai propri princìpi, arrivando al punto di sacrificare alleati e informatori senza battere ciglio per mettere il suo avversario alle strette. Il duello tra Escobar e Murphy viene dunque mostrato come una letale partita a scacchi, in cui il numero di pedine da sacrificare non è mai troppo alto e un colpo di fortuna può segnare la differenza tra la vittoria e la sconfitta.

Nonostante la ricchezza di eventi e personaggi messi in scena, i tre episodi scorrono uno dopo l’altro in assoluto equilibrio, grazie a un sapiente lavoro di scrittura e una regia che porta avanti la narrazione senza mai calare di ritmo. Anche sul piano registico si denota l’influsso del già citato realismo magico, che contribuisce a rendere sempre più labile il confine tra ricostruzione e spettacolarizzazione dei fatti: l’assalto finale al Palazzo di Giustizia in “The Palace in Flames” è un evento storico stranger than fiction, rappresentato con l’aiuto dei materiali d’archivio ma avvolto da un’aura di finzione senza eguali, quasi fosse una parodia del ben più noto assalto al Palazzo d’Inverno.

In conclusione, la sapiente miscela di crime story e reportage d’inchiesta fa di Narcos l’ennesima scommessa vinta da un network innovativo e audace come Netflix, una serie in grado di suscitare emozioni forti nello spettatore e garantire una fidelizzazione pressoché immediata.

Voto 1×02 “The Sword of Simón Bolivar”: 7 ½
Voto 1×03 “The Men of Always”: 8
Voto 1×04 “The Palace in Flames”: 8

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3 commenti su “Narcos – Stagione 1 episodi 2-4

  • Gskan

    A me piace e anche parecchio, sarà l’astinenza da criminalità organizzata di Gomorra sarà che per chi come me non ha vissuto quegli anni Pablo Escobar è un personaggio mitologico ma gli episodi volano via e non mi annoio mai.
    Unica nota, l’attore che interpreta Murphy lo trovo un po’ anonimo, per il resto 8 di media meritato

     
  • Dreamer88

    Niente da aggiungere alla recensione di Francesco: Narcos conferma, in questi episodi, le ottime impressioni che ho avuto durante la visione del pilot, funziona davvero tutto alla perfezione (regia, sceneggiatura, cast).

    Notizia di oggi: Netflix ha appena rinnovato Narcos per una seconda stagione.

     
  • Biagio

    Bella recensione!

    Ho visto (solo) ieri le prime due puntate della serie e mi è saltato all’occhio un’ incongruenza temporale che adesso provo a spiegare. Nella prima puntata Murphy sembra andare in Colombia solo nel 1988, un anno prima cioè di quando tenderanno l’agguato a Poison. Nella seconda puntata, invece, Murphy si trova già a Medellin quando nasce il famoso cartello, nel 1981/1982: scatta infatti le foto dell’incontro. Come è possibile?