Les Revenants – 2×05/06 Mme Costa & Esther


Les Revenants – 2x05/06 Mme Costa & EstherA meno due episodi dal finale di stagione, Les Revenants allarga la prospettiva d’indagine, cominciando a districare la matassa di mistero che si porta dietro sin dalla prima annata. Alcune domande sembrano avere delle risposte, ma l’aria di sgomento che accompagna le interazioni tra vivi e “morti” continua a lasciarsi dietro una scia di insofferente incertezza.

Con un ritmo lento ma incalzante, questa seconda annata sembra essere giunta a un punto di rottura: i due mondi – dei vivi e dei morti ritornati in vita – cominciano a rivelare apertamente un’inconciliabilità che pare non poter essere risolta. L’eco della catastrofe naturale – la rottura della diga e le sue drastiche conseguenze – rende l’atmosfera ancora più cupa e claustrofobica, complicando e amplificando lo spaesamento generale.
Tuttavia, Il percorso diegetico che ci ha condotti sin qui presenta una frammentazione narrativa che, se funzionava per la prima stagione, in questa seconda annata ci appare leggermente dispersiva. Coerentemente alla cifra stilistica dello show, il meccanismo narrativo prosegue secondo uno schema di approfondimento legato a un personaggio particolare che si pone a cardine dell’episodio.

Les Revenants – 2x05/06 Mme Costa & EstherPer quanto questa modalità narrativa si traduca in un racconto composito e interessante, spesso ha il demerito di ancorare le fila del racconto ad una dimensione verticale che, per quanto piacevole e intrigante, defocalizza la narrazione sia dall’evoluzione caratteriale dei personaggi, sia dall’approfondimento orizzontale della storia in sé. Ciò che invece continua a funzionare è la duplice prospettiva temporale con cui si dipana il racconto, che diviene il miglior metro di paragone con cui poter rapportarsi a un presente che si mostra sempre meno legato all’hic et nunc. Ogni ritorno squarcia la finitezza del passato, per porre i vari protagonisti di fronte alla possibilità di poter cambiare quello che è stato: Serge si ritrova di fronte a tutte le donne che ha ucciso, Adèle vede proiettarsi davanti agli occhi quel sogno impossibile di avere la sua famiglia unita. Ma le dinamiche messe in atto non sono così semplici: per quanto il passato sia così tangibilmente presente, non sembra avere le caratteristiche per poter far parte anche di un futuro. Così come Sandrine stenta a riconoscere la figlia, la stessa Adèle, pur avendo accettato Nathan, sente ancora una forte resistenza verso Simon: ripristinare il passato non solo non è facile, ma forse non è neanche possibile.

«Tes cauchemars se réalisent souvent?»
«Tout le temps.»

Les Revenants – 2x05/06 Mme Costa & EstherRispetto ai due episodi precedenti, con la quinta e la sesta puntata l’approfondimento verticale riesce a produrre un avanzamento della storyline orizzontale attraverso il racconto delle interazioni che sia Mme Costa che Esther hanno avuto anni prima con il piccolo Victor. L’approfondimento su Louis/Victor diviene così il fulcro dell’evoluzione tematica dell’intero show, avvicinando il racconto verso la risoluzione di quei misteri rimasti ancora incerti. L’utilizzo del personaggio di Victor, motore dell’azione nel presente e medium esplicativo nel passato, rappresenta la punta più alta raggiunta dallo show nella costruzione di un racconto che riesce a trattare il sovrannaturale come qualcosa di estremamente tangibile e reale, come se fosse davvero l’altra faccia di quella realtà che tocchiamo con mano ogni giorno. Perso nell’inquietante preveggenza comunicata attraverso i suoi disegni, Victor proietta la sua immagine sfocata in tre piani temporali diversi (presente, passato e futuro), in un modo che innalza lo statuto del personaggio a entità quasi astratta, atemporale, un’essenza senza tempo imprigionata in uno spazio di cui sembra essere parte integrante.

Les Revenants – 2x05/06 Mme Costa & EstherLa stratificata statura del personaggio riesce anche a elevare lo stato di coloro che interagiscono con lui: infatti, Mme Costa e soprattutto Julie sono tra i personaggi meglio caratterizzati dell’intera serie. Lungo queste due stagioni, la giovane donna ha percorso un ampio arco di trasformazione: smarrita in un’apatia che la rendeva schiava del suo dolore, si è a poco a poco aperta alla vita, alla lotta, all’amore. Adesso, nell’immagine di quel figlio che non sapeva neanche di aver perso si proietta tutto l’affetto che l’ha legata a Victor, amplificando ancora di più quel senso di abbandono che si porta dietro da quando ha lasciato il comprensorio. L’indagine sulla sorte del padre di Victor è infatti un modo per poter mantenere acceso l’irrazionale affetto per quel petit garçon che le ha permesso di ritrovare una parte di se stessa. In virtù di tale legame, anche Julie diventa elemento cardine della narrazione: grazie al suo incontro con il signor Lewanski e con Ophélie, il racconto acquista una rinnovata aria di suspense: chi è davvero Louis/Victor?

«On deviendra comme lui?»
«On est comme lui.»

Les Revenants – 2x05/06 Mme Costa & EstherLa stessa cosa non può essere detta per Camille: rispetto a Victor, l’evoluzione della giovane ragazza si perde nel magma generale degli eventi trattati. Inizialmente motore della narrazione, Camille è il personaggio che più di altri soffre della frammentazione narrativa. Nonostante ciò, il suo cammino presenta delle interessanti sfumature: accerchiata dall’affetto della sua famiglia non riesce tuttavia a fermare quella intima metamorfosi che le fa sentire sempre più chiara l’appartenenza a un mondo diverso rispetto a quello dei suoi cari. Il legame con Virgil ha contribuito a chiarificare una percezione di se stessa di cui non si era ancora resa pienamente conto: lei non diventerà come Virgil o Estéban, lo è già. Per quanto non riesca ad ammetterlo, Claire è pienamente a conoscenza di ciò che sta vivendo la figlia, e la sua rabbia nei confronti di Virgil è proprio dettata dalla paura di perdere, ancora una volta, la “presenza” della sua bambina. La morte di una persona cara riesce ad annientare un essere umano al punto da portarsi via per sempre una parte della sua essenza; per i membri della sua famiglia, il ritorno di Camille è come un mezzo per riconnettersi con tutto ciò che di loro, come singoli e come famiglia, era andato perduto. Il conflitto silente tra l’ostinazione con cui le ricordano che non si lasceranno più e il bisogno della ragazza di poter essere parte integrante del mondo a cui adesso appartiene è la più eloquente rappresentazione di quello straziante sentimento che segue la morte delle persone più care, ricordandoci come la vera paura della morte non investe chi va via, ma chi resta.

On doit trouver leur point faible. Grâce à toi, à ta lucidité, à ta confiance, on peut espérer le découvrir.

Les Revenants – 2x05/06 Mme Costa & EstherIl personaggio che ha subito l’evoluzione più drastica e radicale è sicuramente quello di Pierre, che in questa seconda stagione mostra quel lato sadico e manipolatore che in maniera latente era già in nuce nel corso della scorsa annata. Tuttavia, per quanto sia prevedibile e sicuramente comprensibile, questo suo ritrovato atteggiamento non ha una fluida soluzione di continuità con quell’accondiscendenza che ha accolto Camille nel momento in cui è ritornata. Allo stato attuale delle cose, la storia aveva la necessità di mettere in scena una polarizzazione tra vivi e “non più morti”, e Pierre era il personaggio ideale per farsi portabandiera della causa a sfavore dei ritornati. Tuttavia il suo cambiamento è così radicale – l’uso della violenza contro Toni, e adesso contro Audrey, il maniacale lavaggio del cervello fatto a Sandrine, il modo con cui manipola Frédéric – che avrebbe necessitato di un più ampio approfondimento del percorso emotivo.

Posizionandosi a un passo dal finale di stagione, “Mme Costa” e “Esther” sono due episodi molto importanti per l’economia dell’intero show: attraverso l’approfondimento di Victor e in misura minore di Camille e Adèle, la storia comincia a dispiegarsi, riuscendo anche a porre ulteriori domande che vanno a sommarsi a quelle rimaste ancora senza risposta: cosa è successo ai poliziotti? Perché il bambino di Adèle è così importante?
Non ancora certi di un rinnovo per una terza stagione, ai prossimi due episodi finali è lasciata la grande incombenza di porre luce sull’intricata matassa di mistero ancora inesplorata, anche se la finitezza esplicativa non sembra essere la chiave stilistica di uno show che trae la sua forza maggiore non dalle risposte che dà, ma dalle domande che pone.

Voto episodio 5: 7½
Voto episodio 6: 8

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