Wicked City – 1×01 Pilot


Wicked City - 1x01 PilotSi sa, una buona idea non fa in tempo a riscuotere il giusto successo che merita, che viene subito inflazionata e abusata da imitatori pronti a cavalcarne l’onda. Questo è successo con Wicked City, nuova miniserie antologica di ABC, che occuperà le serate del martedì della rete.

Parlare di imitatori in relazione a Wicked City non è affatto casuale: lo show racconta la storia di Jack Roth (Jeremy Sisto, Suburgatory), detective di Hollywood, alle prese con un’indagine molto particolare. Lui e il suo collega, con cui ha un rapporto conflittuale, sono alla ricerca di un copycat degli strangolatori di Hillside, duo criminale di cugini realmente esistito. Kent (Ed Westwick, Gossip Girl) è l’assassino che tutti cercano e che, nonostante questo, continua a mietere vittime una dopo l’altra. Il modus operandi è sempre lo stesso: abborda una ragazza, le dedica una canzone alla radio e la pugnala durante un rapporto sessuale consumato in macchina. Questo meccanismo si inceppa quando conosce Betty, giovane madre single, che fa scattare interesse e pietà in Kent, tanto da salvarle la vita.

Wicked City - 1x01 PilotCome detto in precedenza, il tema dell’imitazione è molto presente in Wicked City, non solo nella trama ma soprattutto nella natura del prodotto in sé: a prima vista lo show sembra essere un grande puzzle fatto da pezzi di altri show già andati in onda. Partiamo con il formato stra-usato della miniserie antologica – mai come ora di moda e ottimo quando si ha davvero qualcosa da dire –, fino al rapporto conflittuale tra i detective protagonisti – il più riuscito degli ultimi anni lo abbiamo visto in True Detective –, passando per la figura del cattivo carismatico e dell’indagine che si avvale di aiuti non ufficiali – come ci è già stato mostrato nel recente Aquarius; a questo si sommano quei piccoli cliché di cui è farcita la puntata, situazioni e dettagli visti e rivisti, che non aiutano la narrazione ad essere coinvolgente.

Wicked City - 1x01 PilotPer questo guardando il pilota di Wicked City è molto più semplice dire cosa non sia la serie e cosa non ci voglia raccontare: sicuramente questo show non vuole essere un drama procedurale in cui l’indagine viene al primo posto. Senza dubbio la risoluzione del caso non è al centro dei pensieri di Steven Baigelman, creatore della serie, che dedica poca attenzione alla fase puramente investigativa, sia come tempo che come cura nei dettagli: alcune decisioni del detective Roth non sono spiegate, alcune deduzioni risultano totalmente campate per aria. Di certo questo show non vuole essere neanche un attento affresco degli anni ’80, pur investendo in location, costumi e soundtrack. La messa in scena di quel decennio non va in profondità e non si tenta neanche di fare un’analisi sociologica di un luogo diventato storico in quegli anni: la Sunset Strip. Questo è lo sfondo alle vicende dei nostri protagonisti, che vivono quei luoghi in continuo cambiamento come se fossero dei posti qualunque: l’aria di decadenza che si respirava nei club rock tra fiumi di alcool e droga viene timidamente trasposta sullo schermo, per uno show che, forse, di fare dell’eccesso la sua cifra non ne ha la minima intenzione.

Wicked City - 1x01 PilotAllora che cos’è Wicked City? Per ora sembra un prodotto molto confuso, che però possiede un pregio enorme, che potrebbe salvarlo dal baratro del dimenticatoio: le relazioni tra i protagonisti. Sono proprio i personaggi gli unici in grado di rendere interessante questo show, giocando sui loro problemi più o meno grossi e sulle loro devianze, più o meno gravi. Parliamo subito di Kent, serial killer a sangue freddo, di cui conosciamo poco all’infuori del carisma che lo contraddistingue. Le motivazioni della sua sete di sangue sono ancora ignote, ma il rapporto con Betty ci aiuta a decifralo almeno un po’: il suo interesse per la morte, l’oscurità intesa come stato dell’anima, la passione per il dolore e la sofferenza lo legano istintivamente con la donna, facendogli percepire qualcosa di diverso rispetto alle altre.

Wicked City - 1x01 PilotLe piccole scene che ci mostrano il lato oscuro di Betty sono perfette, perché, senza tanti giri di parole, ci fanno capire subito il suo personaggio, materno ma letale, una sorta di angelo della morte che sboccerà con l’aiuto di Kent. La crescita del loro rapporto malato – come malato è stato il loro primo rapporto sessuale – sarà al centro della narrazione e dovrà essere trattato con estrema attenzione per riuscire a creare qualcosa di verosimile e interessante. Come Kent riesca a coinvolgere Betty nel cliffhanger di fine puntata risente della stessa disattenzione posta nelle indagini, che ci fa saltare qualche passaggio logico per arrivare subito al dunque. Anche le relazioni amorose del detective Roth sono interessanti, perché ci permettono di vederlo com’è realmente, senza la maschera che è costretto a portare davanti ai suoi colleghi. Questi momenti, però, hanno poco spazio nell’economia dell’episodio, mostrandoci uno spiraglio di verità troppo piccolo per dire di conoscere realmente quel personaggio.

Dopo la visione del pilot, sarebbe facile stroncare la serie per tutti i motivi già citati, ma quei pochi momenti positivi lasciano sperare che qualcosa di buono possa esserci. Sarà fondamentale concentrarsi sul lato più oscuro dei protagonisti, tutti alla ricerca della felicità nei modi più diversi, e spingere l’acceleratore, evitando di raccontare in modo politicamente corretto un periodo storico che di certo non lo è stato.

Voto: 6

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Informazioni su Davide Canti

Noioso provinciale, mi interesso di storytelling sia per la TV che per la pubblicità (in fondo che differenza c'è?!). Criticante per vocazione e criticato per aspirazione, mi avvicino alla serialità a fine anni '90 con i vampiri e qualche anno dopo con delle signore disperate. Cosa voglio fare da grande? L'obiettivo è quello di raccontare storie nuove in modo nuovo. "I critici e i recensori contano davvero un casino sul fatto che alla fine l'inferno non esista." (Chuck Palahniuk)

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