Penny Dreadful – 3×01 The Day Tennyson Died 2


Penny Dreadful – 3x01 The Day Tennyson DiedRitorna la sorprendente serie Showtime per la sua terza annata con una premiere che conferma i punti di maggior pregio della scrittura di John Logan. Un episodio introduttivo, questo “The Day Tennyson Died”, che riesce però a trasmettere e ad evidenziare tutte le ragioni per cui Penny Dreadful meriterebbe molta più considerazione di quella che gli viene tributata.

Tis better to have loved and lost
Than never to have loved at all

La forza principale di Penny Dreadful è l’abilità di mescolare vari livelli narrativi e visivi con grande abilità, in un prodotto che è esteticamente godibilissimo – come altro definire una fotografia così ispirata? – ed una narrazione che si prende il giusto tempo per tratteggiare sfumature umane e curioso intrattenimento in un’unica danza organica. Sin dalla sua prima stagione, infatti, la serie ha avuto il coraggio di abbracciare a piene mani l’anima gotica che l’ha generata, ma non si è limitata solo ad un intrattenimento di genere (cosa di per sé comunque encomiabile), bensì ha saputo e voluto andare oltre i limiti imposti per scandagliare l’animo umano e rendere sia l’ambientazione che i mostri con cui ha a che fare espressioni materiali dell’oscurità della propria interiorità.

Penny Dreadful – 3x01 The Day Tennyson DiedGuardiamo alla figura di Vanessa, vera ed incontrastata protagonista della serie, costante vittima di forze oscure che sembrano attaccarla e bramarla da ogni lato: grazie anche alle ottime capacità attoriali di una Eva Green in grado di dare enorme profondità al proprio personaggio attraverso minimi ma ben calcolati cambiamenti espressivi, Vanessa è in un certo senso il simbolo principale di Penny Dreadful perché in esso si regolano con abilità le due anime della serie. La donna, infatti, è perfettamente inserita all’interno della trama principale, spesso perché perseguitata dagli eventi e, per qualche ragione ancora non del tutto chiara, desiderata da un po’ tutte le forze oscure. Eppure la sua forza risiede principalmente nella capacità autoriale di scriverle una personalità molto più profonda di quanto un prodotto come questo, che in apparenza dovrebbe solo giocare con i topoi letterari per dar vita ad una trama gotica godevole e tutto sommato leggera, necessita donarle. Vanessa invece incarna, in un’epoca che si avvicina all’ultimo secolo dello scorso millennio, l’apertura di un mondo alle sfide della mente – che chiaramente domineranno il discorso del ‘900.

Che cosa è Vanessa quando la rivediamo? Una donna sola, abbandonata dagli affetti più cari e profondamente afflitta da un senso di colpa che la porta a rifiutare il resto del mondo. Non chiede aiuto, non cerca aiuto, non vuole aiuto: Vanessa è a tutti gli effetti preda di ciò che noi chiameremmo depressione – o almeno una forma tutto sommato gestibile – ed è curioso che una così accurata e riuscita descrizione di una malattia di questa sorta sia svolta da una serie le cui finalità sono ben diverse. Eppure la bellezza di Penny Dreadful risiede anche in questo: i personaggi che si muovono in questo calderone di storie dell’orrore non sono solo dei feticci usati per giocare con i miti letterari, ma la base per alcune delle analisi sul significato di umanità più riuscite in televisione.

Penny Dreadful – 3x01 The Day Tennyson DiedD’altronde, in uno stato non diverso si ritrova anche Frankenstein, dopo il clamoroso cambiamento di Lily avvenuto nella scorsa stagione: anche il giovane scienziato pieno di ardore e presunzione si ritrova a dover fare i conti con le conseguenze delle proprie azioni (ed indirettamente anche della propria natura che lo ha condotto ad un tale azzardo). I suoi studi, il suo desiderio di sfidare e sostituirsi a Dio lo hanno portato alla disperazione, alla creazione di un mostro – curioso ma quanto mai azzeccato che ad essere definito tale non sia quello che è esteticamente spaventoso, ma il volto d’angelo con un’anima da demonio – che si è ribellato al proprio creatore. Ecco quindi che Vanessa e Frankenstein sono uniti tra loro da un senso di sconfitta e di abbandono da cui non riescono, e forse non possono, liberarsi da soli.

È qui che entrano in gioco i personaggi della Seward (una “rediviva” Patti LuPone) e del letterario Jeckyll: in modo differente, entrambi diventano per i due personaggi la possibile ancora di salvezza per tirarsi fuori dall’incubo in cui sono scivolati. La Seward è a tutti gli effetti ciò di cui Vanessa ha effettivamente bisogno: una donna forte, estremamente intelligente, senza peli sulla lingua e soprattutto che non subisce il fascino e la soggezione che abbiamo in altri momenti visto emanare al personaggio di Eva Green. Il momento più riuscito dell’episodio è proprio il loro incontro/scontro, con Vanessa palesemente contrariata da chi riesce a tenerle testa e al contempo stuzzicata come non avveniva ormai da tempo (e non aiuta poi che la donna abbia il volto di Joan Clayton, coincidenza probabilmente non casuale nonostante la parentela che le lega). La spinta a cambiare le proprie abitudini trova subito un approdo nella interessante personalità del Dottor Sweet, zoologo che sembra avere una propensione per le chiacchiere e le “cose ignorate dagli altri”; l’incontro con queste due personalità così differenti ma anche così costruttive sarà la molla grazie alla quale Vanessa può riaprirsi al mondo, un passo alla volta, e tornare ad essere sincera anche con Malcolm.

Penny Dreadful – 3x01 The Day Tennyson DiedNon è troppo distante la via intrapresa dal giovane Frankenstein, che ha bisogno di un amico per allontanare i propositi di morte che sembrano aleggiare lungo la sua strada. L’arrivo del dottor Jeckyll, a sua volta travagliato da “quel” problema di rabbia (anche se non è chiaro se il chimico sia già alle prese con Hyde), è la mano tesa a cui aggrapparsi e che può fornire una via di fuga. Gli studi dell’amico sulla mente umana diventano lo stimolo non per distruggere la propria creatura, in un innaturale omicidio che sembra scuotere la mente dello scienziato, ma un antesignano delle attuali cure farmacologiche verso chi, come Lily (lei e Dorian assenti dall’episodio), sembra aver perduto il contatto con la realtà. Bisogna ammettere che la scommessa sembra lontana dall’essere vinta, ma l’introduzione di questo nuovo personaggio, per di più tratto da un altro romanzo gotico di grandissimo fascino, al momento riesce a destare il giusto interesse e ad invogliare l’approfondimento di questa sezione narrativa.

Penny Dreadful – 3x01 The Day Tennyson DiedPiù avventuroso risulta il segmento di trama dedicato ad Ethan e Malcolm, l’uno catturato dagli uomini del padre, l’alto alle prese con un Navajo che intende portarlo negli States; in entrambi i casi, tuttavia, le vicende sono appena tratteggiate e dirette verso uno sviluppo successivo che li porterà probabilmente ad avvicinarsi. Cresce però la curiosità di scoprire l’identità del padre di Ethan, sulla cui figura ormai si ricama da un’intera stagione: sarà anche lui un personaggio letterario oppure qualcosa di inedito? Chiaro che si stia costruendo una narrazione su due binari, l’uno londinese e l’altro americano: al momento non è immediato né intuitivo capire quando (e se) il gruppo tornerà ad unirsi, ma queste storie parallele, ciascuna a modo proprio, sembrano essere sufficientemente vitali da camminare da sole. Menzione speciale poi va a Ferdinand Lyle, la cui presenza non è più solo quella di mero alleggerimento narrativo, ma ormai assume sfumature sempre più delicate ed intense: particolarmente ispirata, infatti, è la sola scena in cui è presente, quella del tentativo di “risveglio” di una Vanessa in stato di totale abbandono. È una piacevole sorpresa che gli autori non abbiano voluto metterlo da parte.

Con la chiosa finale e l’arrivo definitivo del villain che più di ogni altro rappresenta nell’immaginario collettivo la Londra vittoriana, il Dracula nato dalla penna di Abraham Stoker, anche la trama assume delle nuove sfumature e Vanessa è ancora una volta al centro del fuoco incrociato, desiderata da un’entità ancora non visibile ma il cui ingresso vale già il desiderio di proseguire con la stagione. Un’annata, questa terza, che se gestita così come fatto con questa premiere potrà condurre la serie allo scatto definitivo e sollevarla dal semplice intrattenimento – che pure le dona – per spingersi qualche passo più a fondo.

Voto: 8½

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Informazioni su Mario Sassi

Ormai da anni ho capito che il modo migliore per trascorrere le ore in aereo è il binge watching di serie TV. Poche cose battono guardare LOST mentre si è sull'oceano.


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2 commenti su “Penny Dreadful – 3×01 The Day Tennyson Died

  • Davide Tuccella

    Grande recensione!

    Ho recuperato la serie in un paio di settimane e mi sono rimesso in pari… io però non l’ho trovato un “semplice intrattenimento”, ho visto una certa profondità sin dall’inizio, e soprattutto dei personaggi caratterizzati davvero bene, con attori ottimi e alle volte superbi. Sarà che il materiale letterario di partenza ho avuto modo di conoscerlo molto da vicino, e quindi il mio giudizio sia un po’ condizionato, ma la serie dal punto di vista stilistico e narrativo mi pare davvero eccellente, e questo inizio di terza stagione lo conferma.

     
  • Attilio Palmieri

    Bellissima recensione Mario.
    Una premiere davvero fantastica che conferma Penny Dreadful tra gli show più sottovalutati in circolazione.
    Ho riascoltato (e riguardato) diverse volte la lettera di Vanessa e ogni volta sono sbalordito dalla qualità della scrittura. Davvero sopraffina.