Penny Dreadful – 3×08/09 Perpetual Night & The Blessed Dark 1


Penny Dreadful – 3x08/09 Perpetual Night & The Blessed DarkQuando una serie termina il proprio cammino alla sua terza annata, solitamente le ragioni vanno da una difficoltà in ambito di audience a problemi di natura produttiva: non sembrerebbe questo il caso di Penny Dreadful, che con un coup de théâtre dei più inaspettati conclude la sua avventura lasciando però un profondo senso di insoddisfazione.

Che Penny Dreadful sia stata una delle serie estive più riuscite è storia nota (e le nostre recensioni precedenti lo hanno sempre dimostrato): a fronte di qualche difficoltà narrativa – soprattutto nella struttura di quest’anno, come vedremo più avanti – la serie ha sempre saputo esaltarsi mediante la resa visiva e le straordinarie performance del cast, elementi che hanno permesso alla creatura di John Logan di inserirsi con decisione nell’immaginario collettivo e di diventare un punto di riferimento obbligatorio per ogni prodotto di impronta gotica nell’immediato futuro. Riuscire a fare tutto questo nel giro di pochi anni è un altro valore aggiunto di cui tener conto e che risulta esser figlio di una serie concomitante di fattori che hanno reso Penny Dreadful uno show di altissimo pregio.

Penny Dreadful – 3x08/09 Perpetual Night & The Blessed DarkL’elemento cardine su cui valutare la bellezza della serie non può che essere, ovviamente, l’ambientazione generale: se il fascino di mettere insieme alcuni dei personaggi maggiori dei racconti gotici inglesi è già di per sé innegabile e pulsante, è la costruzione della bellezza della Londra vittoriana di inizio ‘900 che riesce ad imporsi con uno sguardo estremamente vitale e avvolgente (pur nei limiti di un budget a disposizione abbastanza contenuto). Basato prevalentemente su interni, ogni elemento decorativo diventa un personaggio reale della scena, con una cura al dettaglio visivo che lascia sinceramente e felicemente sorpresi; anche le visioni esterne, per quanto più sporadiche, sono sempre state in grado di creare profonda sintonia con il tono delle vicende narrate e non è certo da meno l’inquietante vista di una Londra sepolta sotto l’oscura nebbia del Male. A partire dalla villa stessa di Sir Malcolm, con corridoi e stanze divenuti simbolo del labirinto oscuro in cui si ritrovano asfissiati i protagonisti, la notte ed i suoi incubi si muovono su una scena perfettamente ricostruita; gli autori eccellono nello sfruttare con sapienza l’immaginario orrorifico più noto senza dover però necessitare degli abusati salti o di un gusto splatter oltre il necessario (se ne fa uso, beninteso, ma con parsimonia).

Chiaro, però, che l’ambientazione non sia sufficiente, e dunque viene in soccorso lo straordinario cast di attori: ciascuno degli elementi che ne fa parte, a modo proprio, riesce a donare il quid necessario per trasformare personaggi più o meno noti in qualcosa di straordinariamente unico e vitale. Questo vale per quegli elementi tratti direttamente dai romanzi gotici, come Frankenstein o Jekyll; menzione speciale, tra l’altro, a Dracula e al suo interprete Christian Camargo, che a fronte di un aspetto estetico tutt’altro che di canonica bellezza è riuscito ad incarnare alla perfezione la sensazione di lussuria e fascino che doveva sin da subito caratterizzarlo; il carisma espresso dal principe dei vampiri – qui innalzato addirittura a fratello di Lucifero – è innegabile e costruisce con l’immagine di Vanessa Ives l’accoppiata perfetta.

Penny Dreadful – 3x08/09 Perpetual Night & The Blessed DarkA dir la verità, però, ancor più in parte e ben scritti risultano essere i personaggi originali, in particolare Lily, che nell’ultima stagione, complice una Billie Piper in particolare stato di grazia, è riuscita ad imporsi sull’immagine complessiva nonostante il breve tempo a disposizione (e a discapito di Dorian Grey, che con l’eccezione degli ultimi due episodi è stato particolarmente insipido nell’intera stagione). Lily incarna quel tipo di femminilità che il gotico ha troppo facilmente trasformato in mostruoso e che è invece frutto di soprusi e sofferenze: madre costretta a prostituirsi, donna sottomessa malmenata e ripagata con la morte della figlia, lascia finalmente libera la propria rabbia, una parte di sé a cui non può più rinunciare. Di particolare efficacia si dimostra, poi, la lotta tra il desiderio di Frankenstein, che brama “normalizzarla” e ricondurla nel più facile e comodo recinto di donna sottomessa, e quello di Lily, che, nonostante tutte le sofferenze, non osa sperare di dimenticarle per timore di perdere se stessa e la propria essenza. L’ultimo saluto tra lei e Dorian è particolarmente efficace: sono entrambi immortali, ma guidati da sentimenti e desideri completamente diversi, l’una nutrita dalla rabbia e da un senso di rivalsa, l’altro da un vuoto edonismo e dalla costante brama di un piacere che non potrà mai davvero concretizzarsi.

Penny Dreadful – 3x08/09 Perpetual Night & The Blessed DarkSe Malcolm e Ethan si confermano personaggi molto riusciti ma quest’anno non sfruttati a dovere, non possiamo parlare dei protagonisti senza aver ribadito ancora una volta, qualora ce ne fosse la necessità, la straordinaria importanza di Eva Green nell’economia generale della serie: senza il suo straordinario apporto recitativo e carismatico Penny Dreadful probabilmente sarebbe stato qualcos’altro, qualcosa di molto diverso e di certo meno potente. La sua abilità recitativa e la costruzione di un personaggio, Vanessa Ives, tra i più riusciti in fase di scrittura della televisione contemporanea hanno formato un sodalizio indissolubile in grado di reggere sulle proprie spalle alcuni degli episodi migliori della serie. Non è un caso che il desiderio di chiudere l’esperienza narrativa coincida con la morte di Vanessa, ormai resa necessaria dopo il suo abbandonarsi all’oscurità dentro di sé: si è trattato di un lento declino iniziato con l’abbandono della fede nella scorsa stagione ed i poco riusciti tentativi di rimettersi in piedi e di cercare la luce. In due episodi in cui la sua presenza è davvero contata ma su cui aleggia costantemente la sua ombra, Vanessa Ives conclude la propria esperienza nell’unico modo in cui sembrava destinata a finirla: morendo tra le braccia di Ethan. I due, pur essendosi dati entrambi ad amori fugaci ed oscuri, non possono che finire insieme e chiudere così la lunga caccia notturna che li ha riguardati.

Penny Dreadful – 3x08/09 Perpetual Night & The Blessed DarkIncapaci di nascondere la polvere sotto il tappeto, non possiamo però non notare un grosso fraintendimento alla base che lo spettatore non può che trovare sconcertante: se John Logan, autore principe della serie, aveva sin dall’inizio pensato a tre sole stagioni, e dunque se questa è davvero la fine di un percorso breve ma intenso, per quale motivo ciò che rimane alla fine è un senso di insoddisfazione? Non solo, forse, perché non si è scoperto della cancellazione della serie che ad episodio finale trasmesso, ma principalmente perché Penny Dreadful non è stata in grado, quest’anno più di sempre, di sfruttare appieno le potenzialità narrative spesso schiacciate da necessità visive. La prima parte della stagione, infatti, è stata piegata da una potente sensazione di frammentazione che si è risolta solo alla fine (e talora anche in modo pretestuoso, come il fortuito ed assurdo incontro tra Malcolm e Frankenstein ed il ritornare di quest’ultimo nel gruppo senza alcuna ragione apparente) e che non ha appagato il desiderio dello spettatore con una trama all’altezza. Non si è dunque capito perché si sia scelta una narrazione di questo tipo, che ha tenuto i personaggi principali lontani tra di loro per davvero troppo tempo, mentre in parallelo si svolgevano azioni non tutte perfettamente oliate. Ci si domanda, inoltre, il perché dell’introduzione di un personaggio come Catriona Hartdegan a pochi episodi dalla fine se si era ben consapevoli che non se ne sarebbe mai potuta sfruttare ogni forma di potenzialità. La sensazione difficile da scrollarsi di dosso è che qualcosa sia cambiato in corso d’opera e che il progetto iniziale fosse diverso; quel che stupisce ulteriormente, poi, è che in verità le ragioni e le possibilità per continuare il racconto esisterebbero tutte (Dracula non è sconfitto, ad esempio) ed anche i personaggi stessi potrebbero riuscire a tirar fuori qualcosa di nuovo.

Penny Dreadful – 3x08/09 Perpetual Night & The Blessed DarkQuesto però non ci sottrae dal giudizio sui due episodi finali che riescono ad avere al proprio interno il giusto mix degli ingredienti principali della serie: straordinarie ambientazioni, un tocco di azione e soprattutto prove interpretative di altissimo profilo che coinvolgono, ancora una volta, Billie Piper e Rory Kinnear in momenti emotivi di grandissimo impatto (come abbiamo già detto in precedenza, il Mostro di Frankenstein si conferma forse il personaggio più bello della serie insieme a Vanessa). La morte di Vanessa Ives, lungi dall’essere il momento di oscura frattura che sembrava profilarsi, diventa il sacrificio necessario per permettere a tutti gli altri di riprendere il corso della propria esistenza e di formare e confermare vincoli emotivi di grande intensità (in particolare il duo Ethan-Malcolm). E così salutiamo Penny Dreadful consapevoli che una serie di così rara bellezza non potrà non mancarci, nonostante quella sensazione sottile e strisciante che si sarebbe potuto fare quel qualcosa di più.

Voto 3×08: 8 ½
Voto 3×09: 8

Voto stagione: 7
Voto serie: 8

 

Informazioni su Mario Sassi

Ormai da anni ho capito che il modo migliore per trascorrere le ore in aereo è il binge watching di serie TV. Poche cose battono guardare LOST mentre si è sull'oceano.


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Un commento su “Penny Dreadful – 3×08/09 Perpetual Night & The Blessed Dark

  • antonio

    Le puntate incentrate su eva green 1×5 close than sisters -2×3 the nightcomers- 3×4 a blade of grass sono qualche spanna sopra le altre