Si è da poco conclusa al Beverly Hilton hotel la cerimonia di premi col maggiore tasso alcolico della stagione: i Golden Globe. Con un Jimmy Fallon che, oltre al numero iniziale, non ha regalato grandi emozioni (Ricky, ci manchi), la serata è stata ricca di sorprese.
Su tutte spicca la vittoria nella categoria miglior serie drammatica da parte di The Crown, che ha battuto la spietata concorrenza di Westworld e Game of Thrones, i favoriti della vigilia. La serie targata Netflix si porta a casa anche il premio per la miglior attrice in una serie drammatica, vinto da Claire Foy per la sua interpretazione di Elisabetta II. Grande sorpresa anche per il miglior attore drammatico Billy Bob Thornton che vince per Goliath.
Tra le commedie meritatissima la vittoria nella categoria più importante per Atlanta, accompagnata dal successo del futuro Lando Calrissian (per lo spin off di Star Wars dedicato ad Han Solo), Danny Glover, come miglior attore.
The People v. O. J. Simpson: American Crime Story continua la striscia positiva di vittorie iniziata con gli Emmy, anche se The Night Manager arriva a fine serata con tre premi, togliendo alla serie FX la vittoria in altrettante categorie per gli attori.
Forse però la sorpresa più grande è che La La Land non abbia vinto anche tutti i premi nelle categorie televisive – ha infatti trionfato con 7 premi su 7 nomination.
Prima di passare alla lista completa, merita una menzione speciale lo splendido discorso di Meryl Streep dopo aver vinto il premio alla carriera.
Ecco la lista con i vincitori:
Miglior serie drammatica
The Crown
Stranger Things
This Is Us
Game of Thrones
Westworld
Miglior attrice in una serie drammatica
Caitriona Balfe – Outlander
Claire Foy – The Crown
Keri Russell – The Americans
Winona Ryder – Stranger Things
Evan Rachel Wood – Westworld
Miglior attore in una serie drammatica
Rami Malek – Mr. Robot
Bob Odenkirk – Better Call Saul
Matthew Rhys – The Americans
Liev Schreiber – Ray Donovan
Billy Bob Thornton – Goliath
Miglior serie commedia o musicale
Atlanta
Black-ish
Mozart in the Jungle
Transparent
Veep
Miglior attrice in una serie commedia o musicale
Rachel Bloom – Crazy Ex-Girlfriend
Julia Louis-Dreyfus – Veep
Sarah Jessica Parker – Divorce
Issa Rae – Insecure
Gina Rodriguez – Jane the Virgin
Tracee Ellis Ross – Black-ish
Miglior attore in una serie commedia o musicale
Anthony Anderson – Black-ish
Gael Garcia Bernal – Mozart in the Jungle
Donald Glover – Atlanta
Nick Notle – Graves
Jeffrey Tambor – Transparent
Miglior miniserie o film per la televisione
American Crime
The Dresser
The Night Manager
The Night Of
The People v. O. J. Simpson: American Crime Story
Miglior attrice in una miniserie o film per la televisione
Felicity Huffman – American Crime
Riley Keough – The Girlfriend Experience
Sarah Paulson – The People v. O. J. Simpson: American Crime Story
Charlotte Rampling – London Spy
Kerry Washington – Confirmation
Miglior attore in una miniserie o film per la televisione
Riz Ahmed – The Night Of
Bryan Cranston – All the Way
Tom Hiddleston – The Night Manager
John Turturro – The Night Of
Courtney B. Vance – The People v. O. J. Simpson: American Crime Story
Miglior attrice non protagonista in una serie, miniserie o film per la televisione
Olivia Colman – The Night Manager
Lena Headey – Game of Thrones
Chrissy Metz – This Is Us
Mandy Moore – This Is Us
Thandie Newton – Westworld
Miglior attore non protagonista in una serie, miniserie o film per la televisione
Sterling K. Brown – The People v. O. J. Simpson: American Crime Story
Hugh Laurie – The Night Manager
John Lithgow – The Crown
Christian Slater – Mr. Robot
John Travolta – The People v. O. J. Simpson: American Crime Story
Parlando di cose più importanti, non dimenticatevi di votare per i ben più prestigiosi Seriangolo Awards:
I gusti son gusti eh – disse il gatto… -, ma 3 Emmy a “The Night Manager”?
Macheddavero?
Concordo, ma pare che Hiddleston non piaccia solo a me. Probabilmente sono io che non capisco, per carità.
Ma a parte quanto piaccia Hiddleston, l’interpretazione non era certo una delle sue migliori. Ma non essendo stato candidato il mio amato Matt Smith, non mi è pesata la sua vittoria 😉
La vittoria di Tom Hiddleston per me è la più scandalosa di tutte perché oltre ad essere fuori parte e ad aver offerto un’interpretazione a mio avviso poco più che mediocre, competeva con veri mostri sacri: Riz Ahmed (interpretazione da brividi), Bryan Cranston, John Turturro (forse il miglior ruolo della carriera) e soprattutto Courtney B. Vance (che ha realizzato un’interpretazione davvero da fenomeno).
*Golden Globe, sorry
Da persona abbastanza distaccata e che non si è appassionato a nessuna delle serie candidate, posso dire che i premi una volta tanto sono stati per lo più giusti(intendo fra quelli che ormai erano in nomination).
The Crown era effettivamente la serie di miglior fattura e ha vinto meritatamente. Stranger Things era un fenomeno; Westworld una delle serie più sopravvalutate dell’anno: spesso lenta e raramente appassionante, difetti che Nolan prima di questo prodotto non aveva mai sfoggiato.
Sulle tre vittorie di The Night Manager non sono convintissimo, per quanto riguarda Hiddelston e la Colman, ma Hugh Laurie è un mostro sacro e ha strameritato e sono contento che abbia vinto, in particolare dopo l’ostracismo nei suoi confronti che è stato applicato nel Regno Unito.
Qualunque sia il giudizio su The Night Manager, il premio agli attori è stato a mio avviso strameritato. Laurie non è in discussione. Mai. Ma anche la Colman ha offerto una prova superba e Hiddleston per me era perfetto per la parte. Poi ovviamente ci sono state anche altre ottime interpretazioni e qualcuno perde sempre.
Io sono contenta per il mio amato Billy Bob Thornton, anche se Goliath non mi sembra ‘sta gran cosa.
The crown non lo guardo perché non è il mio genere, ma che Claire Foy fosse molto brava me ne ero accorta guardando White heat (che avremo visto giusto in 3).
Poi Hugh Laurie non si discute, e i premi per lui sono sempre troppo pochi.
Atlanta non riesce a piacermi davvero, ma visti gli altri nominati, per me è giusto che sia stata premiata.
Io sono contenta per il mio amato Billy Bob Thornton, anche se Goliath non mi sembra ‘sta gran cosa.
The crown non lo guardo perché non è il mio genere, ma che Claire Foy fosse molto brava me ne ero accorta guardando White heat (che avremo visto giusto in 3).
Poi Hugh Laurie non si discute, e i premi per lui sono sempre troppo pochi.
Atlanta non riesce a piacermi davvero, ma visti gli altri nominati, per me è giusto che sia stata premiata.
Trovo questo articolo come una nota stonata rispetto all’altissima qualità rappresentata da questo vostro sito . Mi spiace moltissimo fare questo primo commento, dopo tanti anni in cui avrei voluto lasciare il silenzio, in cui vi leggevo e vi leggo, con un commento diverso di riconoscenza , stima e affetto.
Individuo e argomento il mio dissenso a quest’articolo in due elementi.
Il primo è quello per cui dopo tanta critica di alto livello letterario, in cui ritrovarvi ogni volta ben distanti dalla melassa di internet e media mainstream, e dopo tanta critica al fenomeno premi , oscar e tutto il baraccone a seguito, avevate l’onore e l’onere di concludere la visione del fenomeno golden globe, rispettando un minimo la linea editoriale …l’autore di questo pezzo sembra un ingrediente completamente separato dall’ensemble dotato di spirito critico, a volte più vicino a un certo gusto a volte meno, ma non togliendo mai nulla alle qualità richieste a un critico/intellettuale di una volta, merce sempre più rara visto l’andazzo dei nostri pseudo critici e pseudo intellettuali .
E, purtroppo, il secondo elemento sigilla quanto detto nel primo, nel momento in cui si definisce il discorso finale , di una professionista dell’arte cinematografica, in qualità di “spendido discorso” , quasi a non aver visto nessun prodotto legato alla mission di questo sito, ergo alcuna serie tv di grandissimo merito nella capacità di denuncia vuoi dell’impero americano ( repubblicano o democratico ) , vuoi della propaganda dei media ( una volta si poteva riconoscere solo nella pubblicità politica proconservatori, ma adesso no, adesso lo sanno anche i bambini che Obama o la Clinton sono, tanto come Bush o Trump, candidati manchuriani.
rosanna
La redazione ha deciso di editare il messaggio per evitare spam e derive off topic
Sarà l’editing, ma non ho capito nulla.
Suvvia, un sorriso, un po’ di leggerezza.