Legion – 1×08 Chapter 8 2


Legion – 1×08 Chapter 8Kid… you better learn to fly like a bird, because the age of the dinosaur is over.

Se mai esisterà una serie spartiacque con lo scopo di dividere in modo definitivo un vecchio modo di fare televisione da un altro migliore, probabilmente non sarà Legion, ma di sicuro questo show ha dato una spinta decisa al processo di maturazione della TV in moto da anni.

Dinosaurs once ruled the Earth, scrive Noah Hawley – farghiano showrunner di Legion e autore del primo season finale dello show – e non si capisce se questa laconica battuta pronunciata dalla Dottoressa Melanie Bird sia solo una minaccia verso lo sfigurato Clark o se, dall’alto della sua nuova serie FX, Hawley abbia voluto tirare una frecciatina a tutto il resto del panorama televisivo del momento. Dopo otto puntate è chiaro che “l’esperimento” Legion abbia avuto ben altri scopi rispetto a qualsiasi altra serie in onda negli ultimi anni; per la prima volta il mondo degli X-Men è riuscito a conquistare un terzo livello di lettura, non solo diegetico e metaforico (legato alla storia narrata e alla morale che ci vuole comunicare), ma anche extratestuale, innalzando la serie stessa a personaggio in scena.

Legion – 1×08 Chapter 8Nella mitologia classica legata a Marvel e più in particolare ai suoi uomini X, le discriminazioni verso i mutanti rimandano a tutto ciò che devono subire le minoranze (razziali, religiose, sessuali) e il messaggio che i diversi devono essere trattati come la maggioranza affiora forte e chiaro; questo, però, in televisione e al cinema è sempre stato raccontato con modalità classiche, producendo risultati di grande successo perché estremamente mainstream e non particolarmente sperimentali – si è parlato di minoranze, utilizzando il modo classico con cui si raccontano la maggior parte degli action drama. Hawley, invece, ha voluto sposare in modo totalizzante la storia che intendeva raccontare, scegliendo un medium e dei mezzi molto malleabili per farlo (il mezzo televisivo e le immagini) e li ha piegati alla morale della storia, non solo parlando di una minoranza, ma facendo sì che anche lo show diventasse minoranza – per stile, ritmo, fotografia, regia – all’interno della TV moderna.

Legion – 1×08 Chapter 8Per questo motivo si potrebbe definire Legion la prima serie mutante della televisione, ancora prima di affibbiarle etichette come drama, horror psicologico o thriller, tutte corrette, ma limitative per questo progetto che ha ambizioni molto più alte; capita questa categorizzazione, è più facile comprendere il perché di tutta una serie di scelte narrative alquanto discutibili, che non vanno in contraddizione con il core meaning dello show, ma che lasciano almeno perplesso lo spettatore. Partiamo dalla trama della prima stagione di Legion, semplice se letta in modo orizzontale, ma estremamente complicata se vengono prese in esame le singole puntate e tutti gli eventi reali o immaginari che si sono succeduti: la difficoltà nel seguire ogni singolo filo del discorso – diviso tra flashback, viaggi mentali, personaggi reali e non e falsi ricordi – è una caratteristica di cui Noah Hawley si è accorto (tanto da inserire utilissimi spiegoni, per esempio nell’episodio sette, ma anche nel finale di stagione), ma che ha mantenuto per un motivo molto importante. Avvicinandosi ad un progetto particolare, sperimentale e nelle sue corde in modo così evidente, lo ha voluto fare al massimo delle sue potenzialità, mettendo in secondo piano lo spettatore, subordinandolo a se stesso, come fa un’artista mentre crea la sua arte: Legion è vicino ad essere arte (se di qualità o meno è un altro discorso) più di qualsiasi altra serie ora in onda.

Legion – 1×08 Chapter 8Per questo non è giusto trattarla come le altre, non perché si debba avere un occhio di riguardo, ma proprio a causa della sua natura: alcuni aspetti su cui si sarebbe potuto intervenire (come la sceneggiatura poco chiara, la recitazione eccessivamente teatrale soprattutto dei cattivi, l’eccessivo virtuosismo estetico di Hawley al limite dell’autoerotismo intellettuale), passano in secondo piano perché l’intento dell’autore non era di seguire le regole classiche della serialità televisiva, ma di creare uno show unico nel suo genere e con un piede nel futuro, così com’è lanciato nel futuro il protagonista David, il prossimo stadio dell’evoluzione umana. Come nel mondo degli X-Men, però – in cui questa mutazione simboleggia il futuro, ma interessa sempre e solo una piccola parte della popolazione che resta una minoranza da salvaguardare –, anche nel panorama televisivo di oggi Legion rimane da solo e isolato, almeno per il momento.

Legion – 1×08 Chapter 8Questo finale di stagione aveva il compito di portare a compimento il lungo percorso della serie e del protagonista, che hanno camminato di pari passo: la genesi di un eroe (David), è affiancata alla creazione di un altro modo di fare televisione, entrambi lontani dall’essere modelli perfetti, ma degni di nota in quanto nascita di qualcosa di nuovo. La puntata, però, aggiunge un ulteriore tassello a questo grande mosaico, ossia la genesi del cattivo: finalmente i personaggi secondari non sono più mostrati in funzione del supereroe, ma tutti, con particolare attenzione per i cattivi, conquistano uno spazio proprio. In apertura e chiusura di “Chapter 8” diamo finalmente un volto ai cattivi – il primo è quello sfigurato di Clark, il secondo è quello del demone dagli occhi gialli. In entrambi i casi si parla di una genesi: il primo lo vediamo mutare davanti ai nostri occhi, la bruciatura che segna il suo volto lo cambia e gli fa promettere vendetta nei confronti di David; la creazione di questo nemico – che alla fine assume un ruolo tutt’altro che chiaro – è di stampo classico e si rifà alla tradizione supereroistica dei comics.

Legion – 1×08 Chapter 8Dall’altra parte, la genesi del demone dagli occhi gialli è molto più interessante e nuova, perché l’antagonista vive una vera e propria nascita: la mente gravida di David lo dà alla luce e finalmente il demone conquista un corpo diverso da quello che lo manteneva in vita fino a quel momento. Si libera così dalla dimensione psicologica in cui era confinato e acquista braccia e gambe e una bocca con cui esprimersi nel mondo reale e non più nella testa del protagonista. La puntata, quindi, non solo porta avanti il trend di crescita e maturazione della stagione, ma fa da contraltare perfetto ai primi episodi, contrapponendo il male al bene, che momentaneamente è stato battuto.

Non sappiamo se Legion, già rinnovato da FX, riuscirà a portare avanti lo stesso discorso al centro della prima stagione anche nella prossima annata o se la tentazione di essere più mainstream manderà in fumo tutto il lavoro fatto fino ad ora, ma per il momento la serie è la novità più importante della prima metà del 2017 e sembra difficile che qualcosa possa mettere in difficoltà questa posizione.

Voto episodio: 8
Voto stagione: 8

Nota:
– Come nella migliore tradizione marvelliana, non poteva mancare una scena post-credits anche in uno degli esempi più alti della produzione legata agli X-Men. Dopo la momentanea vittoria dei buoni e la liberazione di David, troviamo di nuovo il protagonista con Syd in un raro momento di tranquillità; una sfera proveniente dal cielo, però, si avvicina e risucchia l’eroe al suo interno, allontanandosi tra le urla dei due ragazzi. La situazione ora si è completamente ribaltata: se all’inizio era David ad avere al suo interno un ospite indesiderato, ora è lui all’interno di qualcos’altro, che lo allontana dalla pace duramente conquistata. Ci troviamo di fronte ad una serie infinita di matrioske, che limitano la libertà del protagonista e lo influenzano duramente: prima era attaccato dal suo interno, ora è all’interno di qualcosa che lo attacca. Non sapiamo se le intenzioni di questa sfera volante siano buone o cattive, ma questo colpo di scena finale crea un ottimo punto di partenza per la seconda stagione dello show, che in “Chapter 8” era arrivato ad una conclusione fin troppo aperta.

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Informazioni su Davide Canti

Noioso provinciale, mi interesso di storytelling sia per la TV che per la pubblicità (in fondo che differenza c'è?!). Criticante per vocazione e criticato per aspirazione, mi avvicino alla serialità a fine anni '90 con i vampiri e qualche anno dopo con delle signore disperate. Cosa voglio fare da grande? L'obiettivo è quello di raccontare storie nuove in modo nuovo. "I critici e i recensori contano davvero un casino sul fatto che alla fine l'inferno non esista." (Chuck Palahniuk)


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2 commenti su “Legion – 1×08 Chapter 8

  • Genio in Bottiglia

    So che ne avete già parlato abbastanza e che in questa puntata non è stata strabordante come al solito, ma una recensione finale per la prima stagione di Legion senza il nome di Aubrey Plaza mi stonava. Rimedio io. Aubrey Plaza.

     
  • Writer

    Mi spingo oltre. A mio giudizio, Legion verrà ricordata come un evento, come un formidabile input verso un nuovo modo di concepire la serialità. E non parlo solo degli aspetti visivi o dell’estetica densa e sovrabbondante, ma anche della struttura narrativa, del modo di raccontare. Una grande fiction, la migliore di questo 2017, al momento.