Nightflyers – 1×01 All That We Left Behind


Nightflyers – 1x01 All That We Left BehindCi sono prodotti televisivi che non possono passare inosservati; questo avviene a causa dei nomi coinvolti nella produzione – non è questo un caso emblematico – o anche solo in relazione al materiale di partenza da cui sono tratte. Nightflyers è assimilabile a questa seconda categoria, potendo vantare il nome di George R. R. Martin su tutti i suoi poster promozionali: l’autore di A Song Of Ice and Fire è, difatti, anche padre dell’omonima storia breve del 1980 a cui la serie SyFy si ispira.

Tuttavia, pur essendo in origine partoriti dalla stessa mente, Game Of Thrones e Nightflyers non potrebbero essere più diversi per ambientazione. Alle atmosfere del fantasy postmoderno del primo si pongono in netta antitesi quelle fantascientifiche del secondo: lo show in questione, infatti, deriva dalla lunghissima tradizione della horror space novel che ha nel concetto di nave-prigione uno dei suoi tropi più famosi e sfruttati.

La storia prende piede nel 2093; il pianeta Terra sta diventando inabitabile e l’unica speranza è guardare allo spazio. L’astrofisico Karl D’Branin, interpretato da Eoin Macken (Merlin), è alla guida di una spedizione scientifica sulla nave Nightflyer che ha l’obiettivo di stabilire un primo contatto con altre forme di vita, nell’ottica di scoprire nuove tecnologie energetiche. Insieme a lui l’equipaggio è composto dal misterioso ed elusivo capitano Roy Eris (David Ajala, Supergirl), dalla psicologa Agatha (Gretchen Mol, Seven Seconds), dallo xenobiologo Rowan (Angus Sampson, Fargo), dalla risoluta Melantha (Jodie Turner-Smith, The Last Ship) e da Lommie (Maya Eshet, Teen Wolf), capace di collegarsi alla nave e di comunicare con essa attraverso un neuro-impianto. A rendere meno sicura la traversata nel vuoto spaziale ci pensa il trasporto di Thale (Sam Strike), un L-1 – termine con cui vengono indicati i telepati – discriminato e temuto per i suoi poteri ma essenziale alla riuscita della missione.

Nightflyers – 1x01 All That We Left BehindSe alla base del progetto non si possono certo individuare fondamenta originali, anche al termine della visione di “All That We Left Behind” le cose non migliorano. Sembra che Nightflyers sia stato concepito per essere un prodotto estremamente derivativo, figlio – come già accennato – dei capisaldi del genere a cui fa riferimento e più in generale di un’eredità culturale cinematografica lunga quasi un secolo. Dove a livello visivo, per esempio, c’è molto 2001: Odissea nello spazio – le scene a gravità zero e le riprese degli interni della nave non lasciano dubbi sul fatto che il regista Mike Cahill lo consideri il suo film preferito –, a livello narrativo la trama non si discosta più di tanto dal classico copione della casa infestata, con i personaggi tormentati da presenze spettrali, a volte legate alle loro background stories, e un’entità maligna non specificata che prova a ucciderli. Oltretutto, il plot che sottende questo pilot è piuttosto lineare – se si esclude un flashforward come cold open – e risponde alle esigenze di una qualunque storia horror che non voglia assolutamente provare a intraprendere strade nuove, come invece per esempio ha ben fatto recentemente The Haunting Of Hill House, che pure partiva da un’idea di base tutt’altro che originale.

Il vero problema del pilot – e apparentemente di tutta la serie – è una scrittura che si adagia sulla banalità delle situazioni che crea, non lasciando scampo all’incredibile prevedibilità di quello che accadrà dopo. Ad ogni jump scare ne seguirà un altro, in una consecutio che quando comincia ad essere predominante sul lavoro di world building – più o meno dalla metà dell’episodio – è snervante e fastidiosa. Paradossalmente potrebbe essere un lavoro ancora meno valido del già poco convincente Origin, serie di Youtube Red partita meno di un mese fa e basata sulla stessa idea di Nightflyers; in quel caso la narrazione lostiana, caratterizzata da un’alternanza tra il presente sull’astronave e i flashback relativi ai protagonisti, riesce perlomeno ad offrire un legame empatico con i personaggi, pur rimanendo ad un livello di intrattenimento davvero poco valido.

Nightflyers – 1x01 All That We Left BehindNonostante la scarsissima sostanza della trama horror, in “All That We Left Behind” ci sono degli elementi meritevoli di considerazione. La costruzione del mondo narrativo in cui è ambientata, essenziale per uno show di fantascienza, è uno di questi: pur essendo fornite ben poche informazioni la dinamica che porta gli esseri umani a diffidare dei telepati– e alle volte a disprezzarli – è interessante e si spera possa essere uno degli elementi che verranno affrontati. Allo stesso modo il livello tecnologico raggiunto dall’umanità è ben rappresentato dalle macchine che permettono di rivivere i ricordi, ben mostrate in una delle scene iniziali – forse la migliore dell’episodio – nella quale il flashback di Karl a cui sembra si stia assistendo si trasforma in un prodotto di tale macchinario. Insomma, piccoli spunti che rendono un minimo interessanti le possibilità di espansione di questo universo narrativo.

La valutazione del lato produttivo del progetto pone, invece, in evidenza un’ambiguità di fondo: da una parte c’è uno sforzo economico notevole, grazie al quale gli effetti speciali e il setting sono resi molto bene così come le scene d’azione; dall’altra il cast non è decisamente all’altezza. Pur mancando nomi altisonanti – la tendenza della televisione contemporanea avrebbe imposto un attore di grosso calibro, come ha fatto per esempio Hulu con The First – ci si aspettava sicuramente meglio dai protagonisti, seppure siano penalizzati da dialoghi poco ispirati e da una scrittura non brillante.

Premettendo che chi scrive non ha letto la storia a cui la serie si ispira – pur essendo estimatore del Martin scrittore – non è possibile fare un parallelo tra la versione letteraria e quella televisiva di Nightflyers, ma solo giudicare quanto Daniel Cerone, showrunner della serie, e Jeff Buhler, alla sceneggiatura di questo pilot, ci presentano. Al netto del primo dei dieci episodi di cui è composta la stagione – che andranno in onda quasi quotidianamente su SyFy nella prima metà di dicembre – la valutazione è, dunque, estremamente negativa. Nightflyers si pone sulla scia di quella produzione televisiva e cinematografica che, a partire dal grande successo di Alien  del 1979 e dal consolidamento di una formula vincente, pensa di poter riprodurre in eterno le stesse dinamiche narrative, senza aggiungere nulla di nuovo al genere fantascientifico e tantomeno a quello horror.

Voto: 5

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Informazioni su Davide Tuccella

Tutto quello che c'è da sapere su di lui sta nella frase: "Man of science, Man of Faith". Ed è per risolvere questo dubbio d'identità che divora storie su storie: da libri e fumetti a serie tv e film.

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