Roswell: New Mexico – 1×01 Pilot


Roswell: New Mexico - 1x01 PilotCausa l’elevatissimo numero di serie che ormai ci circondano (ci soffocano), è difficile già decidere quale sia il trend della nuova stagione seriale o anche fare un minimo di schematizzazione, però la sensazione più forte in questo preciso momento è che ci sia una grande concentrazione di coccole per i neo-trentenni, per i millennial che ormai iniziano ad invecchiare ma che hanno ancora ben in mente cosa guardavano quando non si rendevano esattamente conto di essere giovanissimi. Vedi, appunto, il reboot di Roswell, ora Roswell: New Mexico.

Certo, il proprio punto di vista tende sempre a rendere faziosi e a far scegliere inconsciamente quello che ci è familiare, ma tra Netflix che decide di distribuire Gossip Girl proprio mentre finalizza l’acquisto di You (ricordiamolo: stesso protagonista), di distribuire la prima stagione di Riverdale (e speriamo arrivino anche le altre), di non liberarci da quella droga che è Gilmore Girls, Prime Video di Amazon che ormai già da tempo ha sfoderato la vecchia e indimenticata arma Dawson’s Creek, ma anche Teen Wolf ed Heroes, sentirsi circondati è fin troppo facile. E ovviamente è inutile dire che Roswell non poteva di certo mancare all’appello.

Roswell: New Mexico - 1x01 PilotIn attesa che qualche piattaforma in streaming compri la prima versione, The CW ormai non fa nulla per caso e aveva già da tempo ordinato il  reboot della serie del 1999, che aveva come protagonisti Shiri Appleby nel ruolo di Liz Parker, Jason Behr come Max Evans e Katherine Heigl ad impersonare l’altezzosa Isabel Evans – giusto per citare i più famosi. Nella serie ideata da Jason Katims, stessa mente responsabile di buona parte della sceneggiatura di Friday Night Lights e dell’intera Parenthood, i protagonisti andavano al liceo, avevano sedici anni (anche se la maggior parte degli attori ne aveva molti di più e i truccatori non sapevano proprio nasconderlo) e buona parte delle loro fisime erano legate al sesso, al bigottismo della piccola città di provincia, a insicurezze fin troppo grandi per quell’età e alla ricerca costante di un amore bello, disperato e romantico. E quando hai sedici anni – o anche meno – e ti senti in totale sintonia con quei personaggi, molti di quei drammi tornano a boomerang sul pubblico, che non può far altro che interiorizzarne sia le fissazioni che i ragionamenti e, nel peggiore dei casi, anche le discutibili scelte di make-up e outfit.

Quindi non sarà un caso se, nel momento in cui viene deciso di farne un reboot esattamente vent’anni dopo, quegli stessi protagonisti vengono fatti crescere di un decennio e portati oltre la soglia dei venticinque anni e pericolosamente vicini ai trenta, ma ancora congelati con gli amori inespressi del liceo, costretti da qualche forza del destino a tornare sui propri passi e fare ritorno nella città natale. Giustamente, la CW ha capito che il target di pubblico che avrebbe sicuramente visto la serie è appunto composto dai trentenni o quasi nostalgici delle loro cotte adolescenziali, che, dopo aver passato un decennio a fare gli intellettuali convinti di occuparsi di cose molto più serie, si trovano a vivere la disillusione dei propri sogni o convinzioni, come la nuova Liz protagonista.
Roswell: New Mexico - 1x01 PilotLa faccia sempre sul punto di piangere di Shiri Appleby, all’epoca, era parte integrante di un personaggio pensato sia implicitamente che – ancora di più – esplicitamente come una novella Giulietta di Shakespeare dove la versione Montecchi/Capuleti si trasformava molto banalmente in umano/alieno (sì, Twilight è arrivata dopo, spiace dirlo). Qui Liz è diventata Liz Ortecho (Jeanine Mason), di origini messicane, volata via da Roswell dopo la morte della sorella sia per il dolore del lutto che per fare la scienziata, ora tornata per motivi soprattutto economici. Con il suo ritorno si inaugura quindi Roswell: New Mexico.

Questo “Pilot” mischia sapientemente il pilot del primo Roswell con una situazione personale dei vari personaggi invece molto simile alle ultime due stagioni degli anni ’00, quando ad esempio Isabel (ora: Lily Cowles) si è già sposata, Max (ora: Nathan Dean Parsons) ha un lavoro e Micheal (ora: Michael Vlamis), il terzo alieno, continua a non uscire dalla condizione di ragazzo difficile e non riesce ancora a trovare un suo posto nella società. E come è giusto che sia, in questa nuova versione c’è anche la storia omosessuale, che scardina l’allora coppia Michael & Maria, che faceva da contraltare a quella protagonista di Liz & Max: da un lato i drammi erano legati soprattutto alla parte maschile della coppia, che faticava appunto a trovare una conciliazione tra un’esistenza che doveva sembrare normale ed una irrequietezza interiore che non riusciva a farlo legare ad altri esseri umani; mentre per gli altri due, tutto girava intorno all’amore contrastato dagli eventi, ma sempre con la piena consapevolezza di voler stare insieme. Non mancano ovviamente all’appello anche gli altri due co-protagonisti, Alex (allora interpretato da Colin Hanks, ora da Tyler Blackburn) e Kyle (Michael Trevino), sempre nei ruoli dell’amico e dell’ex fidanzato, figlio dello sceriffo della città che, almeno nella prima stagione del vecchio Roswell, aveva il ruolo del villain. Per dare un altro afflato di novità rispetto al passato, c’è anche il mistero della morte di Rose Ortecho, sorella di Liz, di cui ovviamente tutti i personaggi continuano a parlare e che presumibilmente ci accompagnerà per diversi episodi.

Roswell: New Mexico - 1x01 PilotAl netto di questi primi quaranta minuti in cui non è possibile fare l’esercizio mentale di comparazione con la creazione di Katims di vent’anni fa, Roswell: New Mexico sembra andare sul binario giusto per emozione, sentimento e mistero, un mix vincente e avvincente, dove però la quota affetto ha un peso specifico molto importante. Andare avanti con gli episodi significherà capire quanto il nuovo assetto possa stare in piedi da solo, senza la necessità di doverlo prendere solo come mera operazione “nostalgia”. Dietro la scrittura della serie, c’è la poco più che trentenne Carina Adly Mackenzie, conosciuta soprattutto per aver lavorato a The Originals, che decide già in questo primo episodio di prendere in mano moltissimi elementi di Katims, perciò è sensato aspettarsi che anche il lato family drama sarà molto presente, un territorio pericoloso e dove fare del finto perbenismo è la minaccia più viva che ci sia. A questo si unisce anche la volontà di ambientarlo in New Mexico, che dà alla serie un colore sociale e politico con altrettanto potenziale, sia in negativo (banalizzare) che in positivo (un racconto che tenga presente anche l’attuale realtà politica).

Ogni volta che esce la notizia di un qualche rifacimento, nella mente di molti spettatori la domanda istantanea è “ma ne avevamo davvero bisogno?”. Forse no, ma se anche si configurasse come un ennesimo teen-drama-non-più-tanto-teen che parte dalle ceneri di un’altra cosa per rivitalizzarla in maniera intelligente, allora Roswell: New Mexico avrebbe vinto la sua scommessa e annullato la necessità della domanda di cui sopra. E per il momento, nonostante l’elevato numero di montaggi musicali che effettivamente fanno molto anni ’00, le premesse per andare avanti ci sono tutte.

Voto: 7

 

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Informazioni su Sara De Santis

abruzzese per nascita, siciliana/napoletana per apparenza, milanese per puro caso e bolognese per aspirazione, ha capito che la sua unica stabilità sono netflix, prime video, il suo fedele computer ed una buona connessione internet

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