The Outsider – 1×01 Fish in a Barrel


The Outsider - 1x01 Fish in a BarrelPassano i decenni, e con loro le forme espressive della serialità televisiva, ma ancora oggi quando parliamo di crime drama di prima fascia non possiamo non prendere HBO come punto di riferimento. Fin dai tempi di The Wire l’emittente televisiva americana ha sempre cercato di imporsi come punta di diamante nella rappresentazione sul piccolo schermo della lotta al crimine, aggiornando sempre le regole del genere con le nuove evoluzioni del medium, come dimostrato dalle derive esistenzialiste di True Detective e The Night Of, miniserie di Richard Price piombata come un fulmine a ciel sereno nell’estate seriale del 2016. Ed è proprio a Price, storico collaboratore di un altro genio televisivo come David Simon, che HBO si affida per The Outsider, serie tratta da un romanzo di Stephen King che ha l’ambizione di cambiare nuovamente la faccia del true crime ibridandolo con il racconto soprannaturale.

Nella cittadina di Cherokee City, Georgia, il detective Ralph Anderson (Ben Mendelsohn) indaga sul caso peggiore che gli sia mai capitato: il brutale omicidio dell’undicenne Frankie Peterson, vittima di sevizie e brutalità inimmaginabili. Un caso così scioccante va risolto in fretta per tranquillizzare l’opinione pubblica, ma per il detective diventa da subito una questione personale, una vendetta da consumare ad ogni costo. Gli indizi e le testimonianze raccolte portano tutti ad un solo nome: Terry Maitland (Jason Bateman), allenatore della squadra di baseball e cittadino benvoluto dalla comunità. Ralph parte subito alla carica per fare giustizia e arresta Terry di fronte all’intera cittadinanza per impartirgli una punizione esemplare, ma il suo gesto eclatante è il primo passo per una discesa agli Inferi dell’intero paese, e un’indagine apparentemente risolta in partenza si rivela presto ben più complessa e inquietante del previsto.

Nella prima mezz’ora di “Fish in a Barrel” possiamo notare subito come il cuore tematico della storia tocchi due argomenti molto cari a Richard Price: le storture congenite del sistema giudiziario americano e l’innata propensione dell’opinione pubblica verso i giudizi sommari. Proprio come in The Night Of, quando gli ingranaggi della giustizia cominciano a muoversi Terry rimane sempre nella posizione di colpevole fino a prova contraria, individuo alla mercé di un sistema tutto proteso a punire i suoi bersagli piuttosto che a cercare la verità dietro ai crimini commessi. Correttezza e imparzialità sono opzioni non contemplate, e il detective Anderson è il primo mosso più da istinto personale che dal senso del dovere: sul suo capo aleggia lo spirito del figlio Derek, morto di cancro anni prima e allievo di baseball di Terry in passato, e la sua sete di giustizia appare come una rivalsa verso l’ingiustizia divina che gli ha strappato il figlio dalle braccia. È uno scenario umano infestato dalle privazioni e dal lutto quello che The Outsider vuole mettere in scena, una comunità pronta a gettarsi sulla prima vittima sacrificale che capita per colmare il vuoto dentro di sé, inconsapevole degli esiti (auto)distruttivi di tale condotta.

The Outsider - 1x01 Fish in a BarrelL’anima crime della serie si regge dunque su fondamenta solide e ben collaudate, ma è nella seconda parte dell’episodio che la storia comincia a cambiare registro e a trovare affinità con la mitologia del Maestro del Brivido. Terry è stato visto da almeno tre persone diverse con tracce di sangue su tutto il corpo e una telecamera di sorveglianza lo ha ripreso la notte del delitto, quasi come l’uomo volesse essere visto a tutti i costi dai suoi inseguitori; ma allora com’è possibile che l’uomo sia stato visto e ripreso da più testimoni a parecchie miglia di distanza da Cherokee City? L’idea dell’arresto in flagrante diventa dunque un’arma a doppio taglio, la condanna sembra sempre meno certa e una pubblica accusa di diffamazione rischia di piombare addosso a Ralph per mano dell’avvocato di Terry (Bill Camp, già apparso proprio in The Night Of).

Per i fan di Stephen King il primo collegamento mentale porterà certamente a La metà oscura, racconto portato sullo schermo da George A. Romero in cui il protagonista si ritrovava a dover fare i conti con il proprio pseudonimo malvagio; al di là della soluzione del mistero, però, gli archetipi kinghiani emergono all’interno della storia senza prendere il sopravvento, ma anzi fondendosi alla perfezione con l’approccio duro e diretto di Richard Price. La provincia assurta a luogo origine del Male assoluto, le imprevedibili pulsioni violente della massa e l’oscurità celata dietro alla maschera della rispettabilità: tanta carne al fuoco in una singola ora di televisione gestita con mano salda e decisa nel creare una specifica atmosfera e un senso di confusione strisciante che accompagna lo spettatore dall’inizio alla fine. Oltre agli evidenti meriti degli autori sopracitati, è necessario però soffermarsi sul prezioso lavoro fatto da Jason Bateman, qui nella tripla veste di attore, regista e produttore esecutivo.

The Outsider - 1x01 Fish in a BarrelCon un percorso similare a quello di Matthew McConaughey post True Detective, anche l’attore newyorchese sembra aver trovato finalmente la strada della rivalutazione artistica, forte anche del successo agli Emmy con Ozark. Non solo la sua interpretazione è perfetta nel ritrarre un individuo apparentemente insospettabile avvolto da un’oscurità impercettibile e crescente, ma anche il suo sguardo dietro la macchina da presa è perfetto nel trasformare un racconto thriller in un dramma di interni, con lente e inesorabili carrellate che esaminano come un microscopio il disfacimento di una comunità messa a confronto con un’atrocità imponderabile. Il 2020 in casa HBO non poteva aprirsi in maniera migliore con una serie che scava a fondo nelle tradizioni del genere ma non ha paura di spingersi più in là e gettare lo sguardo su quelle tenebre che hanno fatto la fortuna di un maestro come Stephen King. Forte di un ensemble artistico in stato di grazia, The Outsider mira subito a ritagliarsi uno spazio di peso nelle classifiche di gradimento del nuovo anno seriale, grazie a una narrazione di rara potenza che si prende il suo tempo per irretire lo spettatore fino a non lasciargli più scampo.

Voto: 8½

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