L’Amica Geniale – 2×03/04 Scancellare & Il Bacio


L'Amica Geniale - 2x03/04 Scancellare & Il BacioL’Amica Geniale continua con questi due episodi il bellissimo racconto di Lila e Lenù, riuscendo a migliorare di volta in volta la messa in scena e, in alcune scelte, anche a superare la verbosità di certi passaggi del romanzo di Elena Ferrante. E il merito non è tanto della sceneggiatura, a cui collabora la stessa autrice assieme a Francesco Piccolo principalmente, ma grazie a scelte registiche efficaci e ficcanti, soprattutto nel secondo episodio di questa doppietta – “Il Bacio”.

La regia di “Scancellare” è invece di Saverio Costanzo che, anche se non è necessario ripeterlo, oltre ad essere l’ideatore della serie è sicuramente un ottimo regista, mai banale o scontato nella sua direzione, seppur colpevole di alcune ingenuità come accaduto e sottolineato per la scena dello stupro. In questo caso invece, complice una puntata fondamentale dal punto di vista narrativo, non c’è nessuna sbavatura ma soprattutto nella prima parte la macchina da presa riesce a rendere perfettamente l’importanza del momento in cui Lila distrugge e ricompone la sua odiata foto in abito da sposa. Quella gigantografia è per la ragazza il simbolo della sua “oggettificazione”, la prova lampante della sudditanza dei Carracci e dei Cerullo ai soldi dei Solara: così, senza sapere nulla di arte contemporanea, Lila si arma di trincetto e ritagli di giornale per fare del “décollage”, tecnica pittorica tipica della seconda metà del ‘900, resa famosa soprattutto da Mimmo Rotella, che prendeva cartelloni pubblicitari o locandine di film per distruggerli e rifarli da capo, facendoli diventare una cosa nuova, un manifesto nuovo. Il messaggio portato da quei cartelloni è ciò che l’artista vorrebbe idealmente combattere, perciò quella stessa materia diventa il primo e unico mezzo con cui combattere, innescando una sorta di autocombustione artistica. Non a caso, infatti, il quadro prenderà fuoco in assenza di Lila ma davanti agli occhi sbigottiti dei Solara e dei Carracci, che la additeranno come una strega. Al di là del simbolismo e dei significati anche popolari e superstiziosi che ha un passaggio del genere, il quadro che brucia, la potenza creatrice e distruttrice di Lila, sono la quintessenza del significato dell’Amica Geniale, il manifesto esplicito di chi e cosa è questa genialità. L’aborto spontaneo ne rappresenta il tassello finale.

L'Amica Geniale - 2x03/04 Scancellare & Il BacioLila è l’Angelica dell’Ariosto, il grande amore di Orlando, colei attorno a cui verte l’intera opera, e di cui Lenù non può che parlare, interpretare,  analizzare la forza, spettatrice privilegiata delle performance messe in piedi dall’amica, attratta anche lei come tutto il resto del mondo dalla sua innegabile intelligenza e bellezza. Lila è l’artista e Lenù ne è la diligente studentessa: più dell’infanzia, è nel racconto della loro adolescenza che diventa sempre più chiaro qual è la materia di cui si compone il rapporto tra le due amiche, fino a questo punto fatto di sincero riconoscimento l’una dell’altra. Il grande punto di svolta sarà la festa organizzata dalla professoressa di Lenù a cui Lila chiede di essere portata, desiderosa di conoscere quel mondo che a lei è stato negato pochi anni prima. Ma in mezzo a quelle persone sconosciute di Napoli centro, lontana dal rione in cui è rispettata, o meglio, temuta, Lila è disorientata, spaventata, si sente un pesce fuor d’acqua, e quella condizione la indurisce, fino a farle ferire deliberatamente la migliore amica. Forse è uno dei passaggi più belli e strazianti dell’intera tetralogia della Ferrante, che riesce a captare perfettamente quanto l’animo umano sia soprattutto il risultato dei condizionamenti esterni, qualsiasi essi siano: Lila è una benefattrice, aiuta con i soldi tanto odiati del marito le persone del rione, Elena compresa; ma senza mai davvero mettere in discussione le sue idee, succube molte volte della sua stessa logica, così stringente da diventare asfissiante persino per lei. Infatti nel momento in cui vede Lenù spiccare il volo senza di lei, essere a suo agio in quell’ambiente, tra quelle persone, quando si accorge che la sua amica del rione forse non ha più solo quel ruolo, Lila vuole e deve tornare indietro e, non a caso, il suo comportamento con Stefano sarà completamente diverso.

L'Amica Geniale - 2x03/04 Scancellare & Il BacioAd uno sguardo superficiale, il comportamento di Lila sarebbe facilmente criticabile, da bollare con la semplice parola “invidia”. Il rapporto tra le due donne è una sorta di elastico, fatto di interdipendenza e amore, ma anche di bugie e silenzi, però inscindibile. “Il Bacio” segna l’altro importante momento di svolta di questa amicizia, perché mette in mezzo all’equazione Lila-Lenù  il terzo e fondamentale tassello della saga, quel Nino Sarratore che diventa a tutti gli effetti uno dei protagonisti. Finora gli uomini che hanno gravitato intorno alle due ragazze, che fossero “i buoni” (Pasquale, Antonio) o “i cattivi” (i fratelli Solara, Stefano Carracci) sono sempre stati dei personaggi del contesto: per quanto concretamente abbiano rilevanza, abbiano fatto azioni che hanno determinato tanti momenti della vita di Lila e Lenù, li abbiamo sempre visti come di riflesso a loro due, attraverso gli effetti dei loro comportamenti. Nino Sarratore invece agisce sulla stessa linea delle protagoniste, la sua vita è compresa dentro quell’elastico e in un modo o nell’altro ne fa parte. Nino è l’altro essere umano ad aver capito l’immenso che si nasconde dentro Lila, per lei prova la stessa attrazione intellettuale che prova Elena e in quel bacio che dà il titolo all’episodio trova il suo suggello carnale. Non sarà probabilmente un caso se a dirigerlo è Alice Rohrwacher la cui raffinata regia confeziona un vero e proprio gioiello, forse ancora più brava del cognato a rendere i sottili movimenti che si innescano tra Lila, Lenù e Nino, ma anche tra Pinuccia e Bruno.

L'Amica Geniale - 2x03/04 Scancellare & Il Bacio Come era già stato nella scorsa stagione, la scenografia estiva si sposta ad Ischia, l’isola che già un anno prima aveva ricongiunto Nino ed Elena e che aveva segnato inesorabilmente l’amore di lei per lui. Ma Nino è cieco verso questo amore, non riconosce appunto i sentimenti della ragazza per lui, distratto dalla politica, da se stesso, dalle sue parole, dalla sua immagine; il mondo intero però vede chiarissimo l’amore di Elena, che in alcuni momenti ha le stesse sembianze dell’amore che ha per Lila. Anche di Nino, Elena è una spettatrice, lo analizza, lo desidera ma non riesce a raggiungerlo, perché lui rimane in qualche modo inaccessibile; lui rappresenta l’amore che respinge,  una di quelle persone che si amano inutilmente, perché non si lasciano amare, non si lasciano attraversare dai sentimenti dell’altro. La grande differenza è che invece Lila brama l’amore di Elena, la desidera, la guarda e la analizza, ma fa il grande errore di volerla guidare, di volersi mettere un passo davanti a lei e così la distanza tra le due ragazze aumenta, si riempie di silenzi e di bugie, di gelosie inutili, che trovano le loro manifestazioni in libri portati in spiaggia o presi di nascosto, in esibizionismo della propria condizione di moglie così a buon mercato. Nel momento stesso in cui questo strano trio raggiunge la sua armonia, in quel bagno al mare, ecco che l’elastico della loro amicizia si distende al massimo sopportabile, al limite della rottura, al limite della tristezza, ed Elena, respinta dai suoi amori, si sente sola e forse per questo non riconosce l’amore di Nino per Lila. Su questo strano gioco di traslazioni, non a caso si staglia una pioggia battente, reale e sognata, proprio prima della mattina che Elena aspetta di passare con Nino; la pioggia è sull’isola, ma soprattutto dentro quella casa, sulle falsità che ha racchiuso, le frasi non dette e i drammi malcelati; è nella mente e nel cuore di Elena, copre il rapporto tra Rino e Pinuccia, tra Stefano e Lila, ma soprattutto tra Lila ed Elena che, nella bugia ultima in cui nega il suo amore per Nino, in un certo senso sembra rinnegare anche il suo amore per l’amica.

Insomma, questi due episodi confermano che la complessità di questa serie è potenzialmente infinita, intrisa di riferimenti, di bellezza, capace di trascinare dentro la storia fino a sentirsene parte, recuperando anche la capacità far partecipare emotivamente lo spettatore che si ritrova a fare il tifo, a schierarsi e scegliere i suoi beniamini.

Voto episodio 2×03: 8
Voto episodio 2×04: 8½

 

Informazioni su Sara De Santis

abruzzese per nascita, siciliana/napoletana per apparenza, milanese per puro caso e bolognese per aspirazione, ha capito che la sua unica stabilità sono netflix, prime video, il suo fedele computer ed una buona connessione internet

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