What If…? – 1×01 What If… Captain Carter Were The First Avenger? 2

L’animazione è stata per lunghissimi anni il vero punto di forza delle trasposizioni televisive della Marvel. Già a partire dalla seconda metà degli anni sessanta, a pochissimo tempo dalla loro apparizione nei fumetti, gli eroi creati da Stan Lee avevano raggiunto un ottimo successo sul piccolo schermo – basti pensare all’iconica serie di Spider-Man da cui arriva la famosissima sigla musicale. Si tratta di un successo che ha probabilmente visto l’apice verso la fine del secolo scorso, sempre con l’Uomo Ragno in prima fila ma anche con gli X-Men, in un periodo in cui al cinema le versioni in carne ed ossa dei supereroi Marvel collezionavano un flop dietro l’altro. Trent’anni più tardi, l’MCU ha cambiato questa tendenza, e dopo aver rivoluzionato il mondo del cinema con il suo universo narrativo interconnesso e essere riuscito a fare breccia anche nella serialità televisiva, con What If…? lo studio di Kevin Feige torna in un certo senso alle origini animate della Marvel.

Come spesso accade con il Marvel Cinematic Universe, il punto di partenza di questo progetto trova le basi nella vastissima libreria della “casa delle idee”. Nello specifico si tratta dell’omonima serie What If…?, apparsa per la prima volta sugli scaffali nel 1977 con il numero “What If Spider-Man had Joined the Fantastic Four?”, che si immagina come sarebbero potute andare diversamente le cose all’interno dell’universo narrativo. Restando in linea con quanto fatto dai Marvel Studios in questi anni, l’omonimo progetto Disney+ non è però un semplice adattamento.

Invece di prendere storie già viste su carta, la serie gioca con quanto raccontato in questi tredici anni sul grande schermo. Nel caso di questa prima puntata, What If…? parte da quello che è cronologicamente (per ora) il primo film dell’MCU, Captain America: The First Avenger, e si chiede che cosa sarebbe successo se, al posto di Steve Rogers, fosse stata Peggy Carter a prendere il siero del dottor Herskine; il tutto visto attraverso gli occhi dell’Osservatore – interpretato da Jeffrey Wright –, una figura apparsa per la prima volta nel 1963 nel tredicesimo numero dei Fantastici Quattro, e che faceva da narratore anche nella versione cartacea di What If…?.

La scelta di raccontare questa storia alternativa di Peggy Carter si rivela da subito molto azzeccata. L’agente inglese è emersa già nel 2011 come uno dei personaggi secondari più amati e meglio riusciti del Marvel Cinematic Universe, tant’è che l’è stata pure dedicata la serie TV con Agent Carter (non considerata canon, anche se Jarvis è apparso in Avengers: Endgame). Peggy non perde nemmeno un po’ del suo carisma nella versione animata, merito anche dell’ottima interpretazione di Hayley Atwell, che torna a rivestire i panni dell’agente.

La scrittura di A.C. Bradley – autrice anche per la serie di prossima uscita Ms. Marvel – fa un buon lavoro nel ricreare lo stile del film del 2011 che a sua volta si ispirava in parte al cinema degli anni ’40, anche se non sempre al meglio, soprattutto per quanto riguarda la sfera comica che in alcuni casi non funziona. Inoltre, nonostante la bravissima Atwell, non tutti gli attori (in molti riprendono i loro ruoli originali, come Sebastian Stan e Dominic Cooper) risultano azzeccati nelle loro controparti animate, complice il fatto che le esigenze recitative di questo genere sono molto diverse. Un altro piccolo neo che emerge, dettato principalmente dalla limitata durata delle puntate e non tanto dalla qualità della scrittura, è che molti dei momenti che dovrebbero avere un certo peso emotivo, non hanno tempo a sufficienza per avere l’effetto sperato, risultando dunque affrettati. In una dinamica narrativa che cerca di riproporre tanti degli eventi principali di Captain America: The First Avenger declinandoli dal punto di vista di Peggy, il fatto che la controparte seriale duri solo trenta minuti rende inevitabile che questo accada.

Sul fronte registico, Bryan Andrews – uno che nell’animazione bazzica da molti anni e che ha collaborato anche con Genndy Tartakovsky – fa uno splendido lavoro, soprattutto nelle scene d’azione che, libere da alcuni limiti tipicamente legati alle produzioni live action e complice una splendida animazione, offrono sequenze a dir poco spettacolari. Per quanto riguarda i momenti più intimi, lo stile visivo sembra invece limitare il risultato finale a causa di un’espressività dei volti non sempre perfetta. Questi limiti, però, non risultano troppo pesanti e non interferiscono – se non raramente – con il godimento della visione.

Per quanto riguarda gli aspetti puramente narrativi, il fatto che questa serie non sia strettamente legata alla timeline principale dell’MCU – anche se si tratta di un prodotto canon – permette a What If…? di liberarsi di quelle costrizioni che nascono nel momento in cui si fa parte di un grande racconto condiviso, una possibilità che viene sfruttata molto bene in “What If… Captain Carter Were The First Avenger?”. Sarà interessante vedere se questa struttura antologica della serie cambierà, portando magari a un episodio corale in cui i vari protagonisti delle diverse puntate si uniranno contro un unico nemico. È lecito pensare che alcuni elementi presenti in What If…? facciano il loro esordio anche in live-action, una dinamica che peraltro è già avvenuta nei fumetti, come nel caso di Jane Foster che prima è stata protagonista di “What If…Jane Foster Had Found the Hammer of Thor?” e poi, nel 2015, ha davvero impugnato il famoso martello e vestito i panni della divinità norrena.

In definitiva, What If…? parte con il piede giusto, un viaggio nel mondo dell’animazione che promette una serie di avventure in grado di sfruttare al meglio il potenziale dell’universo narrativo Marvel – non senza qualche piccolo e trascurabile difetto –, nella speranza che il fedelissimo pubblico che segue il percorso dell’MCU da più di un decennio, non snobbi questo prodotto semplicemente per lo stile scelto, un errore commesso con Star Wars.

Voto: 7 ½