Guardando i cinque nuovi episodi che compongono la seconda stagione di Tiger King, la prima cosa che ci viene in mente è il marzo del 2020, quando gran parte dell’umanità era costretta a stare chiusa in casa per rallentare l’avanzamento della pandemia da Covid-19 appena scoppiata. L’arrivo della docuserie Tiger King, targata Netflix, è stata la distrazione di cui tanti avevano bisogno. Ora però, nel novembre del 2021, con la pandemia che ancora miete vittime ogni giorno, l’arrivo di Tiger King 2 acquista tutt’altro sapore e iniziamo a domandarci se, magari, non ci fossimo sbagliati sin dall’inizio ad appassionarci così tanto a questi personaggi.
Alla fine della prima stagione di Tiger King, Joe Exotic, proprietario di un parco di grandi felini nell’Oklahoma, YouTuber e candidato presidenziale fallito, era stato condannato a ventidue anni di prigione federale per aver commissionato l’assassinio della sua nemesi, Carole Baskin, conosciuta per essere la proprietaria di un altro parco di grandi felini in Florida e attivista per i diritti degli animali. I primi sette episodi ci hanno raccontato la storia della vita eccentrica di Joe Exotic, ogni episodio rivelava un nuovo terribile fatto che ha caratterizzato la vita del nostro protagonista, re incontrastato del suo parco e dei suoi grandi felini: partendo da incidenti che hanno lasciato mutilato un membro del suo staff, passando per le continue battaglie con i media e con la legge, concludendo con il suicidio del suo giovane marito, morto per errore. Questo è ciò che ci è stato raccontato e inevitabilmente è su questi eventi che fondiamo le nostre aspettative per il nuovo ciclo di episodi, che non si basano sulla qualità del prodotto, ovviamente, ma sulla quantità di colpi di scena e eventi choc ad ogni puntata.
Tiger King 2 ha un problema che spesso accompagna i sequel dei documentari di successo: sta cercando di sopravvivere grazie al ricordo e al successo della prima annata, così come fecero – riuscendoci – numerosi podcast, speciali televisivi, serie di video su YouTube, che però uscirono a ridosso della messa in onda della serie originale. Dal marzo del 2020 sono passati quasi due anni e ora Joe Exotic è in prigione, quindi non ci sono nuove scene che lo ritraggono nella sua stravagante quotidianità. Il primo episodio aggira questo problema approfondendo la sua infanzia, raccontando il lutto familiare che ha subito e la sua esperienza di giovane gay nel sud contadino degli Stati Uniti, cercando in qualche modo di giustificare il suo narcisismo con tutto quello che ha dovuto passare. Anche Carole Baskin non è più protagonista della stagione come lo era stata nella prima annata, dato che ha rifiutato di partecipare direttamente ai nuovi episodi; è comunque presente grazie ai numerosi video caricati da lei stessa su YouTube e riproposti negli episodi due e tre, in cui la donna legge passi dai sui diari personali. Queste clip sono l’espediente con cui si parla di uno dei grandi temi non risolti della prima annata dello show, cioè la misteriosa scomparsa di Don Lewis, ex marito di Carole. Si indaga ulteriormente sulla sua scomparsa: sarà scappato in Costa Rica con le sue numerose amanti e i soldi della sua attività? Sarà stato ucciso della moglie stanca dei suoi comportamenti e dato in pasto alle sue tigri? O c’è un’altra spiegazione? In quello che è lo stile di tutta questa seconda annata dello show, l’analisi della vita e della morte di Don Lewis scende in una palude di volgari dicerie – proprio come la palude in cui si immergono un gruppo di anziani fan dello show convinti di trovare i resti dell’uomo –, dando voce a personaggi senza un filo di credibilità che fanno affermazioni non verificabili relative ad aerei privati, rapporti con la malavita e furgoni pieni di armi.
I registi Eric Goode e Rebecca Chaiklin stanno chiaramente raccogliendo le ossa del loro Tiger King, già spolpato da chiunque volesse racimolare qualche visualizzazione online o in TV, e cercano di riproporcele come se ci fosse ancora del materiale interessante da mostrarci. Il risultato è un cambio di genere: da docuserie Tiger King 2 è diventato un reality show, e i concorrenti sono i protagonisti secondari che hanno colorato le vite di Joe Exotic e Carole Baskin. Ciò che ci viene veramente raccontato è la loro reazione alla fama improvvisa che li ha investiti all’inizio dello scorso anno, ed è innegabilmente avvincente vedere i creatori dello show incoraggiare questi personaggi grotteschi a fare di peggio per sentire ancora sulla loro pelle il caldo dei riflettori.
Proprio per questo la seconda stagione abbandona ogni carattere d’inchiesta e si butta a capofitto nella cronaca rosa, nel gossip, senza mai, però, cambiare il tono del racconto; la nuova stagione continua a prendersi troppo sul serio, e pensa di farci credere in questo modo che il lavoro di ricerca sulle fonti e la ricostruzione della verità segua ancora un senso logico. È chiaro sin da subito, però, quanto il lavoro che è stato fatto sia imbarazzante e manchi di qualsiasi etica, e quanto le ricerche siano basate su dicerie, illazioni, accuse dirette fatte a personaggi che neanche compaiono attivamente nello spettacolo. Il fine ultimo non è più scoprire quale sia la verità, ma è il viaggio stesso che si intraprende per trovarla, e si vuole farlo durare all’infinito – con accuse senza fondamento; con il ribaltamento continuo degli eventi; con l’introduzione di nuove voci estranee ai fatti – per provare a conquistare altro tempo, o più banalmente una nuova stagione, per rispondere alle decine di domande che mai saranno risolte.
Tiger King 2 ci fa riflettere non solo sui protagonisti veri e propri di queste vicende, che si atteggiano e vengono trattati come delle celebrities, ma anche su noi stessi in quanto pubblico: il tiger kingdom, composto dai fan e dai sostenitori di Joe Exotic, entra a tutti gli effetti nella storia, influenzando il modo in cui i cinque episodi della seconda stagione dello show si dipanano. Gran parte delle energie dei due autori è stata spesa nel tentativo di raccontarci quanto la prima annata di Tiger King sia stata amata dal pubblico e quanto questa storia abbia smosso le coscienze di una larga fetta di persone, che ora vediamo davanti allo schermo nei ruoli più disparati. Con Trump in carica, i sostenitori di Exotic hanno provato anche a cogliere l’opportunità di fare appello al Presidente per chiedere la grazia – ed era proprio il tipo di cosa che ci saremmo aspettati da loro. Mentre Trump esortava i suoi elettori a rifiutare il risultato delle elezioni del 2020, vediamo i sostenitori di Exotic andare in piazza con striscioni a tema, ignari dell’importanza storica di quei momenti a cavallo tra il novembre e il dicembre del 2020. Slogan urlati e pochi altri contenuti sono la cifra che contraddistingue queste persone, profondamente influenzate da un modo di fare giornalismo superficiale e sensazionalistico, e con la necessità di trovare idoli da sostenere, in questo caso Joe Exotic, che, nonostante la condanna per aver orchestrato l’assassinio di Carole Baskin, viene ritratto come un martire da salvare.
Se non fosse stato chiaro che prodotto fosse Tiger King, è palese cosa sia diventato ora: la caricatura di una docuserie, il manuale da non seguire per fare un’inchiesta di qualsiasi genere che voglia sembrare seria e credibile. Eric Goode e Rebecca Chaiklin hanno avuto il grande pregio di farci capire che la fama di un prodotto, a volte, è controproducente, e che, se non si hanno nuove cose da raccontare, è difficile creare una notizia dove la notizia non c’è – in Tiger King 2 non c’era semplicemente niente di interessante da narrare. Per questi motivi il giudizio su questa annata è negativo; ci auguriamo che non si voglia più indagare su tutti i punti lasciati in sospeso e che, se proprio lo show avrà la fortuna di guadagnare un nuovo ciclo di episodi, si decida di farlo in modo finalmente serio.
Voto: 3
Sì, è stata proprio una brutta stagione senza capo né coda. Oltre quello che giustamente analizzi tu, a me è saltato all’occhio come la serie parli spesso di gente che vive nel comfort e si dedica a questi argomenti tipo gli animali esotici o indagare chi ha ucciso il primo marito di Carole Baskin per ammazzare il tempo. Insomma, la seconda stagione è praticamente un ritratto di problemi di lusso e decadenza