The Afterparty – 1×01 Aniq


The Afterparty - 1x01 AniqNata da un progetto di Chris Miller e Phil Lord del 2014 per un film inizialmente intitolato The Reunion, The Afterparty è una dramedy – molto più pendente sul versante comedy – di AppleTV+ sviluppata dal solo Miller che si inserisce nel fortunato filone investigativo del whodunnit, ovvero la struttura più nota del racconto giallo: un omicidio, un investigatore e una ristretta cerchia di sospettati tra i quali scovare l’assassino.

Si parte per l’appunto da questo presupposto con l’arrivo della detective Danner (Tiffany Haddish) sul luogo del delitto: la villa della vittima Xavier (Dave Franco), un giovane cantante e attore di successo, che viene ritrovato morto dopo essere caduto dal balcone a picco sulla scogliera. La Danner ci mette poco a capire che si tratta di omicidio e ha poche ore per risolvere il caso interrogando i sospetti nella villa prima che il caso venga affidato ad un collega. Il pretesto che riunisce i personaggi é, come da titolo, il party che segue la reunion di una classe di liceo; i protagonisti si incontrano nuovamente dopo molti anni, portando a galla rimorsi, rancori e non detti, cosa che emergerà man mano nel corso delle indagini. La struttura narrativa è quella di procedere per flashback, nei quali ognuno dei personaggi racconta alla detective il proprio punto di vista sulla vicenda e, così facendo, contribuisce a mettere in scena i pezzi per ricomporre il puzzle.

The Afterparty - 1x01 AniqIl primo punto di vista che viene raccontato, e che dunque funziona anche da pilot, è quello di Aniq (Sam Richardson), un ragazzo che di professione progetta escape-room e che è molto innamorato di una sua ex compagna, Zoe, anche lei invitata al party finito in modo tragico. La particolarità del racconto di Aniq, e anche la caratteristica più originale della serie, è quella di rendere ancora più soggettivo il punto di vista del personaggio, adattando la sua narrazione degli eventi a un genere specifico, in questo caso la rom-com, con tutti i colpi di scena tipici del caso. Già solo nel pilot, per dare un’idea, la volontà di spaziare tra i generi si mostra con un racconto – brevissimo – di un altro personaggio, Indigo (Genevieve Angelson), che viene messo in scena come un film sperimentale girato in bianco e nero e in 4:3.

The Afterparty si presenta da subito una serie che vuole decostruire le regole del genere di riferimento – il giallo – facendo leva sulle caratteristiche meta-televisive della sua narrazione; non per nulla Cristopher Miller ha costruito una carriera sulla sua abilità, insieme al collega Phil Lord, di prendere una storia e sovvertirne i canoni con trame articolate e ricche di ribaltamenti, personaggi sopra le righe e, più importante di tutto, la decisa convinzione che per fare ridere non bisogna mai prendersi troppo sul serio. In The Last Man On Earth, per esempio, era il genere apocalittico ad essere preso di mira, mentre in The Lego Movie l’adattamento cinematografico della popolare azienda di mattoncini prendeva tutti i trope del genere di avventura e li sovvertiva in modo geniale. Anche lo show di AppleTV+ si pone su questa scia e promette di ripagare in termini di risate e comicità intelligente oltre che di personaggi ben caratterizzati – per quel poco che si è visto finora.

Dal punto di vista visivo pare ci sarà da divertirsi, soprattutto grazie alla già citata struttura che vedrà cambiare il proprio genere di riferimento di episodio in episodio. Se nel pilot il racconto di Aniq è una commedia romantica caratterizzata da colori brillanti, musica che si accende nei momenti giusti, stati d’animo che si trasformano in condizioni metereologiche, la classica canzone cantata dal palcoscenico e molto altro, l’idea di non sapere cosa aspettarsi dai racconti degli altri personaggi aggiunge curiosità per il resto della stagione. Gli episodi della prima annata – in totale otto – sono tutti diretti dallo stesso Chris Miller, mentre la writers’ room è molto varia – un episodio è ovviamente co-scritto da Phil Lord.

The Afterparty - 1x01 AniqUn mistero che deve essere scoperto attraverso il racconto di narratori inaffidabili non è certo un’idea originale dalla quale partire per sviluppare una storia oggi, e questo è uno dei punti di domanda più grossi di The Afterparty: partendo da premesse così datate è ancora possibile costruire uno show che abbia qualcosa da dire nella televisione contemporanea? Se la serie riuscirà nell’impresa di saltare questo ostacolo potrebbe uscire vincitrice e regalarci un’ottima comedy investigativa, in caso contrario potremmo trovarci di fronte ad un prodotto che si dimentica troppo facilmente una volta terminato. Un altro punto a sfavore dello show è il minutaggio: una serie comedy che si spinge a più di 45 minuti per il suo pilot non aiuta alla fluidità della narrazione che, già in questo primo episodio, alle volte dà la sensazione di voler allungare troppo il brodo e indugiare sull’amore incondizionato di Aniq.

In definitiva possiamo dire che, a giudicare dal pilot, The Afterparty cattura l’attenzione di chi guarda e lo spinge a volerne conoscere di più. Più che la curiosità di scoprire chi è l’assassino (che comunque è un ottimo gancio per portare lo spettatore a proseguire la visione) ciò che attira maggiormente sono i caratteristici e pittoreschi personaggi che si sono riuniti la notte della morte di Xavier e la voglia di conoscerne il background e i punti di vista. Il finale di “Aniq”, poi, lascia intendere che la trama possa prendere due direzioni parallele, una ambientata nel “passato” – quella relativa ai racconti dei personaggi – e una nel “presente” – ovvero durante gli interrogatori.

Voto: 7


Informazioni su Davide Tuccella

Tutto quello che c'è da sapere su di lui sta nella frase: "Man of science, Man of Faith". Ed è per risolvere questo dubbio d'identità che divora storie su storie: da libri e fumetti a serie tv e film.

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