Nonostante il rapporto tra la quantità e la qualità dei prodotti seriali sfornati dai servizi di streaming negli ultimi tempi sia peggiore di quello che vorremmo, la speranza di trovare uno show che ci possa piacere rimane sempre alta e ci fa approcciare alle nuove proposte televisive con interesse e curiosità. È proprio con questo spirito che abbiamo accolto il nuovo drama di Prime Video dal titolo Night Sky, che ci ha regalato un trailer spaziale – nel vero senso della parola.
Lo show è una co-produzione americana tra gli Amazon Studios e Legendary Television (casa di produzione che tanto ha lavorato con la fantascienza; alcuni titoli recenti sono Lost in Space e The Expanse), ordinata da Amazon nell’ottobre 2020 con il titolo Lightyears, successivamente modificato in Night Sky. La serie, creata da Holden Miller e Daniel C. Connolly, racconta la storia di una coppia di coniugi che sta trascorrendo la vecchiaia insieme; Irene York (interpretata dal premio Oscar Sissy Spacek), insegnante di inglese in pensione, e suo marito Franklin York (interpretato dall’altrettanto premio Oscar J. K. Simmons), ex falegname, sembrano una coppia di anziani come tante, a tratti malinconici e sempre in lotta con il tempo che passa, ma in realtà nascondono un segreto che li ha seguiti per gran parte delle loro vite. Nello scantinato costruito nel giardino della loro casa, i due protagonisti tengono nascosto un portale che li trasporta su un pianeta misterioso e a prima vista inabitato; questo si capisce dai racconti che loro stessi fanno di quel luogo, visitato più di ottocento volte e sempre più frequentemente con il passare del tempo. Questo portale verso un altro mondo, che non ha mai causato problemi nelle loro vite, le rivoluzionerà grazie ad una lunga serie di misteri che inevitabilmente quel luogo si porta dietro.
Il pilot, dal titolo “To the Stars”, può essere descritto come un episodio introduttivo, capace di disegnare lo sfondo della storia, senza farci capire però cosa andremo a vedere nei restanti sette episodi che ci guideranno fino al finale di stagione. La costruzione di questo pilot è spiazzante e ci fa viaggiare su due binari paralleli che per definizione non dovrebbero incrociarsi mai – e così ci aspetteremmo –, ma che invece ben presto scopriamo non essere per nulla paralleli, dando vita a un prodotto che, almeno in questo primo stadio di visione, ci lascia sorpresi. Da un lato abbiamo il racconto indie di due anziani protagonisti che cercano di trovare l’equilibrio nel loro matrimonio minato dai problemi che la vecchiaia porta con sé; dall’altro abbiamo un drama sci-fi che include viaggi nello spazio, fuggiaschi che potrebbero essere degli alieni e tutta una serie di misteri che si dipanano lentamente. Come possono convivere due storie che non hanno nulla in comune l’una con l’altra? A questa domanda, probabilmente, si potrà rispondere solamente a stagione finita e, per ora, è una questione del tutto aperta.
Come detto in precedenza, “To the Stars” è un episodio esclusivamente introduttivo, aggettivo che non bisogna declinare solamente in un’accezione negativa; diversi sono i temi introdotti e alcuni di questi sono riusciti a destare un certo interesse: la cura dei propri cari, esperienze come la perdita e l’invecchiamento, sono tutte tematiche trattate nella premiere di questo drama nello stile indie già citato che contraddistingue anche altri show firmati Prime Video (si pensi per esempio a Transparent, I Love Dick, Homecoming). Anche l’inserimento dei personaggi secondari aiuta a tratteggiare l’universo narrativo in cui si svolgeranno le vicende piuttosto che raccontarci la storia vera e propria che, per il momento, sembra essere partita col freno a mano tirato. Incontriamo Denise (Kiah McKirnan), nipote dei due protagonisti, che torna a casa da Chicago ancora in crisi per la perdita del padre anni prima, e il vicino ficcanaso Byron (Adam Bartley), che cerca di sconfiggere la noia scoprendo i segreti che i York tengono nascosti da anni; tutto lo spazio dedicato ai personaggi secondari ci fa fare dei viaggi emotivi che, per ora, tolgono il focus dalla storia vera e propria, senza arricchirla.
Il tempo per dare peso a tutto ciò che è stato introdotto in questo primo episodio non manca e in quest’ottica si capisce perchè la storyline sci-fi abbia meno spazio nell’episodio rispetto al racconto dei rapporti umani tra i due protagonisti e tra loro e il resto del cast; l’idea che ci si può fare di Night Sky rimane però assolutamente parziale, perché per esempio è impossibile valutare tutta la componente action di questo drama – che ci aspettiamo abbia un certo peso – visto che è stata quasi del tutto evitata in questo pilot. Per questo motivo la valutazione che diamo a “To the Stars” è quasi del tutto frutto delle belle interpretazioni di Sissy Spacek e J. K. Simmons, attori pluripremiati che anche in questo caso riescono a portare sullo schermo due ruoli credibili con i quali è facile empatizzare. Le scene migliori del pilot coinvolgono loro due, che interagiscono tra loro o con altri personaggi, parlando in modo sincero della loro relazione o delle loro difficoltà passate.
Ci possiamo dire quindi soddisfatti di questo primo episodio, anche se rimaniamo cauti e attendiamo che la storia si sviluppi maggiormente per capire se lo show saprà bilanciare il racconto intimo delle vite degli anziani protagonisti ad una lotta di potere per la conquista dello spazio.
Voto: 6