Pantheon – 1×01 Pantheon 2

L’arrivo di settembre ha portato il debutto in campo seriale di Pantheon, una nuova ed interessante serie creata da Craig Silverstein e distribuita da AMC+ che inaugura il suo primo animated drama. Il nuovo show di animazione si basa su una serie di racconti brevi scritti da Ken Liu, uno scrittore che è stato capace di distinguersi e di vincere diversi e prestigiosi premi con i suoi lavori di fantascienza. Pantheon è, infatti, uno show completamente immerso nel genere sci-fi e si rivela fin da subito ambizioso per come ha introdotto i complessi temi che verranno indagati nel corso delle otto puntate di questa prima stagione.

Il tema portante della serie sarà l’indagine e la riflessione sulla possibilità del raggiungimento della singolarità tecnologica e, soprattutto, sulla possibilità della mente umana di trascendere del tutto i limiti corporei per arrivare a un punto in cui si potrà raggiungere il mind uploading, ovvero quel processo futuristico che permetterebbe di copiare la mente cosciente di un cervello umano per trasferirla a un substrato non biologico, ma informatico. La mente simulata non avrebbe dunque alcuna differenza con quella originaria e si comporterebbe e penserebbe in tutto e per tutto come il modello originale permettendo, in poche parole, di separare la coscienza dal corpo – di conseguenza anche dai limiti della mortalità – e darle una nuova vita virtuale in un computer oppure in un corpo robotico.  Si tratta di temi già ampiamente indagati in prodotti dello stesso tipo: è difficile non ricordare in campo seriale, ad esempio, Black Mirror e Upload, oppure, se si pensa ad altri prodotti di animazione, a Ghost in the Shell, senza contare gli altri innumerevoli prodotti cinematografici e televisivi che hanno ruotato bene o male attorno a questo tema tremendamente affascinante, ma anche molto difficile da raccontare.

Il primo episodio di Pantheon sembra prendere molto sul serio la complessità di questi temi, ma lo fa senza dimostrare alcuna fretta: l’introduzione graduale dei suoi personaggi principali va di pari passo con la graduale rappresentazione degli elementi fantascientifici. In particolare, la serie prende il suo tempo nell’introdurre il personaggio di Maddie (Katie Chang), un’adolescente in un periodo molto difficile della sua vita per il dolore causato dalla perdita del padre David (Daniel Dae Kim), ma anche perché è presa di mira a scuola da diverse bulle che si impegnano a rendere le sue giornate un inferno.

Maddie, appassionata di tecnologia e di informatica, spende molto del suo tempo davanti al computer, e le cose iniziano a farsi davvero interessanti quando, improvvisamente, inizia a ricevere dei messaggi da una persona sconosciuta che chatta con lei utilizzando esclusivamente emoji.  Quello che, ad un primo sguardo, potrebbe apparire solo come uno dei tanti strambi personaggi che si possono incontrare sul web, si rivela ben presto molto di più: questo personaggio misterioso dimostrerà ben presto di conoscere dettagli della vita di Maddie e di sua madre Ellen (Rosemarie DeWitt) che nessun altro avrebbe potuto conoscere se non il padre defunto e, soprattutto, entrerà letteralmente in azione aiutando Maddie contro le compagne di scuola che la tormentano. Sono tutti elementi che porteranno Maddie ed Ellen a sospettare della morte stessa di David e ad iniziare ad indagare chi o cosa c’è dietro quel misterioso sconosciuto apparso sullo schermo del computer della ragazza.

Uno degli elementi più promettenti dello show (che spesso manca in prodotti dello stesso genere) è proprio quest’attenzione riservata all’interiorità e alle storie personali dei suoi personaggi che, in questo pilot, sono messi molto più a fuoco rispetto agli argomenti puramente fantascientifici che avranno modo di dispiegarsi con maggiore spazio e chiarezza nei prossimi episodi. Il dispiegarsi di questi ultimi dipendono dalla crescita e dalla realizzazione della protagonista e non si distanziano mai dalla sua storyline: nel momento in cui Maddie sospetta che c’è qualcosa di più grande dietro quella chat peculiare, la serie inizia ad ampliare il suo sguardo, introducendo alcuni sprazzi di quella grande complessità che accompagna gli elementi fantascientifici dello show.

Non a caso, è proprio dopo i primi sospetti e le prime ricerche di Maddie che l’episodio introduce un altro personaggio che sarà indubbiamente molto importante nel corso della stagione: Caspian (Paul Dano), un giovane ragazzo il cui interesse principale è proprio quello di indagare e scoprire coloro i quali si nascondono dietro questo tipo di fenomeni. Riservato e dotato di grande intelligenza, il giovane  Caspian ricorda vagamente un personaggio altrettanto geniale come quello di L in Death Note, ma riesce a trovare una sua dimensione non solo per il suo interesse verso argomenti totalmente distanti da quelli di L, ma anche e soprattutto per il suo background familiare. I genitori di Caspian (Aaron Eckhart e Taylor Schilling) si fanno notare subito per i loro atteggiamenti assolutamente disfunzionali, ma soprattutto per alcuni elementi misteriosi che nascondono allo stesso Caspian e che potrebbero risultare fondamentali nel corso degli episodi. Lo show introduce soltanto vagamente la presenza di una società misteriosa e potente che si cela dietro questi fenomeni, ma è indubbio che scopriremo di più al riguardo mano a mano che Maddie e Caspian andranno avanti con le loro indagini e interazioni.

In definitiva, l’esordio di Pantheon delinea un universo molto intrigante e introdotto con intelligenza, il cui punto di forza è proprio l’attenzione rivolta ai suoi personaggi e, ovviamente, alla grande fascinazione degli argomenti fantascientifici che si propone di rappresentare. La presenza di un cast di tale portata sottolinea ulteriormente l’intenzione di esplorare a fondo non solo la complessità di argomenti come la singolarità tecnologica e il mind uploading, ma anche l’interiorità e la complessità dei suoi personaggi con le loro storie personali.

Lo stile di animazione classico in 2D, unito ad alcuni elementi in 3D, si sposa benissimo con la rappresentazione degli elementi fantascientifici dello show e il lavoro del cast dona allo show lo spessore richiesto per la sua messa in scena. Anche la scelta della colonna sonora risulta più che adatta nell’universo delineato fino ad ora dallo show. Insomma, le premesse sono positive: Pantheon è da tenere d’occhio perché, ad ora, sembra avere tutte le carte in regola per spiccare e distinguersi in questo nuovo autunno seriale e, potenzialmente, nello stesso universo sci-fi.

Voto: 7½