Lockwood & Co. – 1×01 This Will Be Us


Lockwood & Co. - 1x01 This Will Be UsIn un momento in cui il genere dark fantasy sembra appassionare un target di spettatori sempre più vasto, e dopo l’enorme successo degli ultimi anni di serie legate al genere (prime tra tutte la pluripremiata Stranger Things), Netflix vi ha scommesso nuovamente con la speranza di soddisfare le aspettative di un pubblico sempre più pretenzioso. Prodotta da Complete Fiction Pictures e scritta e diretta dal regista inglese Joe Carnish, Lockwood & Co. è disponibile interamente sulla piattaforma con otto episodi di circa cinquanta minuti dallo scorso 27 gennaio. 

La serie è tratta dalla saga di Jonathan Stroud e in particolare dai primi due, su cinque, romanzi che la compongono: La scala urlante e Il teschio parlante. La fedeltà ai romanzi  è confermata anche dalla stretta collaborazione tra Cornish e lo stesso Stroud, chiamato dal regista a partecipare alla sceneggiatura in qualità di consulente ufficiale. La regia riesce – probabilmente grazie al supporto dell’autore – a riportare sullo schermo non solo una trasposizione molto fedele delle pagine ma a fare anche un’ineccepibile scelta degli interpreti: i tre protagonisti – Lucy Carlyle, Anthony Lockwood e George Karim, rispettivamente interpretati da Rubi Stokes (Bridgerton), Cameron Chapman e Ali Hadji-Heshmati – risultano di fatto perfetti nel ruolo. In particolare, un plauso va a Rubi Stokes, il cui il personaggio di Lucy sembra esserle stato cucito addosso.  Proprio per questo ruolo, l’attrice ha deciso di abbandonare definitivamente il set di Bridgerton  per lanciarsi in un ruolo diametralmente opposto (oltre che da protagonista). Tornando alla serie, nel pilot ci si riesce già a fare un’idea di quello che Lockwood & Co vuole raccontare e del modo in cui intende farlo; senza dover mai ricorrere all’utilizzo di noiosi spiegoni o lunghi flashback, che toglierebbe di fatto minuti preziosi al resto della narrazione, Joe Cornish pensa a una soluzione geniale direttamente nella sigla della serie.

Lockwood & Co. - 1x01 This Will Be UsCon un minuto esatto di didascalie e ritagli di giornale, lo spettatore mette insieme i pezzi degli ultimi cinquant’anni
e capisce son da subito qual è il “problema”. La prima puntata, coerentemente con quanto detto, inizia con una scena d’azione, senza troppi preamboli:  lo spettatore è già a conoscenza di tutto (sempre se non ha cliccato su “salta l’intro”). Sigla a parte, che per quanto  geniale non è per fortuna sufficiente a raccontare il resto, la serie è ambientata in una Londra moderna ma allo stesso tempo alternativa, che da cinquant’anni è afflitta da quello che i suoi abitanti chiamano “il problema”. Presto è chiaro che si tratta di un’epidemia di fantasmi che da mezzo secolo tormenta, solo di notte, gli abitanti della città; gli unici in grado di  annientare queste presenze spettrali sono alcuni giovani adolescenti, dotati di super poteri sensitivi. A differenza del lontano ma amatissimo Ghostbusters, dove gli acchiappafantasmi sono adulti ricercatori universitari di parapsicologia, in Lockwood & Co. il dono di poter vedere, sentire ma soprattutto sconfiggere queste presenze fantasmatiche è riservato soltanto ad alcuni ragazzini che vengono reclutati, e sfruttati, in vere e proprie agenzie di acchiappafantasmi. Vista la giovane età, un supervisor risulta necessario durante le missioni, anche se la presenza dell’adulto si riduce poi a quella di mero accompagnatore. Interrotto bruscamente il rapporto con la sua prima agenzia, a seguito di un terribile incidente che ha coinvolto lei ed altri colleghi durante una missione in una casa infestata, Lucy decide di lasciare il suo paese di provincia e partire per Londra, dove spera di trovare lavoro in una delle migliori agenzie della capitale. Rifiutata dalle più importanti, perché priva di documenti e soprattutto perché non accompagnata da un supervisor, Lucy – ormai rassegnata – decide di fare un ultimo colloquio alla Lockwood & Co., agenzia sconosciuta e verosimilmente alle prime armi. 

Lockwood & Co. - 1x01 This Will Be UsQui, facendo la conoscenza di Anthony Lockwood e George Karim, scopre che quello che contraddistingue la loro agenzia da tutte le altre è la totale assenza di supervisori adulti: una sorta di start up che cerca di sbarcare il lunario senza sottostare alle leggi del capitalismo. In questi primi cinquanta minuti di visione, si ha l’impressione di vivere la Londra ottocentesca di Sherlock Holmes da un lato e gli intramontabili anni ’80 dall’altro; nessuna delle due realtà temporali corrisponde però al vero dal momento che la serie è effettivamente ambientata ai giorni nostri. L’assenza di tecnologie quali PC, smartphone o social media diventa subito un aspetto interessante che sembra voler ricalcare il momento dal quale il Paese è stato colpito dall’epidemia fantasmatica; è infatti come se il tempo – ma anche l’ambientazione circostante – si fosse fermato a mezzo secolo prima.  L’assenza di tecnologia, almeno nel pilot, stona brillantemente con il teenageriale cast.
Lockwood & Co., come già anticipato all’inizio di questa recensione, rappresenta una nuova scommessa su cui il colosso dello streaming sembra voler puntare; forse è presto per dire se avrà il successo di Stranger Things  o The Umbrella Academy  ma certamente il suo pilot sembra avere tutte le carte in regola per una serie degna di rientrare nel genere dark fantasy. I momenti di suspense non mancano e già al termine del primo episodio si ha voglia di continuare la visione per saperne di più. La parte horror potrebbe però essere più incisiva e, su questo, la serie sembra non essere totalmente fedele alle pagine di Jonathan Stroud.  Forse dovremo aspettare qualche episodio prima di avere veramente paura?

Voto: 6½

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