Shrinking – 1×01/02 Coin Flip & Fortress of Solitude


Shrinking - 1x01/02 Coin Flip & Fortress of SolitudeLo scorso venerdì ha debuttato la nuova dramedy di casa Apple TV+, dal titolo Shrinking, che dalla sua ha non solo un cast di alto profilo – Harrison Ford e Jason Segel tra i nomi più di spicco -, ma che conta, nel novero dei creatori, uno degli attori di rilievo della ottima serie Ted Lasso: stiamo parlando proprio di Brett Goldstein  (l’amatissimo Roy Kent).

L’influenza del celeberrimo show ambientato nel mondo del calcio è più che evidente in questa nuova serie di Apple TV+, sia per quanto concerne l’attenzione dedicata ai personaggi e alla loro scrittura, sia per ciò che attiene alla costruzione della narrazione in relazione allo studio di psicologi, a tutti gli effetti centro nevralgico delle vicende presentate. Ma di cosa parla Shrinking? Sulla carta, la si può definire come una dramedy dalla trama piuttosto lineare: la serie si promette di raccontare la vita del terapista Jimmy (interpretato da Jason Segel), e di come stia affrontando la perdita della moglie; nel tentativo di dare una svolta alle sue giornate, egli decide di cambiare approccio anche dal punto di vista lavorativo, iniziando a rapportarsi ai suoi pazienti in modo pratico e d’impatto, offrendo loro gli stessi consigli che vorrebbe per se stesso. È chiaro come la serie voglia soffermarsi sulla decisione inconscia del protagonista di curare le proprie ferite con un strappo violento, ma il risultato è tutt’altro che scontato. Shrinking è, infatti, una serie che si pone un obiettivo di grande rilievo: riuscire a far ridere – e a far riflettere – utilizzando un argomento piuttosto delicato (si parla del codice etico di una professione tra le più peculiari al mondo), e calando in questo contesto gli stilemi tipici del racconto generazionale e della commedia.

Shrinking - 1x01/02 Coin Flip & Fortress of SolitudeSolo all’apparenza, il nuovo prodotto di casa Apple TV+ potrebbe sembrare un contenitore di trame fin troppo ripetute e abusate ed è sufficiente guardare il primo episodio per convincersi del contrario. “Coin Flip” scioglie qualsiasi dubbio, forte di un’ottima scrittura e di un cast ben amalgamato: le piccole scaramucce tra Gabby (interpretata da un’ottima Jessica Williams) e il terapista di vecchia scuola Paul (Harrison Ford) sono già emblematiche della cura dei piccoli dettagli che caratterizza la serie. Il pilot riesce a raccontare con efficacia tanto la vita di Jimmy, che quella dei co-protagonisti; sia che si parli delle vicende dello studio di psicologi, che della famiglia di Jimmy e dei suoi amici, quanto narrato appare coerente e soprattutto avvincente. La quantità di eventi del primo episodio non pesano particolarmente sulla sua economia, e fanno ben presagire per il prosieguo della serie.

La scelta di Apple TV+ di rilasciare due episodi in contemporanea risulta essere estremamente vincente: nel secondo episodio “Fortress of Solitude”, infatti, le buone premesse gettate nel pilot trovano ottimi spunti, al punto tale che la visione è particolarmente organica e non sembra spezzata. Sul fronte dei personaggi, Shrinking sembra aver fatto centro fin dai primi minuti: per esempio, il trio di terapisti riesce a risultare subito d’impatto grazie alle caratteristiche tipiche di ognuno di loro. Il personaggio interpretato da Harrison Ford, in particolare, non risulta stereotipato, ma calato perfettamente nella parte di un terapista schivo e riflessivo, che ha cuore la salute dei suoi amici (pur non volendolo ammettere). Un altro elemento particolarmente riuscito di questo gruppo di episodi è il focus sul rapporto tra Jimmy e la figlia Alice, trascurata dal padre in una fase particolarmente difficile – non solo quella adolescenziale, delicata in sé e per sé, ma soprattutto a causa della morte della madre, che ha colpito entrambi i personaggi in modi viscerali e diversi.

Shrinking - 1x01/02 Coin Flip & Fortress of SolitudeShrinking raggiunge il suo massimo potenziale proprio quando mette a confronto le generazioni più diverse e lontane, e lo fa preparando il terreno per una serie di personaggi che sembrano pronti a dare molto nel corso della stagione (basti pensare al rapporto ancora da esplorare tra Gabby e Liz, la vicina di casa di Jimmy). Anche le relazioni tra Jimmy e i suoi pazienti sono foriere di ottimi spunti di riflessione, sebbene sia sempre dietro l’angolo il rischio di fare un passo falso e comicizzare fin troppo una professione particolarmente rigorosa al punto da far diventare la gag uno scherno fine a se stesso. La serie, d’altro canto, appare ben consapevole dei rischi che può incontrare mettendo al centro della narrazione uno studio di terapeuti, e il risultato finale non manca l’obiettivo del realismo – seppur visto attraverso il filtro della commedia. Un punto di particolare rilievo che emerge a pieno in questi due episodi è quanto la serie stessa tenga ai suoi personaggi, al punto tale che, al termine della visione, ci si trova già ad essere affezionati alle loro piccole e grandi storie, tanto da essere certi che se ne seguiranno le vicende fino alla fine.

In un’epoca in cui il binge-watching continua a farla da padrone, Apple TV+ dimostra ancora una volta di potersi prendere il suo tempo, riuscendo a sfornare prodotti pensati per il suo pubblico, che ricordano un’era della televisione che, salvo poche eccezioni, sembrava dimenticata. Proprio per queste ragioni, Shrinking sembra avere tutte le carte in regola per affermarsi, dolcemente e in misura giusta, nel cuore degli spettatori: il fatto che la serie sia corredata da performance ottime, e da un Harrison Ford che è protagonista delle scene più belle del primo gruppo di episodi – anche di più di quelle di Jason Segel – non è che un’ulteriore punto a suo favore. I primi due episodi fanno dunque un lavoro ottimo nel preparare lo spettatore ad immergersi, settimana dopo settimana, nel mondo della serie, e introducono la storia in modo efficace e per nulla scontato.

Voto 1×01: 8
Voto 1×02: 8

 

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