The Batman di Matt Reeves ha segnato un solco importante nella storia cinematografica dell’Uomo Pipistrello: le atmosfere dark, il genere noir e una fotografia che quasi mai contempla la luce del giorno (solo tramonti o notti di pioggia, solo sporadicamente l’alba) ha fatto di quel prodotto un instant cult per gli appassionati della creatura di Bob Kane.
In quella Gotham sporca, sudicia e apparentemente senza speranza, il film ci aveva regalato altri personaggi degni di nota, tra cui il Pinguino, un Oswald Cobblepot magnificamente interpretato da un irriconoscibile Colin Farrell. Questa serie spin-off si preannunciava interessante per tanti motivi e il pilot non ha di certo deluso le aspettative.
La serie segue in modo cronologico il film: si apre infatti una settimana dopo gli eventi che avevano chiuso The Batman, ovvero dopo l’inondazione creata dalle esplosioni alla diga dall’Enigmista. Si è creato quindi un vuoto di potere all’interno delle organizzazioni criminali che governano Gotham: Falcone è morto, Maroni è in carcere e il caos regna in città, soprattutto perché l’inondazione ha colpito maggiormente i quartieri poveri, inasprendo ancora di più criminalità e disperazione.
In tutto questo si inserisce Oz – che mai, almeno non ancora, viene chiamato “Pinguino”, sottolineando il volere del nuovo franchise di scostarsi il più possibile da un aspetto fumettistico forse ormai anacronistico – un criminale che è sempre stato un lacchè doppiogiochista ma, a differenza del fatto che venga snobbato da tutti, possiede un’intelligenza e un pensiero criminale fuori dal comune.
Già dalle prime inquadrature si può intuire come questa creatura scritta da Lauren LeFranc voglia andare in continuità con il modo di raccontare di Matt Reeves e Peter Craig (gli sceneggiatori del film): il buio e una città che sembra vivere quasi sempre durante il crepuscolo sono un ottimo sfondo a una storia di gangster classica, che vede contrapposte due fazioni con al centro il nostro protagonista, che vorrebbe diventare il padrone di Gotham.
La serie ha la “fortuna” di essere uno spin-off di un film che racconta una storia già affrontata moltissime volte nel corso della storia del cinema e della tv: Gotham e i suoi personaggi sono già conosciuti dai più (quelli un po’ più nerd come il sottoscritto sono ancora più facilitati), quindi la narrazione non ha bisogno di nessun prologo, di nessuna presentazione troppo approfondita dei personaggi, di zero spiegazioni sull’ambiente in cui si svolge la trama, eccetera.
The Batman è il grande prologo di questa serie, e infatti il pilot entra praticamente subito nel vivo, in cui il Pinguino viene descritto senza mezzi termini dalle sue azioni senza scrupoli, dal rapporto con la vecchia madre e dal lavoro che svolge quotidianamente per la famiglia Falcone. La scrittura di questo personaggio sembra veramente certosina, almeno da questi primi minuti di serie: se nel film il suo ruolo era abbastanza marginale, qui sicuramente avremo la possibilità di capirlo meglio. Il suo essere deforme, cattivo e spietato sembrano nascondere qualcos’altro: sicuramente un’intelligenza fuori dal comune, una furbizia dettata probabilmente dalla vita difficile che ha dovuto affrontare fin dalla nascita, ma anche una certa umanità che siamo sicuri verrà fuori al momento opportuno.
Tutto questo è supportato dalla straordinaria interpretazione di Farrell, che è lontano mille miglia dalla sua figura e dai personaggi che di solito interpreta e che rende Oswald Cobblepot un personaggio sicuramente magnetico.
Restando in tema di cast, un’altra scelta che sembra assolutamente azzeccata è quella di Cristin Milioti per il ruolo di Sofia Falcone. Per il poco tempo in cui compare in questo pilot vediamo tutta la sua follia e il suo modo di essere spietata anche solo attraverso le occhiate che la Milioti riesce a mettere in scena grazie alla sua stupenda espressività. Conoscendo il mondo di Gotham e il fatto che sia da sempre un personaggio importante all’interno dell’universo di Batman, siamo sicuri che sarà lei la vera co-protagonista di questa serie – e sarebbe molto interessante vederla anche nel secondo capitolo della saga cinematografica di Reeves.
Per quanto riguarda il resto del comparto di attori e attrici è ancora presto per dire se le scelte sono state azzeccate o meno. Rhenzy Feliz interpreta il giovane Vic, che sarà sicuramente un personaggio molto importante visto che sembra messo lì non solo per aiutare Oz nelle sue azioni criminali, ma probabilmente sarà anche la chiave che servirà a scassinare la scorza durissima da criminale del Pinguino e che ci permetterà di vederne il lato più umano e sensibile che siamo sicuri nasconde da qualche parte.
E Batman? In questo pilot non lo si nomina neanche, ma siamo sicuri che prima o poi il discorso dovrà pur venire fuori – anche perché Oz si scontra ripetutamente con l’Uomo Pipistrello durante tutto il film che precede questa serie. Lo vedremo o no? Questo non ci è dato saperlo, ma è molto probabile che ne sentiremo soltanto pronunciare il nome: d’altronde, come dice lui stesso, Batman non si nasconde nell’ombra ma è l’ombra stessa.
In definitiva, questo primo episodio non delude affatto le aspettative, soprattutto tra quelli che hanno amato The Batman. Le atmosfere di Gotham sono rimaste intatte e siamo sicuri che anche il personaggio del Pinguino non ci deluderà con il proseguire della serie. Non ci resta che vedere dove porterà questo suo tentativo di scalata al potere di una delle città più corrotte del mondo.
Voto: 7+