Homeland: 1×01 – Pilot


In mezzo ad un panHomeland: 1x01 - Pilotorama tanto vario quanto poco ispirato, “Homeland” si candida come una delle serie di punta di questa stagione. La trama si muove leggermente sulla falsariga di “24” (attacchi terroristici da sventare sul suolo americano). Uno degli autori, infatti, è proprio Howard Gordon (che ha lavorato alla serie con protagonista il grande Jack Bauer), che ha scritto la sceneggiatura insieme ad Alex Gansa e Gideon Raff, basandosi sulla serie “Prisoner of War”, dello stesso Raff.

Lo svolgimento però è decisamente meno action di “24”, ci si concentra maggiormente sulla psicologia dei personaggi, sui loro tormenti, problemi ed angosce, in un’America depressa, dai colori freddi, in balia dello spettro del terrorismo e del trauma dell’11 settembre (lutto servito da fonte anche ad Abrams e Nolan per “Person of Interest”, serie però decisamente più spettacolare).

Homeland: 1x01 - PilotFacciamo la conoscenza dei personaggi principali della vicenda: la protagonista assoluta è una donna (si sa che recentemente il panorama televisivo è stato terreno fertile per ottimi personaggi femminili, probabilmente più che per quelli maschili), Carrie Mathison, interpretata da una bravissima Claire Danes (attrice nata dalla tv, poi passata al cinema con successi come “Romeo + Juliet” e “Terminator 3: Le macchine ribelli”). Carrie è un’agente operativo della CIA ossessionata dal lavoro (evidentemente, una distrazione ai suoi tormenti interiori) e con evidenti problemi psichici (sbalzi d’umore, attacchi di panico), che indaga su ex sergente dei Marines,  Nicholas Brody, il quale ritorna in patria dopo essere stato per otto anni prigioniero di Al-Qaeda in Iraq, e che Carrie sospetta di collaborazionismo coi terroristi.

Se da un lato seguiamo l’indagine frenetica di Carrie (la cui determinatezza e fragilità la accostano un po’ all’Olivia Dunham di “Fringe”), dall’altro entriamo in (o meglio, spiamo) casa Brody,  i cui membri sono naturalmente scossi dal ritorno di un capo famiglia creduto morto da anni. Se per i figli Dana e Chris, Nicholas è per lo più uno sconosciuto (erano piccoli quando scomparve), la bellissima moglie Jessica (la Morena Baccarin di “V”, la cui prima apparizione in questo pilot mi ha fatto capire quanto prometta bene questa serie!) ha cercato di guardare avanti: non si è risposata, ma ha una relazione con Mike Faber, migliore amico del marito. Il ritorno di Nicholas la costringe ad interrompere la relazione (di cui tra l’altro nessuno sa niente), ma intuiamo chiaramente che la vicenda non potrà concludersi qui…

Il mistero più grande sta comunque nel personaggio di Nicholas (un Damian Lewis talmente bravo da farci capire alla perfezione i propri tormenti rimanendo apatico per 50 minuti!), di cui non sappiamo granché se non il fatto che continua a mentire a tutti. Claire sembra ad un vicolo cieco, rischia addirittura la galera, fino a quando una geniale intuizione le da la spinta per continuare ad interrogarsi sull’eroe Brody. Il punto di vista dello spettatore è però avvantaggiato rispetto al suo, in quanto, grazie ad alcuni rapidi flashback, scopriamo che non solo Brody ha mentito e probabilmente collabora davvero con i terroristi, ma che si è anche macchiato di atrocità inimmaginabili, come l’omicidio di un suo ex compagno Marine (sulla cui morte dà una versione falsa alla moglie di quest’ultimo).

La scena finale ha quindi un che di decisamente inquietante e non fa che alimentare la curiosità dello spettatore in vista di una stagione sicuramente all’altezza della aspettative. Una serie che non tarderà a sorprenderci e stupirci. Da seguire.

Voto: 8,5.

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Informazioni su alessala

Scrivo, leggo, faccio film e video. Suono quando capita, ma solo per me stesso e per la gioia del muro. Scrivo recensioni. Scrivo i cavoli miei in un blog. Ogni tanto lavoricchio. Sogno in grande ma resto piccolo.

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