L’AMC, la rete televisiva che manda in onda Breaking Bad, ha come motto “story matters here”, e cioè che le storie che si raccontano lì sono più importanti di tutto il resto. Prima di vedere un loro prodotto, molti storceranno il naso, pensando di essere di fronte alla solita trovata pubblicitaria. Ed è così che pensavo inconsciamente anche io, prima di vedere The Walking Dead, altro prodotto AMC. Da lì mi sono un po’ ricreduto, e allora ho voluto dare una chance anche a Breaking Bad, che tutti i miei “colleghi” mi consigliavano da tempo immemore. Adesso posso dire che avevano ragione: la serie ideata da Vince Gilligan è senza ombra di dubbio un capolavoro.
Walter White (Bryan Cranston) è un professore di chimica delle superiori che da un giorno all’altro si vede diagnosticare un tumore ai polmoni, che sembra lasciargli solo pochi mesi di vita. Sposato con Skyler (Anna Gunn) e con un figlio disabile (RJ Mitte), Walter decide che deve fare qualcosa per assicurare un futuro sereno alla sua famiglia, visto anche che sua moglie aspetta una bambina. Attraverso suo cognato Hank (Dean Norris), che lavora alla DEA, scopre che gli spacciatori di cristalli di anfetamine guadagnano un sacco di soldi, se nessuno li scopre. Contatta allora un suo ex alunno, Jesse Pinkman (Aaron Paul), che è nel giro e fanno un accordo: Walter, grazie alle sue immense conoscenze in chimica, cucinerà cristalli, mentre Jesse li spaccerà grazie ai suoi contatti nella malavita locale. Assisteremo ad una storia di bugie e di azione, di amore e di disperazione, di vita e di morte. In queste prime tre stagioni guarderemo l’evolversi della famiglia White e della seconda vita di Walter, della parabola ascendente e discendente di Jesse, e di tutti gli altri incredibili personaggi che costellano l’universo di Breaking Bad.
PERSONAGGI
Walter White: uno dei migliori personaggi scritti per una serie televisiva. Un uomo mite, tutto lavoro e famiglia, a cui casca addosso il mondo perfetto che aveva costruito per colpa di una malattia difficilmente curabile. Nel corso delle 33 puntate andate in onda finora lo vedremo diventare un personaggio con una doppia vita, che cerca di agire da brav’uomo anche in circostanze anni luce lontane dalla tranquillità delle sue colazioni in famiglia. Capiremo, grazie a lui, quanto può costarci agire contro tutti, anche se fatto per una nobile causa. Walter si spingerà talmente tanto in là che forse, alla fine, non lo riconoscerete più.
Jesse Pinkman: il classico scavezzacollo, belloccio e dedito alle attività fuorilegge, Jesse è un tossicodipendente che spaccia, facendo piccoli ricavi. Forse fin troppo ingenuo, trova nel suo ex professore un ottimo partner per diventare ricco illegalmente. Anche il personaggio di Pinkman è stato disegnato perfettamente dagli sceneggiatori: forse un po’ macchiettistico nelle prime puntate, si rivelerà invece il co-protagonista, arrivando ad un livello di importanza pari a quello di Walter White.
Skyler White: la moglie di Walter, colei che farebbe di tutto per il marito che ama e per aiutare la sua famiglia. Nelle prime puntate sembra una semplice comprimaria, ridotta a una figura sullo sfondo, ignara di quanto suo marito stia mettendo in piedi alle sue spalle per assicurarle un futuro roseo quando lui non ci sarà più. E invece Skyler non è proprio una donna passiva accecata dall’amore per i suoi cari: si rivelerà, col passare del tempo, molto più importante di quanto sembri.
Hank Schrader: il cognato di Walter, marito di Marie, sorella di Skyler. Agente della DEA, specializzato nello smascherare i traffici di metanfetamine del New Mexico, è un burlone fatto e finito, pronto a scherzare con chiunque, anche con battute molte volte fuori luogo e di dubbio gusto. Naturalmente, quando sembra ci siano nuovi spacciatori in città, Hank si metterà sulle loro tracce, senza sapere che almeno uno lo conosce molto da vicino. Hank è forse il personaggio (oltre a Walter, che è fuori gara) su cui gli sceneggiatori hanno fatto il lavoro migliore: con l’incupirsi dell’atmosfera della serie, Hank diventerà un po’ meno istrione e molto più umano. Dopo Walter, il mio personaggio preferito.
Questi sono i personaggi più importanti che incontrerete nelle prime puntate di Breaking Bad. Con l’evolversi della storia e il passare delle stagioni si aggiungeranno altri personaggi straordinari, che qui non vi elencherò per non rovinarvi la sorpresa. Quindi, cosa aspettate per scoprirli?
ATTORI
Bryan Cranston
Qualcuno di voi se lo ricorderà come il papà di quel matto di Malcolm, nella serie omonima. Qui fa tutt’altro ruolo, quello di Walter White, che spazia dalla commedia al dramma. La bravura di Cranston sta appunto nell’essere capace di rendere partecipe lo spettatore del suo dolore più profondo e della sua incapacità di non essere un delinquente, come molte volte ripete, forse anche per auto convincersi. Grazie a questo ruolo, Cranston ha vinto (dal 2008 al 2010) tre Emmy Award consecutivi per il migliore attore protagonista in una serie Drama.
Aaron Paul
L’altro asso di questo cast. Si può pensare forse che all’inizio venga un po’ oscurato dall’ingombrante presenza di Cranston, anche dovuto al lavoro che gli sceneggiatori hanno fatto nella prima stagione, concentrandosi maggiormente sul personaggio di Walter. Ma Paul, nelle successive stagioni, ha senza dubbio superato se stesso, dando al personaggio di Jesse Pinkman delle ottime sfaccettature, tanto che nel 2010 vincerà anche lui l’Emmy, come miglior attore non protagonista: basta vedere la terza stagione per capire il perché.
Anna Gunn
La bionda statuaria Gunn si rivela molto più brava di quanto non sembri all’inizio. Non che fosse male, ma il suo personaggio era un po’ secondario e quindi non aveva la possibilità di mostrare tutta la sua bravura. Poi Skyler diverrà sempre più importante, così come anche le prestazioni attoriali della Gunn.
Dean Norris
Un uomo, un mito. Peccato che non sia stato premiato per la sua interpretazioni di Hank: un misto di stupida spocchiosità americana e di dedizione totale al suo lavoro. Norris ha il phisique du rôle per essere un perfetto Hank Schrader. E’ uno di quei personaggi che sai che devono essere fisicamente così, se no non avrebbero funzionato. Norris arriva, nella seconda e terza stagione, a dare uno spessore tale al personaggio che diventa fondamentale nella storia e per farci capire come dietro al buon umore e alle battute si possa nascondere una tragica e profonda paura. Raggiunge il suo livello più alto nella 3×07 “One Minute”.
Breaking Bad colpisce subito anche l’occhio, non solo la mente. La serie ha una fotografia eccellente, aiutata anche dalle location “al limite” del New Mexico e della città di Albuquerque. La regia è sicuramente di livello, molto più impegnata rispetto ad altre serie tv in circolazione in questo momento.
L’approccio della AMC verso i suo prodotti è veramente qualcosa di unico e di difficilmente ripetibile: infatti, se siete abituati a guardare svariate serie tv, quelle di questa casa di produzione le riconoscerete ad occhi chiusi.
Più di così è difficile dire, anche perché Breaking Bad migliora invecchiando, quindi non voglio anticiparvi nulla che possa rovinarvi la sorpresa e l’immenso divertimento e stupore nello scoprire l’evoluzione a volte imprevedibile della trama. Se in questo momento avete tre quarti d’ora liberi e non sapete che fare, il mio consiglio è di procurarvi al più presto la prima stagione di 7 episodi e cominciare a guardarla: sono sicuro che non ve ne pentirete.
Ho iniziato a seguirla da poche puntate. Sono alla 5 se non ricordo male. Davvero un ottimo inizio. Tutto funziona a meraviglia, soprattutto le introspezioni dei personaggi. E’ un telefilm davvero strano, in cui quello che ti aspetti succeda, non succede mai. Succede sempre il contrario, e tutto al contrario di come avresti immaginato. Davvero interessante. Prodotto di nicchia, almeno a prima vista
E ancora non hai idea di dove BB possa arrivare. Continua fiducioso, con il passare delle puntate migliora sempre di più. 😉
4 serie divorate in un amen, ora mi rimetto in pari con la quinta e mi godo il finale! nota a pié pagina: mi è capitato di vedere una puntata in italiano…come al solito il doppiaggio è un mezzo stupro, e ti aiuta a capire quanto siano bravi gli attori da te citati (anche se hai omesso, per non spoilerare, il mio preferito 🙂 )!
breaking bad è stato il primo caso in cui ho definito una serie e un finale di serie, a dir poco PERFETTA/O. e dire che le cose sulla droga non mi sono mai piaciute. Eppure questo non è solo un telefilm. è un accurato, film, lungo cinque stagioni. Stupendo e unico, credo ci vorranno ancora diversi anni perchè un altro telefilm possa farmi dire lo stesso. ripeto, PERFETTO. BB E’ PERFETTO. guardatelo 🙂