The Killing: stagione 1 episodio 9 “Undertow”


The Killing: stagione 1 episodio 9 “Undertow”A Seattle la pioggia ha deciso di dare un po’ di pace ai suoi abitanti, ma non si può di certo dire la stessa cosa per il caso Rosie che, ogni giorno che passa, si fa sempre più intricato, mentre la cattura dell’omicida è più lontana. In questa puntata vengono a galla alcuni elementi interessanti e, dopo l’episodio non eccezionale della settimana scorsa, The Killing torna sul cammino intrapreso nel pilot.

In seguito ad un’intercettazione telefonica, la polizia sembra più vicina all’arresto del professor Bennet Ahmed, ma Sarah e Stephen non riescono a ottenere un mandato e quindi, quello che per ora è l’unico indiziato, rimane in libertà. Intanto la città se la prende con la comunità islamica e, nonostante tutto, Richmond continua a offrire il suo appoggio. Amber prende il numero di Muhammed dalla rubrica telefonica del marito e lo consegna alla polizia. Sarah e Stephen riescono a rintracciarlo e, con un po’ di fatica, a portarlo alla centrale. La fine dell’incubo sembra vicina e Muhammed decide di parlare ma, com’era facile da prevedere, né lui né Bennet hanno a che fare con l’omicidio di Rosie. Non fanno neppure parte di una cellula terroristica. Stanno semplicemente cercando di aiutare una ragazzina a fuggire in Canada per evitare un matrimonio combinato secondo le tradizioni somale.  Mitch, sempre più distrutta per la morte della figlia, perde la fede nella giustizia quando vede Ahmed di nuovo a scuola, e chiede, anzi obbliga, il marito a fare qualcosa. Nel finale, Mitch ritrova la maglietta rosa di Rosie e si accorge di essersi sbagliata su Ahmed. Prova a chiamare Stanley per fermarlo, ma è troppo tardi.

La pecca maggiore delle ultime puntate è stata sicuramente la decisione di dare così tanto spazio a Bennet, poiché era chiaro che non fosse lui il colpevole. Siamo comunque di fronte ad una serie che parla di un omicidio e, logicamente, non sarebbe di certo una mossa saggia mostrare il killer così presto. Almeno per me, ciò non ha comunque tolto il piacere della visione e, ora che Ahmed sembra uscito di scena, salvo qualche miracoloso salvataggio, The Killing può regalarci quattro ottime puntate finali.

Analizziamo un po’ la storia, cercando di ipotizzare qualcosa con gli indizi ottenuti finora. La campagna di Richmond, a parte il fatto che la macchina in cui è stata trovata Rosie era collegata alla sua campagna elettorale, non sembrava molto importante ai fini della storia, tanto che in molti l’hanno definita inutile e noiosa. Posso capire questa reazione, ma sono anche convinto che non sia stata inserita giusto per riempire quaranta minuti di programmazione. Penso invece che il rivale di Richmond, ora che abbiamo scoperto avere un figlio avuto da una relazione fuori dal matrimonio con una giovane ragazza, stia nascondendo qualcosa di molto più grande e, a questo punto, è possibile che c’entri in qualche modo con la morte di Rosie. Richmond così, investigando sul rivale, potrebbe smascherare qualche perversione di Lesley Adams. Sicuramente nulla di tutto questo sarà vero, però ho fiducia nell’importanza di questa linea narrativa. Mi ha fatto riflettere invece quello che ha detto il mio “collega” qualche recensione fa, ovvero che il futuro marito di Sarah è il killer. Perché no? L’attore ha comunque una faccia da omicida, e sarebbe un ottimo colpo di scena se l’uomo che ha ucciso Sarah fosse lo stesso che ha fatto innamorare la detective che sta seguendo il suo caso. Dexter docet.

Puntata che fa promettere bene per il futuro della serie. Gli ascolti sono calati di un milione tra l’episodio pilota e “Undertow”, e questo è un chiaro segno che il pubblico americano inizia a non gradire il rallentamento avuto da The Killing in queste settimane. La speranza è che, ora che la questione di Bennet è chiusa, la trama decolli nel finale, perché è un’ottima serie con un potenziale enorme. Rimango fiducioso e soprattutto fedele alla serie che, come ho detto un po’ di tempo fa, è stata la mia preferita in questo inizio di 2011.

Voto: 7 ½

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