Once Upon a Time: 1×04 – The Price of Gold 7


Once Upon a Time: 1x04 - The Price of GoldAnche questa settimana, Once Upon a Time si dimostra all’altezza delle aspettative. Anzi, forse riesce a muovere un passetto in più. Se fino allo scorso episodio ci si era concentrati maggiormente sullo splendido mondo delle fiabe, stavolta il racconto è più interessato alle dinamiche tra i personaggi presenti a Storybrooke. Del resto, un momento per raccogliersi, per fare il punto della situazione sul “mondo reale”, quello in cui vivono Emma e Henry, non poteva mancare.

In un episodio in cui la tematica della gravidanza indesiderata la fa da padrona, il collegamento con la storyline favolistica si dimostra ancora una volta ben elaborato. Innanzitutto ecco entrare in scena Cenerentola, la cui storia, forse rielaborata anche troppo rispetto a quanto fatto con gli altri personaggi delle fiabe (vedi la morte della Fata Madrina dopo due secondi: non sapevo se ridere o rimanere basito), serve da bilanciere per la caratterizzazione di Emma.

Una Emma che sta sempre di più abbracciando l’idea di rimanere a Storybrooke. Se nello scorso episodio, il personaggio interpretato da Jennifer Morrison aveva trovato il pretesto “materiale” per restare (ovvero un posto dove alloggiare, l’appartamento di Mary), ora, grazie all’incontro con la giovane Ashley (l’alterego di Cenerentola), finalmente affronta un tarlo delicatissimo del suo passato (la gravidanza indesiderata che ha portato alla nascita del piccolo Henry) per decidere infine di “mettere radici”, accettando anche un lavoro offertogli dallo sceriffo Graham (personaggio sempre più ambiguo).

Once Upon a Time: 1x04 - The Price of GoldCome detto sopra, questo episodio si concentra di meno sull’aspetto favolistico, e del resto non potrebbe essere altrimenti. Emma rivede se stessa nella giovane Ashley e quindi ripercorre un po’ il suo passato. Un viaggio introspettivo che la porterà a capire che le decisioni sulla propria vita vanno prese al di là dei giudizi altrui: Ashley vuole fortemente avere la bambina, ma la gente attorno a lei chiacchiera e pensa che non sia in grado di poter portare a termine un compito tanto delicato. Emma (che, ormai, lo sappiamo, è una donna con i controcazzi!) attraverso la rivalutazione del proprio passato (l’affidamento del piccolo Henry) riesce ad aiutare la giovane cameriera, convincendola del fatto che se c’è qualcuno che deve decidere sulla sorte del nascituro è proprio lei, la futura madre, e quello che gli altri dicono non conta. Ma è anche un avvertimento: “la tua vita cambierà, dovrai crescere”, dice Emma ad una Ashley in travaglio. E’ una presa di coscienza del personaggio, un’ammissione di colpa forse, perché in quel momento sta valutando come sarebbe cambiata la sua vita se avesse optato per una strada diversa, se avesse scelto di tenere il bambino anziché darlo via. Emma vede in Ashley una, diciamo così, versione alternativa di se stessa, quella che ha avuto il coraggio di fare la scelta diversa, e quindi di cambiare vita pur di tenersi il bambino. Una caratterizzazione molto ben riuscita per cui vale la pena di elogiare gli autori, sempre di più concentrati sulle psicologie dei personaggi, sulle loro storie e i loro cambiamenti.

Once Upon a Time: 1x04 - The Price of GoldNon mancano però spunti interessanti anche per la storyline favolistica. Il protagonista indiscusso è ovviamente Tremotino (un Robert Carlyle indubbiamente bravissimo): un personaggio affascinante, malvagio e calcolatore, ossessionato dagli accordi (il suo alterego, Mr. Gold, dice appunto che “la civiltà si basa sui contratti”: un vero capitalista). La già citata scelta degli autori di cambiare radicalmente la storia di Cenerentola per introdurre l’accordo tra la principessa e l’elfo maligno, se da un lato risulta appunto una presa di posizione pericolosa, dall’altra aggiunge quel qualcosa in più che rende ancora una volta più umani e decisamente meno monocromatici i personaggi della fiaba stessa. Cenerentola, pur di andare al ballo per vedere il suo principe, fa un patto col diavolo, ma, come dice lo stesso Tremotino, “ogni magia avrà una conseguenza”. E difatti, in seguito, la giovane causerà due volte la propria sciagura, prima promettendo di donare il primogenito a Tremotino, poi permettendo la sua carcerazione con un incantesimo, che causerà la scomparsa del suo principe (ma dove sarà finito?). Ad ogni modo viene da chiedersi per quale motivo Tremotino sia così interessato ai figli dei nostri eroi: sappiamo infatti che, una volta in prigione, egli chiederà alla stessa Biancaneve il diritto di possedere la sua bimba (che poi è Emma).

Accordi dopo accordi, ecco come Mr. Gold sembra aver preso il controllo di Storybrooke.

Tornando a Canerentola, interessante il tema della scarpetta, che poi tornerà spesso, come elemento della puntata, prima nella scena in cui Henry sale di corsa le scale per evitare che la madre scopra che è (ancora una volta) scappato di casa, e poi in quella in cui il ragazzo di Ashley ritorna da lei, presentandole appunto le babbucce che ha fatto lui steso per la piccola Alexandra.

Once Upon a Time: 1x04 - The Price of GoldUn colpo di scena finale chiude l’episodio. Sono sempre di più i sospetti secondo cui lo sceriffo Graham sia in realtà il guardiacaccia di Biancaneve. Considerato che nello scorso episodio la stessa Biancaneve confermava di aver sottratto a Grimilde “qualcosa di prezioso”, possibile che si tratti dell’amore della Regina per questo misterioso personaggio? Sarebbe un’altra presa di posizione molto libera (e sinceramente interessante) sulla fiaba originale, anche se sappiamo che alla fine il guardiacaccia, nonostante il rispetto profondo per la Regina, avrà pietà di Biancaneve, così come lo sceriffo Graham sta evidentemente aiutando Emma. Certo, sempre che non si tratti di doppio gioco…

In conclusione, un altro episodio ben realizzato, forse inferiore rispetto agli altri, ma che è riuscito, finalmente, a concentrarsi a mio parere con successo su Storybrooke, tralasciando un po’ di più la concentrazione sul mondo della fiabe.

Non vi è dubbio che Once Upon a Time si stia appostando tra le novità più fresche ed originali della stagione.

Voto: 8

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Informazioni su alessala

Scrivo, leggo, faccio film e video. Suono quando capita, ma solo per me stesso e per la gioia del muro. Scrivo recensioni. Scrivo i cavoli miei in un blog. Ogni tanto lavoricchio. Sogno in grande ma resto piccolo.


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7 commenti su “Once Upon a Time: 1×04 – The Price of Gold

  • Joy Black

    Devo dire che quest’episodio mi è piaciuto leggermente meno degli altri 3.

    Questa volta si poteva fare a meno di mantenere Henry insieme ad Emma durante le indagini. La sua presenza stanca ed è molto spesso fastidiosa e in questa circostanza non ha aggiunto niente alla vicenda.

    Continuo a non capire come fa Regina a fidarsi ancora del figlio dopo tutte le volte che il bambino le ha disobbedito.

    Un po’ ridondante e ripetitivo il dialogo iniziale fra Emma e Regina. E’ ormai la 40esima volta che il Sindaco le ripete le stesse cose e basta!

    Per il resto concordo con la recensione e il giudizio rimane comunque positivo.

    Per me è un 7 pieno.

    p.s. Quanto adoro Robert Carlyle, grande attore. Ogni volta che appare sullo schermo riesce a dare nuove sfaccettature al suo personaggio.

     
  • alessala L'autore dell'articolo

    Sulla questione di Henry volevo scrivere qualcosina sulla recensione, però poi non ci stava tanto…e non avevo nemmeno capito esattamente come esprimere quello che volevo dire, per cui magari me la tengo per la prossima! Sinceramente la figura di Henry a me non da così fastidio, cioè secondo me è appositamente poco caratterizzato rispetto agli altri personaggi, giustamente fanciullesco e ingenuo, perché in una serie in cui parli di fiabe un personaggio così deve canonicamente essere presente. Diciamo che è lui il motore che scatena tutte le azioni dei personaggi, in un certo senso, è proprio grazie alla sua ingenuità che esiste il collegamento tra la storia-fiaba e la storia-realtà. Per questo io non sono d’accordo con chi dice che è odioso, perché un personaggio così è inevitabile che ci sia, e sinceramente qualche dove di fanciullezza serve sempre. Non so, forse mi sono riempito la testa di Spileberg, però senza i bambini che mondo sarebbe? 🙂

     
  • Joy Black

    Alessala tutto quello che dici è giusto e sono d’accordo con te. Ma in questa circostanza specifica non ha dato nulla all’economia dell’episodio. Per una volta poteva rimanere anche fuori, evitando l’ennesima scena di lui che fugge per la settantesima volta di casa.

    Niente di grave comunque.

     
  • alessala L'autore dell'articolo

    NO, bè, su questo sono d’accordo, ma tanto questa cosa non l’ho sentita come un peso eccessivo, quindi chissene 🙂

     
  • Anto H.

    Sono daccordo con Joy in merito a un Henry un po’ inutile in questo episodio: quando è rispuntato in auto non l’ho sopportato!
    Però è indubbia la sua utilità nell’economia della storia: se non ci fossero i bambini a credere nella magia e nelle fiabe, chi lo farebbe? E infatti se non fosse stato per Henry, chi avrebbe “ri”portato Emma a Strorybrooke a salvare il mondo? 😀
    Ci sono rimasta male sul finale….ma non mi affretto a giudicare lo sceriffo….

     
  • Fobbola

    Secondo me l’episodio ha messo in luce la funzione di Emma: restituire a tutti i loro “lieto fine”: e infatti, mentre nel mondo delle fiabe Cenerentola e il principe finiscono per essere separati, nel mondo reale si riuniscono per formare una famiglia… credo che anche nelle puntate successive dovremo aspettarci qualcosa del genere, che sia così che poco a poco la maledizione verrà vinta… molto poco a poco, perchè se conosco gli autori di lost, possono benissimo portare avanti questa trama per sei stagioni!!!! Concordo col voto 8… e anche io mi sono stufata dei battibecchi tra Regina e Emma…tra l’altro, è plausibile che una strega che ha ucciso il padre si faccia tanti scrupoli ad investire la biondina per toglierla di mezzo???