Californication – 5×01 JFK to LAX


Californication - 5x01 JFK to LAXIl panorama delle serie tv è molto vario: ci sono serie che tengono incollati allo schermo dal primo all’ultimo episodio, serie talmente brutte da finire nel dimenticatoio e serie che sono “eterne promesse”, frutto di prime stagioni da urlo e di seguiti un po’ scialbi, ma che comunque si seguono sperando in una loro ripresa. Tra queste ultime è lentamente scivolata Californication che, dalla terza stagione in poi, è andata sempre più ad appiattirsi sotto il profilo della trama, lasciando il solo ottimo cast a trainare lo show, con Duchovny che si dimostra perfetto nel ruolo del disadattato protagonista ed il resto del cast che fa sempre (o quasi) tutto a dovere, in particolare Evan Handler che è riuscito in più di un’occasione a rubare la scena con la carica comica che egli stesso, più del suo personaggio, è capace di esprimere. Questa premiere non smentisce quanto detto finora, riducendosi ad una serie di clichè già visti e rivisti nelle precedenti stagioni.

Nonostante i circa tre anni trascorsi dal processo per corruzione di minore e la rinascita artistica dimostrata dal nuovo libro, Hank è sempre lo stesso: ha un rapporto (o quasi) con una donna sconosciuta che, “casualmente”, si ritroverà di fronte quando proverà a costruire qualcosa per il suo futuro. Viene introdotto qualche personaggio nuovo, ma nessuno del livello dei mitici Eddie Nero e Lew Ashby.
Californication - 5x01 JFK to LAXKaren ha un nuovo compagno, Bates, che ha già fatto a botte con Hank (quindi si spera che non vedremo qualche scena del genere, sarebbe il colmo della banalità) e che è – non c’è modo diverso di dirlo – un altro Hank.  Stesso identico carattere e modo di fare. Se nella scorsa stagione avevamo avuto qualche dubbio sulla sanità mentale di una donna chea intermittenza ama e odia  l’uomo che le ha dato una figlia, il fatto che ora stia seriamente con un uomo che è esattamente ugualea  quello che l’aveva fatta esasperare ci toglie quei dubbi per sempre.

Californication - 5x01 JFK to LAXE, giusto per tenere fede alla logica, anche Becca sta con un ragazzo, Tyler, che è la fotocopia del padre: strafottente, amante dell’alcol e affascinante al punto da essere descritto con occhi sognanti perfino da Karen. Mi viene quasi il dubbio che vedremo un qualche flirt tra i due, con il crollo definitivo della “buona” Karen. L’equilibrio che si verrà a creare tra Hank, Bates e Tyler è uno scenario interessante da scoprire, dato che ognuno dei tre ha motivi per non sopportare gli altri due.

Un rigo (ma giusto uno) lo merita anche il nuovo datore di lavoro di Hank: Samurai Apocalypse. Rapper, nero e un’infanzia povera alle spalle, per completare lo stereotipo aveva bisogno solo di una pistola in tasca. In più è anche accompagnato dalla bella sconosciuta abbordata da Hank in aereo, che ci viene presentata come Kali (la stupenda Meagan Good) e che di sicuro presto finirà nel letto del nostro scrittore.

Menzione d’onore al triangolo Charlie – Marcy – Stu che, ad ora, non sembra essere più un triangolo amoroso, ma alcune occhiatacce e frecciatine di Marcy sembrano poterci riservare ancora qualche sorpresa. Il piccolo Stuart, invece, è una incognita: innanzitutto un bambino così piccolo è in forte contrasto con l’ambiente in cui è stato messo, e la scena in cui è nella stessa stanza in cui Stu e Marcy ci danno dentro ne è l’emblema, in più ha anche la particolarità di essere per ora ancora incapace di parlare. Quest’ultimo dettaglio è quello che mi interessa di più, perché può essere sfruttato in tantissimi modi diversi. Alcuni più banali ed esplicitamente sentimentali ed altri più strettamente comici, che lo farebbero diventare a tutti gli effetti un little Runks. Proprio Charlie, inoltre, è il protagonista della scena più divertente dell’episodio. Nessuno avrebbe scommesso un penny che sarebbe riuscito nel suo intento, ed invece eccolo arrivare alla sua centesima donna, felice di aver “superato il traguardo” sotto gli occhi del suo amico Hank.

Piccola parentesi per Carrie, la donna che ha dato fuoco all’appartamento Newyorkese di Hank: la rivedremo? Una mina vagante come quella potrebbe essere interessante da vedere di fronte ad Hank quando meno se l’aspetta.

In conclusione, quest’episodio è al livello medio delle due precedenti stagioni, ovvero nel limbo di quegli show che non sono né tanto belli da appassionare né tanto brutti da essere abbandonati. I personaggi, seppur stereotipati e un po’ prevedibili, sono tutti bene interpretati, ed alcuni spunti narrativi hanno varie possibilità di sviluppo riuscendo quindi a suscitare un certo interesse per la stagione a venire. Californication, poi, è stata capace di sorprenderci all’improvviso con episodi di altissimo livello, come la Suicide Solution della scorsa stagione, cosa che lascia una speranza per le puntate a seguire.

Voto: 6

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