Fringe – 4×10 Forced Perspective 2


Fringe - 4x10 Forced PerspectiveQuando ci si trova davanti ad una puntata di Fringe, si può generalmente essere sicuri di ritrovarsi davanti un episodio di ottima fattura. Certo, questa quarta stagione ha avuto degli alti e bassi che non hanno aiutato, ma è in momenti come quello di questa settimana che ci si rende conto della grandezza della serie.

Questo mio giudizio non si può certamente basare sull’avanzamento della trama principale. Qui di passi avanti ce ne sono ben pochi, se non addirittura solo qualche appunto sparso. Eppure, a mio avviso, Fringe diventa grande quando riesce a trattare con insolita delicatezza e capacità di scrittura la trama verticale, anche se questo significa di tanto in tanto sacrificare l’evoluzione stessa di quella principale.

Capiamoci: di davvero “mitologico”, come si suol dire, c’è ben poco. Oltre all’inserimento degli Osservatori, che per i nostri “nuovi” personaggi erano sconosciuti, e alla – permettetemelo – bastardaggine di Nina Sharp, veniamo solo a sapere che probabilmente la Macchina non è calibrata per questo Peter (sempre che, ovviamente, le loro supposizioni su un Peter fuori dal suo mondo non siano errate).

Fringe - 4x10 Forced Perspective

Per il resto ci sono prevalentemente i personaggi – su cui bisogna dirlo, stavolta giganteggia Olivia – e la storia della ragazza. Per quanto riguarda quest’ultimo argomento, devo ammettere che inizialmente ho storto il naso. Il potere di prevedere il futuro mediante un disegno mi ha ricordato terribilmente il compianto Heroes; è bastato poco, però, per far perdere quell’alone di fumettistico alla storia e riportarla con i piedi per terra. Non solo per l’esempio di una famiglia al servizio della figlia – non capita spesso nei telefilm che i figli con capacità straordinarie siano capiti e protetti dai genitori – ma anche per la credibilità stessa della giovane attrice. Si è davvero potuto percepire il risvolto di “maledizione” delle sue abilità, anche perché non è proprio qualcosa di bello con cui crescere se ciò che si prevede è la morte della gente. Anche la sua, di morte, annoverata tra quelle da lei previste, dona a tutta la storia la più meritata delle conclusioni. Ben fatto davvero.

Ci sono, inoltre, molti elementi curiosi in questo appuntamento: da un lato il nostro Osservatore di fiducia con gli anticorpi per la Spagnola, ma soprattutto il rapporto in corso d’opera tra Walter e Peter: è proprio il ritorno del figlio a stretto contatto con il padre che scatena di nuovo in quest’ultimo quell’aspetto scanzonato e divertente che lo aveva contraddistinto e che, per ovvie ragioni, si era alquanto affievolito ultimamente. Menzione d’onore all’effetto dell’ipnosi e dell’esplosione: davvero ben realizzata e interessantissima.

Fringe - 4x10 Forced PerspectiveTuttavia, come già detto in precedenza, è Olivia a dominare la scena in questo episodio. Lo si nota sin dalle prime battute con Broyles: la donna è spaventata, spaventata da una morte annunciatale da non si sa chi e che potrebbe impedirle di vivere la sua vita, oltre che complicarle notevolmente il lavoro. A stento ci si ricorda quando Anna Torv, nella prima stagione, sembrava poco convincente (ricordate che fu accusata di essere stata scelta esclusivamente perché nipote di Rupert Murdoch?): adesso è attorialmente molto più efficace e riesce ad imporsi come LA donna di Fringe. Colpiscono, così, le scene della sua discussione con l’uomo che vuole far esplodere il tribunale e la sua risolutezza con Broyles che voleva metterla al sicuro, per poi tornare a crollare nel dubbio con Peter, quando questi le rivela che, tecnicamente, gli Osservatori non si sbagliano mai.

La scena finale, poi, merita attenzione per alcune meccaniche che sicuramente serviranno nei prossimi episodi: approfondiamo infatti il rapporto tra Olivia e Nina, con la prima che ritiene la donna la cosa più vicina ad una madre che abbia mai avuto e la seconda, di cui conosciamo il lato “oscuro”, proporsi per darle una nuova, portentosa, medicina.

Fringe - 4x10 Forced Perspective

E qui concludiamo, con l’ultimo istante dedicato ad un Osservatore nuovo. È evidente che non sia September, non fosse altro per la curiosa tenuta marrone. Il fatto che, poi, i glifi compongano la parola “March”, sembra indirizzarci in questa direzione. Questo episodio di Fringe, in definitiva, si comporta eccezionalmente bene nonostante – e qui siamo all’aspetto paradossale per uno, come me, che si è sempre lamentato degli episodi filler – non porti avanti particolarmente la trama. Fringe funziona ancora, adesso ci si può e ci si deve attendere solo il meglio.

Voto: 7 ½  

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Informazioni su Mario Sassi

Ormai da anni ho capito che il modo migliore per trascorrere le ore in aereo è il binge watching di serie TV. Poche cose battono guardare LOST mentre si è sull'oceano.


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2 commenti su “Fringe – 4×10 Forced Perspective

  • Alez

    Pian pianino la serie sta ingranando, ha subito un’accelerata magari obbligata per esigenze del network ma siamo ancora ben lontani dai fasti della seconda e terza serie.
    Vero che solitamente le ultime puntate delle passati serie sono state le migliori, questa ha comunque si affrontato temi interessanti, ritoccando l’argomento morte olivia e gli osservatori.
    Però è abbastanza irritante il fatto che Peter non racconti il suo universo ad Olivia, che si amavano, che la storia è finita e tutto il casino dell universo.
    Insomma ogni volta ”ah qui pure è successo, ma come non lo sapete??”
    Basta andiamo al sodo, un Peter troppo chiuso in se stesso, come tutti i personaggi, nelle ultime puntate si era visto finalmente un passo avanti col ritorno del cattivo, m’aspettavo si continuasse su quella riga.
    Dai Fringe non mollare..

     
  • Paco

    A me questa quarta stagione sta piacendo proprio tanto. Ha voluto il suo tempo per ingranare, per porre le basi in questo nuovo status-quo e per far tornare Peter, ma con l’accelerata degli episodi 8 e 9 sono rimasto completamente soddisfatto dell’andamento della serie, e prendere un attimo il fiato con questo episodio non può fare poi tanto male. Anche perché Fringe ad inizio stagione (esclusa la 3a) ha sempre ingranato molto piano, facendoci scoprire solo poco alla volta dove volesse andare a parare (la prima stagione, con lo ZFT, il cortexiphan, e l’introduzione solo del concetto di universo alternativo…e la seconda, con tutta la storia di Peter, dei mutaforma, di Walternate) per poi finire col botto. Quindi continuo ad essere entusiasta di questo show, e continuo ad aspettare il sabato più di ogni altro giorno della settimana.

    Sull’episodio in sè, ho molto poco da aggiungere alla recensione. Nina è da sempre stato creato come personaggio ambiguo, e sono contento che finalmente gli autori abbiano trovato il modo di mostrarcela Villain 😀
    Ora spero solo in due cose: che Peter si renda conto, presto o tardi, di trovarsi nel suo universo, e che lui è stato cancellato dagli Osservatori (magari con un piccolo aiuto di September); e inoltre spero che September si veda presto, non vorrei che avesse fatto una brutta fine…

    Per quanto riguarda il futuro della serie, spero che si decida per un degno finale quest’anno, perché le probabilità di un quinto ciclo credo siano prossime allo zero.

    Complimenti per la recensione 🙂