Alcatraz – 1×07 Johnny McKee 4


Alcatraz - 1x07 Johnny McKeeDevo ammettere che ultimamente una delle serie che aspetto con maggiore trepidazione è proprio Alcatraz. Le ultime puntate mi sono davvero piaciute, dato che hanno mischiato sapientemente il procedurale con la tanto amata trama orizzontale. Ma (perché c’è sempre un “ma”) bisogna essere sinceri fino in fondo: questa 1×07 mi ha lasciato poco o nulla su cui riflettere.

Il cattivone di questa settimana è tal Johnny McKee, che ha ucciso 70 persone avvelenandole col cianuro. Anche questo criminale ricompare ai giorni nostri, e in men che non si dica comincia a fare quello che gli riusciva negli anni ’50, e cioè ammazzare la gente che gli sta antipatica.
Uno dei primi indizi che ci vengono forniti è il fatto che McKee uccida solo uomini: infatti, il primo omicidio imputato al nostro è di aver ucciso un’intera squadra di football al ballo della scuola. Ho sorriso sinistramente pensando a McKee che, invece di correggere la solita bevanda analcolica con del gin, la migliora con una fiaschetta di veleno mortale.
Alcatraz - 1x07 Johnny McKeeQuesto avanzo di galera insomma è pericolosissimo, perché usa un’arma “invisibile” e si presenta sempre in maniera impeccabile. Qui sorge la prima domanda, e riguarda la scena dell’assunzione alla piscina per ricconi. Il capo del personale avverte McKee che i clienti sono dei tipi difficili, maleducati, con la puzza sotto il naso. Ci può stare, considerando l’arroganza della maggior parte di quelli che hanno fatto i soldi, ma la cosa che stona è un’altra: quello sarebbe un colloquio? Ok, va bene, lui deve solo passare e pulire la piscina, magari piegando qualche asciugamano. Ma se il posto è davvero così esclusivo, bastano due parole e una stretta di mano per essere assunti? Data l’alta concentrazione di ricchi spocchiosi, io un controllo più accurato su chi lavora a stretto contatto con questa gente l’avrei fatto. Stona un po’ anche l’atteggiamento del bullo che lancia un asciugamano in faccia a McKee, ma in fin dei conti ci può stare.

Comunque questi sono dettagli relativi a una scena in particolare, e non intaccano da vicino la nostra storia. Storia che in questo episodio fatica a decollare: il caso di McKee non è particolarmente emozionante e l’unico motivo di vero interesse lo dà il coinvolgimento di una nostra vecchia conoscenza, il buon Jack Sylvane, uno dei miei galeotti preferiti fino a questo momento.
Sylvane era il vicino di cella di McKee, quindi si suppone sappia qualcosa di più rispetto a chiunque altro. Ma come abbiamo visto Sylvane ci dà degli indizi sulla trama orizzontale: il riferimento alla “buca” sotto il piano più basso di Alcatraz fa drizzare le orecchie alla nostra detective Madsen, e sembra mettere sulla difensiva Hauser.
Già, Hauser: chi è veramente costui? Quante cose sa? Proviamo a fare un riepilogo. Hauser ha costruito (o ha dato una mano a costruire) l’Alt-Alcatraz sotto un bosco, dove ha ricreato perfettamente le celle e tutto il resto, e dove ci porta i galeotti una volta arrivati dal passato. Quindi Hauser sa benissimo che stanno tornando tutti, ma evidentemente non sa come: il team di nerd che si tiene nel retrobottega mi sembra un indizio abbastanza chiaro che per questo verso l’ex-guardia carceraria stia brancolando nel buio.
Ma Hauser saprà perché stanno tornando? Perché dalle domande che fa ai malviventi quando li risbatte in cella sono enigmatiche: non si capisce se vuole una conferma alle sue idee o se sta chiedendo perché non ha la minima idea dell’obbiettivo che abbiano. In questo episodio ci viene dato un altro indizio sulla sua personalità, e cioè il fatto che parli perfettamente il cinese. L’alone di mistero intorno a questo personaggio mi sembra ben creato.

Alcatraz - 1x07 Johnny McKeeUn’altra cosa che ho notato dopo la visione di questa puntata è che quelli che ricompaiono (tra l’altro in luoghi molto diversi tra loro) non sembrano essere poi tanto sorpresi. Voglio dire che se io mi svegliassi cinquant’anni nel futuro senza che nessuno mi abbia detto niente al proposito, darei fuori di matto almeno i primi cinque minuti. E invece niente.
Qui credo entri in scena l’affascinante Dottoressa Singupta, che ancora una volta ci dice che può eliminare i brutti ricordi che hanno innescato gli ingranaggi malefici nella testa dei malviventi che abbiamo conosciuto. Lo dice apertamente a McKee, quando quest’ultimo confessa il motivo per cui ha cominciato ad uccidere tutti i bulli che gli capitavano a tiro. Questo fatto dei ricordi comincia a prendere una forma ben precisa: sembra infatti che il direttore abbia ormai dato carta bianca alla dottoressa e messo un po’ in disparte i trattamenti molto meno amichevoli del Dottor Beauregard.
Questo per dire cosa? Che probabilmente chi torna non ha pienamente coscienza di quello che gli è successo, fondamentalmente perché non se lo ricorda. Infatti quelli che arrivano nel futuro continuano a fare quello che hanno sempre fatto, senza quasi accorgersi di quello che è loro capitato. Sylvane sembra sincero quando dice di non sapere perché sia lì o di come abbia fatto ad arrivarci: che gli abbiano cancellato la memoria un attimo prima di fargli fare un bel salto nel futuro? Sarebbe comunque una cancellazione ben mirata, in quanto i viaggiatori del tempo si ricordano comunque di tutta la loro vita, escluso il momento appunto del salto temporale. Sylvane accenna anche al fatto che non sogna più: potrebbe essere un indizio di un qualche esperimento a livello mentale.

C’è anche un altro particolare per quanto riguarda McKee che potrebbe essere messo lì solo per fare colore, ma che potrebbe anche essere un indizio neanche tanto velato, e cioè i continui riferimenti alle opere di Jules Verne.
Verne è senza ombra di dubbio considerato uno degli autori più fantasiosi dell’800, ma anche uno di quelli che, attraverso le sue opere fantastiche, ha in qualche modo previsto il futuro, come il fatto dell’uomo sulla Luna o la presenza di tunnel subacquei adibiti a trasporti. Che ci sia una figura del genere ad Alcatraz nel ’63, qualcuno che magari sa qual è il futuro? Non lo so, la sto buttando lì, potrebbe essere affascinante.

Non c’è poi molto altro da dire sulle indagini che stanno tenendo la Madsen e Soto, se non che Sylvane, ad un certo punto dell’interrogatorio, cita apertamente il Dottor Beauregard: se la Madsen è sveglia ne parlerà con Soto, che si ricorderà sicuramente del medico del carcere. Da lì potremmo vederne delle belle, con Hauser che sarà messo forse per la prima volta con le spalle al muro.
Insomma, “Johnny McKee” non è stata sicuramente la miglior puntata di Alcatraz, ma continua a tenersi su buoni livelli, soprattutto per quanto riguarda la regia e la fotografia, specialmente nelle sequenze degli anni ’60. I personaggi che hanno a che fare col passato sono abbastanza misteriosi per invogliare lo spettatore a seguirne le vicende, sperando che non si tiri troppo in lungo con gli anni per venire a capo del segreto che avvolge l’isola penitenziaria.

VOTO: 6+

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Guardo tutto quello che c'è di guardabile e spesso anche quello che non lo è. Sogno di trovare un orso polare su un'isola tropicale.


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4 commenti su “Alcatraz – 1×07 Johnny McKee

  • MarkMay

    Ci sono molte cose da scoprire ancora di questo telefilm (che mi prende sempre di più,anche perchè dopo Lost avrei voglia di trovare un altro telefilm che mi faccia partire il cervello xD). Ricapitolando:
    1) il passato di Hauser dopo la chiusura di Alcatraz (e cosa sa realmente su quanto accaduto)
    2) L’importanza dei dottori nel 2012 (e vedere se la Singupta viene tenuta in vita per l’amore di Hauser o per scopi scientifici)
    3) i prelievi di Madsen
    4) la “buca” citata da Sylvane (che credo sia la stessa aperta dal direttore del carcere qualche puntata fa)
    5) il passato di Soto (il fatto del rapimento appena citato durante gli episodi ma che sicuramente ha a che fare con la sua “ossessione” sui fatti di Alcatraz)
    6) l’Alt-Alcatraz (se è solo un rifugio dove mettere i prigionieri oppure SI DEVE ricostruire alla perfezione ogni dettaglio per un qualcosa che ancora non sappiamo)
    7) Quelli del 63′ (se tutti sono tornati nello stesso momento e se tutti lavorano per la stessa organizzazione e soprattutto CHI lavora per altri e chi semplicemente torna a fare ciò che faceva prima,perchè abbiamo avuto un relazione fra gli eventi solo in 2/3 casi mentre negli altri nessun cenno ad alcuna organizzazione)
    questi mi sembrano gli interrogativi più importanti che gli autori dovranno affrontare (quindi mi sembra una serie progettata per molte stagioni).
    Ps: poi volevo accennare un altro particolare che ho notato; se fate caso la “sparizione” è avvenuta nel 63′, ma TUTTI i flashback del carcere sono datati 1960. credete sia dovuto al fatto di voler conoscere pian piano il passato della prigione (e quindi analizzare nuovamente nelle prossime stagioni detenuti già catturati in una sorta di selezione dei personaggi stile Lost e far proseguire i FB temporalmente col passare delle stagioni) oppure credete che quei 3 anni siano serviti a compiere la “sparizione” per cui non servono ancora ai fini della storia???

     
    • dezzie86 L'autore dell'articolo

      Ciao Mark! Anche io avevo notato il fatto dei flashback datati 1960: secondo me quel lasso di tempo serve a chi di dovere di mettere in atto il piano (che è già stato pensato, secondo me, visti i misteriosi prelievi di Madsen). E secondo me serve anche per conoscere meglio i personaggi che ci stanno facendo vedere.
      Mi sembra quasi ovvio che ci sia di mezzo il Dottor Beauregard, visto come si inalbera alla domanda della Singupta sui prelievi…
      Al dil à di questa puntata un po’ loffia, rimane comunque molto intrigante!

       
  • Ambrosia

    Mah, insomma….a me continua a nn piacere e lo guardo più per noia che per altro. Cmq, un particolare: da quando scatta l’allarme del vegone fermo in galleria a quando i nostri paladini arrivano a liberare e salvare tutti, quanto tempo sarà passato? 4 nanosecondi? Hauser, Madsen e compagnia bella arrivano nel tempo in cui il cattivo apre la manopola della bombola….(vabbè che il fosgene non uccide subito, però direi che come tempistiche siamo come nella scena di Dexter nell’ascensore – chi ha visto l’ultima serie capirà).
    Come hanno fatto a trovare il cinese che vende la belladonna?? Mi pare sia stato Hugo, che come si capisce poco dopo non parla il cinese. Come ha fatto??? E perchè McKee ha dovuto comprare la belladonna dato che, come dicono poco prima, cresce spontanea su tutta l’isola? (e immagino anche nei dintorni)

     
  • MarkMay

    guarda posso essere d’accordo,però a questo punto potrei dire: ma come mai se son tornati tutti insieme nel 2012 dal 63′ i detenuti cominciano ad agire solo dopo che hanno catturato quello dell’episodio prima??? Il problema è che la storia deve filare,e deve filare in 42 minuti per un tot di episodi ed è INEVITABILE riscontrare qualche incoerenza o qualche forzatura,il problema è che se un telefilm ti appassiona lasci correre e trovi una giustificazione,anche stupida, per farla funzionare, se invece il telefilm non ti prende purtroppo tutti questi difetti vengono fuori e ti danno fastidio (sto scoprendo che è la stessa reazione che ho io guardando la seconda stagione di The walking dead o gli avvenimenti nella realtà di Once Upon A Time,e purtroppo se si prende questa piega è difficile farselo ripiacere di nuovo); però c’è da sottolineare che lo si continua a guardare comunque,quindi va dato atto che questi show lasciano comunque un segno e non rimangono indifferenti, il che è sicuramente un loro merito 😉